Iemmello: “Quando ritorneremo sarà un altro Perugia”

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Iemmello:

Iemmello: “Quando ritorneremo sarà un altro Perugia”. L’attaccante del Grifo: “Non vero che davanti preferisco giocare da solo, mi dà fastidio sentir dire che segno poco su azione”

 

Dopo Di Chiara, Falcinelli e Melchiorri, è il turno del capocannoniere del Perugia e della Serie B Pietro Iemmello. Queste le sue dichiarazioni rese ai colleghi di Tifogrifo.com.

Si parte dalla crisi, dal ritiro, e dallo spirito di squadra che vale più dell’ego.

“E’ stata una stagione partita benissimo – afferma l’attaccante – Fino alla gara con la Juve Stabia del ritorno il percorso era stato, se non netto, convincente. Poi, è arrivato il calo, anche con qualche sconfitta immeritata, a fronte di prestazioni comunque buone. Se avessimo fatto qualche risultato, non si sarebbe parlato di crisi”.

Così non è andata, per cui si è arrivati al ritiro di Cascia.

“Lì, stando insieme ventiquattro ore, ci siamo potuti conoscere più approfonditamente. Eravamo già un buon gruppo, ma in ritiro abbiamo approfondito argomenti e sfaccettature che prima non avevamo affrontato”.

Ad ogni modo, la  vittoria contro la Salernitana ha certificato che i chiarimenti erano serviti.

“Ci ha dato respiro, ci ha fatto capire chi siamo e cosa possiamo fare. Ha detto che l’emorragia si è fermata e ora, quando si riprenderà a giocare, a partire da quella base, potremo dimostrare cosa valiamo davvero. Dovremo ripartire a tremila all’ora. Per arrivare dove? Spero, immagino, nei play off, per giocarci qualcosa di importante, senza però dimenticare che prima dell’ultima partita guardavamo la parte bassa della classifica  e che la lunga pausa forzata renderà tutto ancora più imprevedibile”.

In ogni caso, l’appello ai tifosi è chiaro:

“Quando torneremo in campo, stateci ancor più vicini, perché sarà un altro Perugia, che nelle partite restanti potrà sorprendere tutti”.

Re Pietro torna poi anche sulle ultime ore convulse del mercato di gennaio, quando è stato sul punto di lasciare Perugia.

“Io sono sempre sincero – precisa – e non nego che c’era la possibilità di andare ad una squadra di serie A (il Parma, n.d.r.) oltre che a Pescara, in B. Il Perugia non ha voluto cedermi, ma neppure ha detto che ero incedibile se fossero arrivate offerte consistenti”.

Alla fine, poi, non si è concretizzato nulla e Iemmello è rimasto a Perugia.

“Città dove sto benissimo con la mia famiglia, da qui mi sarei spostato solo per andare in serie A alla quale, ora, non penso, anche perché nessuno sa  quali dinamiche si innescheranno a fine stagione. E poi, per impostazione mia mentale, io farei solo contratti annuali perché, quando arrivo in un posto, rendo di più se affronto la stagione senza calcoli personali su dove potrò essere l’anno dopo, concentrandomi sugli obiettivi di squadra”.

Il 3-5-2, Melchiorri e Falcinelli…

“Qualcuno diceva che io avrei preferito giocare da solo in avanti, ma vi assicuro che non è vero. Io nasco giocando nel 4-3-3, ma preferisco avere un compagno vicino che mi apra gli spazi, anche perché col 3-5-2 torno dietro e gioco più palloni insieme ai compagni”.

E come compagno di reparto Melchiorri o Falcinelli?

“Siamo un attacco ben assortito e, qualsiasi sia la coppia d’attacco, l’abbinamento è perfetto. Falcinelli lotta e corre 13 chilometri a partita, anche se non fa gol svolge un grande lavoro e con lui mi trovo bene, anche perché posso risparmiare qualche rincorsa. Idem con Melchiorri, che è uno che attacca la profondità, si allarga e apre spazi sui quali io posso agire”.

Intanto, tra i tre, Pietro ha segnato 17 gol (ben più della metà delle reti di tutta la squadra) Melchiorri 3 e Falcinelli 1.  Ma c’è chi ha fatto notare che ben 9 di quei 17 sono stati siglati su rigore (Iemmello ha sbagliato solo il penalty in Coppa Italia a Napoli). Il bomber in proposito si concede un’altra frecciatina:

“Mi dà un po’ fastidio questa affermazione. Logico che vorrei segnare di più su azione, ma alla fine i gol come li fai va bene”.

Sul suo rapporto con Cosmi, Pietro ci tiene a precisare:

“E’ ottimo, perché sia io che lui amiamo essere franchi, e poi Cosmi è anche una persona buona, per cui il mio rapporto con lui proseguirà certamente oltre questa stagione. Se qualche volta non mi ha fatto giocare, non è perché i rapporti tra noi si fossero incrinati, ma per valutazioni solo tecniche che spettano solo a lui,  perché gli obiettivi della squadra sono prioritari rispetto a tutto il resto.  Goretti? Ho un buon rapporto con Roberto, mi inseguiva da qualche tempo, già l’anno scorso eravamo andati vicini a concludere, lo ringrazio delle sue attenzioni perché mi fa sentire una persona importante”.

Si ringrazia per la collaborazione Tifogrifo.com