Il Perugia “ricomincia da tre”

826
Terza gara consecutiva senza tiri nello specchio, ora la situazione è molto ingarbugliata. Ipotesi classifiche avulse: Grifo non messo bene

Terza gara consecutiva senza tiri nello specchio, ora la situazione è molto ingarbugliata. Ipotesi classifiche avulse: Grifo non messo bene

 

“Ricomincio da tre” opera prima del grande Massimo Troisi, è stato un successo straordinario al cinema nel 1980. E il titolo del film lo accostiamo ingenerosamente al Perugia che ieri ha ricominciato anch’esso da tre, con la terza gara consecutiva senza tiri nello specchio della porta avversaria, priva chiaramente del successo, neanche tanto straordinario, ma salutata, più che giustamente, da una meritatissima bordata di fischi dai propri, inviperiti tifosi al termine di un inguardabile zero a zero col Cosenza, fondamentale scontro diretto assolutamente da vincere, arrivato dopo lo zero a uno casalingo col Modena e il due a zero subito a Marassi dal Genoa.

E se c’è una squadra che ha sfiorato la vittoria, questa è stata sicuramente il Cosenza che, ad inizio ripresa, ha colpito un clamoroso palo con Delic, recriminando poi nel finale per un dubbio rigore non concesso, che ha causato, invece, il secondo “giallo” per simulazione, con conseguente espulsione, a Marras.

Perugia inguardabile nel primo tempo, con Castori che, inspiegabilmente, teneva in panchina Lisi, leggermente meglio nella ripresa dopo l’ingresso dell’ex pisano, l’unico in grado di vivacizzare la manovra di una squadra spenta.

La vittoria a sorpresa del Brescia a Reggio Calabria nell’anticipo di venerdì sera aveva reso ancor più necessario il ritorno a quel successo, conquistato un’unica volta, a Cittadella, nelle ultime nove gare, che avrebbe regalato ossigeno puro al Perugia, proiettandolo addirittura al sestultimo posto, grazie alla migliore classifica avulsa nei confronti dello stesso Cosenza e del Cittadella, ieri superato di misura, in casa, dal Genoa solo dopo essere rimasto in dieci per l’espulsione di Giraudo.

Il pari invece, non solo mantiene a ben tre lunghezze lo svantaggio da una salvezza diretta che, a quattro giornate dalla fine, sembra ormai quasi un miraggio, per raggiungerla occorrono, infatti, tra gli otto e i nove punti, ma fa rimanere il Perugia, raggiunto dal Brescia, al quartultimo posto, solo grazie alla migliore differenza reti negli scontri diretti con le rondinelle, con la Spal appena una lunghezza dietro, alla vigilia del secondo, decisivo scontro diretto, quello del “Mazza” di domenica prossima, proprio contro la formazione di mister Oddo.

Una situazione veramente molto delicata perché, senza conquistare quegli otto/nove punti necessari in queste ultime quattro giornate, una vera impresa soprattutto per una squadra che nelle ultime nove gare ne ha conquistati solo cinque, segnando solo un gol, con un terzino, nelle ultime cinque, il Perugia sembrerebbe ormai condannato a disputare il playout, con il rischio tangibile, perdendo a Ferrara, di una sanguinosa retrocessione diretta, evitabile forse conquistando sei punti, ma potrebbero anche non bastare, almeno uno dei quali, “condicio sine qua non”, contro la Spal.

A questo punto sarà bene iniziare a dare un’occhiata anche ai vari scontri diretti e classifiche avulse che stileranno la graduatoria definitiva in caso di arrivi a pari punti. Il Grifo al momento non starebbe messo male.

A meno di una malaugurata sconfitta a Ferrara, infatti, sarebbe in vantaggio con tutte, con la Spal per i migliori scontri diretti, sia in caso di vittoria domenica, sia in caso di pareggio al “Mazza” per la migliore differenza reti totale, con il Brescia, come accennato, avanti per quella negli scontri diretti, col Cittadella, al momento avanti per la differenza reti totale.

Ci sono però due classifiche avulse che inquietano non poco. Dato per scontato l’ultimo posto del Benevento, che comunque non si arrende, e ipotizzando il Cittadella quintultimo al playout col vantaggio, un arrivo a pari punti con Brescia e Spal al penultimo posto, anche in caso di pareggio al “Mazza” domenica prossima, determinerebbe, infatti, questa classifica avulsa: Brescia 7, quartultimo al playoff con lo svantaggio, Perugia 5, terzultimo, e Spal 3, penultima, entrambe retrocesse in Serie C.

La seconda riguarda un arrivo al penultimo posto a pari punti con la Spal, sempre dando per scontato che lo scontro diretto di domenica finisca in parità, e il Cittadella, con il Brescia quintultimo. La classifica avulsa promuoverebbe con 6 punti la Spal, quartultima, al playout con lo svantaggio, e condannerebbe il Perugia, terzultimo con 5 punti, e il Cittadella, ultimo con 4, alla retrocessione in Serie C.

Le altre classifiche avulse, arrivo a pari punti con Brescia e Cittadella e arrivo a pari punti con tutte e tre, Spal, Brescia e Cittadella, sempre considerando il pareggio tra Spal e Perugia, invece, farebbero evitare ai grifoni la retrocessione diretta, promuovendoli in entrambi i casi al playout con lo svantaggio.

Questa infatti la prima classifica, considerando la Spal quintultima: Perugia 6, al playout, Cittadella e Brescia 5, entrambe retrocesse. Mentre la seconda sarebbe: Brescia 9, quintultimo al playout, Perugia 8, quartultimo al playout, Spal 7 e Cittadella 6, entrambe retrocesse.

Come si vede è una situazione ingarbugliatissima quella in cui il Perugia, per colpa degli errori ormai atavici di Santopadre e, per quelli non meno gravi di mister Castori, si è andato a cacciare.

Venirne fuori è molto difficile ma non ancora impossibile e allora, cari signori, cominciate col vincere a Ferrara! Un pari sarebbe la condanna quasi definitiva al playout mentre la sconfitta spalancherebbe, probabilmente, sotto i piedi dei grifoni, la botola della retrocessione diretta!

Danilo Tedeschini