E’ veramente un Napoli in crisi quello di Gattuso?

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foto: ilmionapoli.it

E’ veramente un Napoli in crisi quello di Gattuso? Il pronostico è dalla parte degli azzurri ma il periodo no dei partenopei sembrerebbe lasciare qualche piccolo spiraglio ai grifoni

 

Avversario blasonatissimo per il Grifo in questo ottavo di finale di Tim Cup. Il Perugia scenderà in campo, infatti, martedì allo stadio “San Paolo” di Fuorigrotta per affrontare il Napoli, una delle società italiane più importanti, avendo vinto alla fine degli anni ’80 due scudetti e una Coppa Uefa grazie al fondamentale apporto di Diego Armando Maradona, probabilmente il giocatore più forte che abbia mai calcato i campi di calcio di tutto il mondo, inserito, tra l’altro, in una rosa di per sé già molto competitiva, formata com’era da fuoriclasse del calibro di Careca e Bruno Giordano, che con il “Pibe de Oro” formavano la famosa Ma-Gi-Ca, l’ex grifone Salvatore Bagni, Ciro Ferrara, Nando De Napoli, Carnevale e altri. Dopo un periodo negativo successivo, che vide il Napoli dello storico presidente degli scudetti, Corrado Ferlaino, retrocedere in Serie B, ma con i partenopei subito pronti a ritornare in A guidati da un altro illustre ex grifone, Walter Alfredo Novellino, arrivò col nuovo millennio, esattamente nel 2003-2004, il disastroso fallimento, con il Napoli che dovette ripartire addirittura dalla Serie C. La nuova gestione dell’attuale Presidente Aurelio De Laurentiis permise al Napoli di risalire rapidamente la china e, dopo il primo anno di assestamento, nelle due successive stagioni i partenopei vinsero consecutivamente prima la C e poi la B, centrando l’agognato ritorno nella mssima serie. Proprio all’anno della vittoria del campionato di C risalgono gli ultimi confronti tra Perugia e Napoli. All’andata al “Curi” il Perugia di Patania superò per uno a zero la corazzata partenopea del tecnico Edy Reja grazie ad un gol di Cellini mentre, nel ritorno a Fuorigrotta, il Napoli, battendò due a zero i grifoni alla vigilia di Pasqua, potè festeggiare con largo anticipo la matematica promozione in B. Il resto è storia recente e che storia, con la squadra di De Laurentis installatasi fino alla scorsa stagione nelle altissime posizioni della classifica, superata in due, tre occasioni solo dalla Juventus schiacciasassi di Conte e Allegri. Quest’anno, invece, la stagione, iniziata non bene con Carlo Ancelotti, sta decisamente naufragando dopo il clamoroso esonero di Carletto all’indomani del quattro a zero al Genk che sanciva la matematica qualificazione agli ottavi di Champions League, con la scelta poco felice, a nostro parere, di sostituirlo sulla panchina azzurra con Rino Gattuso, altro ex grifone, capace in quattro gare di racimolare solo tre punti, con il Napoli ormai lontanissimo dalla zona Champions ma anche lontano da quella Europa League. Tutto questo ha acuito la contestazione da parte della frangia più accesa della tfoseria nei confronti del Presidente, con il San Paolo che nelle ultime stagioni era andato sempre più svuotandosi.

Rosa

La rosa a disposizione di Gattuso fa venire la pelle d’oca solo a nominarla. Il giovane e promettentissimo Meret, titolare dell’Under 21 e il nazionale colombiano Ospina, un gran passato all’Arsenal, sono i due portieri, con l’esperto Karnezis come terzo. In difesa la coppia di centrali Koulibaly-Manolas, con alle spalle Maximovic, Tonelli e il giovane Luperto, non ha bisogno di presentazione. Di Lorenzo, Hysai e Malcuit sono gli esterni bassi di destra, con l’ex empolese ultimamente adattato come centrale da Gattuso, mentre dall’altra parte si contedono il posto Mario Rui e Ghoulam, A centrocampo giostra un fuoriclasse del calibro del brasiliano Allan insieme al giovane Fabian Ruiz con Zielinsky, il nuovo arrivato Demme ed Elmas pronti a subentrare. In avanti i nomi fanno spavento e Gattuso ha solo l’imbarazzo della scelta tra i vari Callejon, Milik, Insigne, Maertens, Llorente, Lozano e Younes. Fortunatamente per il Perugia alcuni titolari come Meret, Koulibaly e Maertens, oltre a Ghoulam, Maximovic, Malcuit, Elmas e Youness non dovrebbero essere della partita causa infortuni.

