Gondo superstar in Paradiso, un Santopadre negli Inferi

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L'attaccante dell'Ascoli re del

L’attaccante dell’Ascoli re del “Barbera” per una notte, sulla partenza al rallenty del Perugia c’è la responsabilità della presidenza

 

Paradiso

10 – Cedric Gondo

La sua fantastica tripletta schianta il Palermo al “Barbera” dove l’Ascoli vince meritatamente tre a due grazie al suo centravanti che, adesso, guida da solo la classifica cannonieri a quota quattro dopo solo tre gare. La squadra di mister Bucchi sale così in vetta, in condominio con il Genoa, a quota sette. Gondo, bravissimo nel cercare e sfruttare al meglio la profondità, si è rivelato un’autentica spina del fianco per la difesa siciliana. Probabilmente, da queste parti, saranno fischiate le orecchie a qualcuno dopo che Gondo, seguito invano dal Perugia per oltre un mese di mercato è alla fine approdato nella città picena. Per l’ex star di “Calciatori, giovani speranze”, il format televisivo di MTV sulla “Primavera” della Fiorentina di qualche anno fa, invece, proprio una gran bella giornata!

9 – Bari e Genoa

Un Bari cinico espugna il disastrato terreno del “Curi” infliggendo un eloquente tre a uno al Perugia di mister Castori. Di Folorunsho, Cheddira e Antenucci le tre reti dei galletti, che ringraziano anche il proprio  giovane portiere Caprile, protagonista di interventi decisivi, compreso il rigore parato in apertura di gara. Bari settimo, insieme al Parma, con cinque punti.

Il Genoa fa valere la sua forza all’“Arena Garibaldi-Anconetani”, superando il Pisa per uno a zero grazie al delizioso pallonetto di Ekuban nel primo tempo. Rossoblù che, grazie a questo nuovo, prezioso successo in trasferta, il secondo su due gare giocate lontano da Marassi, ritrovano la vetta della classifica.

8 – Modena, Reggina e Brescia 

Il Modena asfalta la Ternana al “Braglia” seppellendo la squadra rossoverde sotto un pesantissimo quattro a uno. Un rigore di Diaw e un’autorete di Capuano spianano la strada ai canarini nel primo tempo. Il gol della Ternana ad inizio ripresa sembra riaccendere la gara, subito chiusa, però, dalla squadra di Tesser grazie alle reti in tre minuti di Falcinelli, una sorta di derby per l’ex Perugia e di Tremolada, ex Ternana. Primi tre punti per i modenesi che raggiungono proprio la Ternana in quindicesima posizione, a cavallo tra la salvezza e la zona playout.

Esordio casalingo col botto per la Reggina di mister Inzaghi, in tribuna perchè squalificato. I calabresi rifilano un rotondo quattro a zero al malcapitato Sudtirol, penalizzato dall’espulsione di Curto nel primo tempo, sullo zero a zero. Di Fabbian, Majer, Pierozzi e Lombardi le reti della Reggina, equamente divise nei due tempi. Amarnto che salgono al terzo posto con sei punti, in compagnia di Frosinone, Cosenza e Brescia.

Vince in trasferta, uno a zero a Como, il Brescia, ma la gestione della gara nell’ultima mezzora della squadra di Clotet, nonostante la superiorità numerica per l’espulsione di Arrigoni, è  molto affannosa, con le rondinelle che rischiano due, tre volte il gol del pari. E’ comunque sufficiente la reta di Bertagnoli a fine primo tempo per portare a casa una vittoria che lancia il Brescia nel quartetto delle terze a quota sei.

7 – Spal, Parma e Benevento

Soffertissima, ma alla fine meritata, vittoria casalinga per uno a zero della Spal sul forte Cagliari. Eroi della serata La Mantia, autore del gol vittoria nel primo tempo e il portiere Alfonso, che para il rigore del possibile uno a uno a Lapadula nella ripresa. Ferraresi, in superiorità numerica per oltre un tempo, che salgono anche loro nel gruppone a quota quattro.

Prima vittoria per il Parma, in casa contro il coriaceo Cosenza, superato uno a zero grazie al gol di Inglese nella prima frazione di gioco. Un Parma non scintillante ma, dopo i due pareggi iniziali, quello che contava era la vittoria. Ducali che salgono in settima posizione insieme al Bari.

Primo successo stagionale anche per il Benevento che, grazie alla doppietta di Forte, supera di misura, due a uno, l’ex capolista Frosinone. Ossigeno puro per mister Fabio Caserta che, con la sua squadra, si attesta a centroclassifica, rinsaldando, al contempo, la sua posizione sulla panchina sannita.

Purgatorio

6 – Venezia 

Ancora una volta minuti finali decisivi per il Venezia che, dopo aver perso all’esordio casalingo col Genoa a causa di un gol subito a tre minuti dalla fine e aver rimontato e vinto a Bolzano col Sudtirol segnando due reti nel finale, arpiona l’uno a uno ancora con una rete di Cousance, dopo quella di  Bolzano, stavolta a cinque giri di lancetta dalla fine. Venezia nel folto gruppo di centroclassifica.

