Il retroscena Biasci e la mancata sponda di Pochesci

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Riecco Pochesci:

Il retroscena Biasci e la mancata sponda di Pochesci. Alcune indiscrezioni sulle mosse del Padova che hanno fatto saltare un affare già concluso, pur contando sull’opera di convincimento dell’ex tecnico della Ternana

 

Tommaso Biasci sembrava ad un passo dal Perugia. Titoli dei giornali già pronti, così come i fotografi per immortalarlo alla prima con la maglia del Grifo. Il calciomercato invernale invece ha regalato un colpo di scena, che vede uscire vincitore il Padova, mentre al Perugia resta il rammarico di essersi fatto superare proprio in prossimità del traguardo.

Dietro l’operazione che ha portato il giocatore del Carpi in Veneto, c’è forse l’ennesima testimonianza di come il Perugia sia poco performante quando c’è concorrenza per acquisire un giocatore.  Mancate abilità non sempre dovute a carenze economiche, ma determinate anche da certe strategie.

Nel caso di Biasci il Perugia poteva contare non solo sulla disponibilità del giocatore, ma anche sull’opinione favorevole di Sandro Pochesci, tecnico del Carpi e ex mister della Ternana, che di fronte alla ormai certa possibilità di perdere il giocatore gli aveva consigliato di trasferirsi in Umbria.

Una sponda, forse dettata da buoni rapporti che intercorrono tra l’allenatore romano e il massimo dirigente biancorosso, Massimiliano Santopadre.

Ma non è bastato. Perché all’atto di fare sul serio il Perugia ha ‘tirato’ nella proposta, prestito con obbligo di riscatto (150 mila euro) da pagare in tre anni a partire dal prossimo, più il trasferimento in Emilia di Bianchimano.

Il Carpi in sostanza avrebbe perso un giocatore nell’immediato, incassando solo a distanza di qualche mese e ricevuto un giocatore il cui ingaggio è assolutamente superiore alla media della rosa.

Il Padova ha pensato bene di fare diversamente: prestito con obbligo di riscatto, versamento immediato di un oltre un terzo della quota totale, leggermente maggiorata rispetto a quella offerta dal Perugia, e il resto da saldare in due esercizi.

Proposta che ha trovato subito l’accoglimento del Carpi. Il resto è storia recente ormai nota.