Punto di forza

Nonostante qualche frecciatina arrivatagli ultimamente dal pubblico, il napoletano verace Lorenzo Insigne, punto di forza anche della Nazionale italiana, è sicuramente l’elemento più pericoloso del Napoli, dotato com’è di un piede educatissimo, di una classe sopraffina e di una grande velocità. Ma come non citare tra i punti di forza il centrocampista Allan, bravissimo sia in fase di interdizione che di spinta, dotato anche di un buon tiro e capace di inserirsi bene in avanti. Col Perugia non ci dovrebbe essere perchè infortunato, invece, l’altro punto di forza del Napoli, quello difensivo, Kalidou Koulibaly, uno dei centrali più forti del mondo in assoluto. Ma, ripetiamo, il Napoli è temibilissimo in tutti i suoi elementi, a cominciare da Fabian Ruiz, anche se il suo rendimento da centrale si è un po’ appannato negli ultimi tempi, capace di inserirsi in avanti con facilità e segnare gol decisivi, ad Arkadius Milik, centravanti della Nazionale polacca, temibilissimo in area di rigore.

Punto debole

Le tre sconfitte su quattro gare e la posizione in classifica, notevolmente peggiorata dal suo arrivo, mettono sul banco degli imputati Rino Gattuso. Potrebbe essere veramente lui il punto debole del Napoli? Fino ad un certo punto, perchè bisogna riconoscere che le sconfitte rimediate contro l”Inter e, soprattutto, contro la Lazio, sono scaturite da errori difensivi, clamoroso quello di Ospina all’“Olimpico”, dove la squadra ha mostrato qualche miglioramento sul piano del gioco. Non si capisce, però, perchè il tecnico napoletano abbia tenuto in campo, ad esempio, la stessa formazione per quasi tutta la gara sia contro l’Inter che contro la Lazio, effettuando il primo cambio solo all’81° con i nerazzurri e addirittura solo all’84° contro i biancocelesti. Ma Gattuso a parte è la difesa, in questa stagione ad essere il punto debole della squadra, come le ventisei reti subite in campionato in ventuno gare dimostrano. E forse, proprio di qualche eventuale sbandamento difensivo, Falcinelli e Iemmello dovranno approfittare per provare a rovesciare un pronostico avverso che, per il Perugia, sembrerebbe già scritto.

Modulo e probabile formazione

Le due sconfitte consecutive subite in campionato dall’Inter e dalla Lazio, oltre che pesare sulla classifica pesano molto anche sul morale della squadra di Gattuso, chiamata contro il Perugia ad una convincente vittoria poichè che la Coppa Italia, visto che gli obiettivi in campionato sono difficilmente raggiungibili e vincere la Champions League, obiettivamente, sembra un Everest insormontabile da scalare per il Napoli, atteso negli ottavi dal Barcellona, rimane a questo punto per gli azzurri l’obiettivo stagionale da provare a centrare. Proviamo ad azzardare, quindi, la probabile formazione anche se con alcuni dubbi. In porta, out Meret, potrebbe essere confermato Ospina nonostante il grave errore che ha causato la sconfitta contro la Lazio, ma non è da escludere l’impiego del greco Karnezis. La linea difensiva del 4-3-3 di Gattuso potrebbe vedere il ritorno di Di Lorenzo a destra con uno tra Tonelli e Luperto, oltre a Manolas al centro e Mario Rui a sinistra. A centrocampo potrebbero giostrare i titolari Allan e Fabian Ruiz insieme a Zielinsky, con il nuovo arrivo, il tedesco Demme, che potrebbe anche debuttare dall’inizio, mentre davanti potrebbero inizialmente partire Lozano e Llorente, con Callejon e Milik pronti a subentrare, insieme ad Insigne.

4-3-3: Ospina (Karnezis); Di Lorenzo (Hysai), Maximovic (Luperto), Manolas (Di Lorenzo), Mario Rui; Allan, Fabian Ruiz (Demme), Zielinsky; Lozano (Callejon), Llorente (Milik), Insigne.

Danilo Tedeschini