5 – Cittadella

Dopo una vittoria e una sconfitta arriva anche il pareggio per il Cittadella con l’uno a uno nel derby del “Tombolato” col Venezia. Più di un rimpianto per la squadra di mister Gorini, raggiunta nel finale dopo essere andata in vantaggio a metà ripresa con Antonucci. Cittadella anch’esso nel gruppone di centroclassifica.

Inferno

4 – Cagliari, Cosenza e Frosinone

Prima sconfitta stagionale per il Cagliari, superato di misura al “Mazza” dalla Spal. Sulla sconfitta pesano come macigni sia il rosso diretto rimediato da Di Pardo nel primo tempo, sullo zero a zero, sia il rigore calciato malissimo nella ripresa da Lapadula, parato da Alfonso, che poteva regalare il pari, tutto sommato meritato, ai sardi, fermi adesso a quota quattro, a centro classifica.

Il Cosenza perde gara e primato a Parma ma esce dal “Tardini” a testa alta dopo aver tenuto botta alla forte squadra di Pecchia per tutta la gara. Silani che, dopo questo passo falso, scivolano al terzo posto nel quartetto a quota sei.

Onorevole sconfitta per due a uno del Frosinone al “Vigorito” contro il Benevento. La squadra di mister Grosso gioca una buona gara ma paga a caro prezzo un paio di dormite difensive, soprattutto quella sul secondo gol sannita. Il gol del momentaneo pareggio di Garritano, invece, serve solo per le  statistiche. Ciociari a quota sei nel gruppetto delle terze.

3 – Ternana, Sudtirol e Como

Figuraccia della Ternana, travolta a Modena dalla squadra di casa con un umiliante quattro a uno. Seconda sconfitta in altrettante trasferte per la squadra di mister Lucarelli, la cui posizione sulla panchina rossoverde non è più così salda dopo le dichiarazioni di fuoco del Presidente Bandecchi subito dopo il fischio finale. A Modena si salva solo Favilli, autore sia del gol del momentaneo due a uno che di quello del due a due, annullatogli dal Var per un fallo di mano. Ternana ferma a quota tre in una zona poco tranquilla.

Il Sudtirol crolla al “Granillo” subendo un pesantissimo quattro a zero dalla Reggina. La squadra altoatesina resiste per una mezzora, poi l’espulsione di Curto fa aumentare il divario tra le due squadre e la Reggina può dilagare. Mister Leandro Greco termina con tre sconfitte e l’ultimo posto a zero punti la sua breve esperienza da allenatore in prima. Da oggi a guidare il Sudtirol c’è Pierpaolo Bisoli.

Prima sconfitta stagionale, per di più casalinga, per il Como, battuto dal Brescia per uno a zero. Sconfitta immeritata visto che i lariani sono costretti a giocare in inferiorità numerica per l’espulsione di Arrigoni sullo zero a zero e, nonostante ciò, dominano l’ultimo quarto di gara con l’ingresso di Fabregas, al debutto, sfiorando quel gol del pari, che avrebbero ampiamente meritato, almeno in un paio di circostanze. Como quartultimo, in zona playout, con i suoi due punti.

2 – Pisa

Psicodramma Pisa che, nel giro di tre mesi, passa dalla Serie A sfiorata nella finale playoff persa ai supplementari col Monza, alla penultima posizione con un solo punto, in coabitazione col Perugia. Il tutto a causa della seconda sconfitta stagionale, la prima in casa, contro la corazzata Genoa.

1 – Palermo

Prima sconfitta stagionale per il Palermo, battuto tre a due al “Barbera” dalla nuova capolista Ascoli. I gol del solito Brunori e dell’ultimo arrivato Segre non sono sufficienti per evitare la sconfitta. Mister Corini forse tarda troppo a gettare nella mischia i quattro nuovi, Bettella, Di Mariano, Segre e Stulac, entrati tutti sull’uno a tre. Palermo in dieci negli ultimi minuti per il doppio giallo a Valente, Siciliani che scivolano nel folto gruppo di centroclassifica con quattro punti.

0 – Massimiliano Santopadre 

Tonfo casalingo del Perugia, sconfitto tre a uno al “Curi” dal Bari. La rete del momentaneo due a uno di Strizzolo nella ripresa serve solo per gli almanacchi. La squadra di mister Castori precipita così al penultimo posto, in coabitazione col Pisa, in piena retrocessione, con un solo punto in carniere, dopo aver giocato due gare in casa e una sola in trasferta. Mai, in questi ultimi anni di B, neanche in quello della retrocessione, il Perugia si era trovato così in basso in classifica dopo tre giornate. Di chi le responsabilità? Mister Castori qualche errore, soprattutto nelle scelte, lo ha commesso ma non gli mancano gli alibi. In primis l’incompletezza della rosa a soli tre giorni dalla chiusura del mercato. Il Presidente Santopadre, dopo aver ancora una volta smantellato la squadra dell’anno precedente, arrivata al preliminare, anche stavolta aspetta gli ultimissimi giorni di mercato per cercare di correre ai ripari, dimenticandosi colpevolmente che quest’anno il mercato si chiude a ridosso della quarta giornata di campionato. Se Santopadre non colmerà le gravi lacune qualitative della rosa ingaggiando almeno quattro giocatori forti in questi scampoli di mercato, il Perugia andrà probabilmente incontro ad un campionato tribolatissimo e ad alto rischio. Allarme biancorosso!

Dan.Te.