Da un “pazzo Perugia” la vittoria più bella

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“Football Crazy” era la canzone, cantata dal compianto centravanti della Lazio Giorgio Chinaglia, colonna sonora di un film comico degli anni ’70 sul calcio, “L’arbitro”, interpretato da Lando Buzzanca. “Calcio pazzo”, sì, pazzo come il Perugia, capace di perdere giocando male in casa dell’ultima in classifica ma di battere a domicilio, dopo la capolista Crotone, anche l’altra formazione regina del campionato, il Cagliari. La vittoria più imprevista, la vittoria più importante, la vittoria più bella, ottenuta sul campo della squadra favorita dall’inizio per la promozione, la vittoria del gruppo, la vittoria delle cosiddette seconde linee, a dimostrazione che le tante sconfitte del periodo più buio, quello di Gennaio e Febbraio, non erano soltanto figlie delle tante assenze, giustificazione della quale si era probabilmente abusato un po’ troppo. D’altro canto se si è vinto in casa delle due squadre che stanno comandando la Serie B senza Parigini e Drolè e a Cagliari anche senza Ardemagni e Del Prete, tutti presenti invece nella vergognosa sconfitta in casa della cenerentola Como, una ragione c’è, a dimostrazione che non sono state certamente le assenze a determinarne i risultati in positivo o in negativo. Sono invece altri gli elementi che hanno portato a questo importante “filotto”, impreziosito, dopo la fortunata vittoria nel derby, da questa impresa sul terreno della “corazzata” Cagliari. In primis l’aver pescato nel mercato di riparazione un piccolo gioiellino, quel Prcic che, oltre ad andare a colmare al meglio una grossa lacuna dell’organico biancorosso, quella dell’uomo d’ordine in mezzo al campo, si sta rivelando un micidiale stoccatore dalla distanza, visto che, con quella del “Sant’Elia”, sono già tre le “rasoiate chirurgiche” messe a segno dal franco-bosniaco. C’è poi la ritrovata solidità difensiva, nessun gol nelle ultime tre gare, e anche qui fondamentale è la tessitura davanti alla linea difensiva che proprio Prcic, coadiuvato anche da Rizzo, svolge. A Cagliari il Perugia ha esaltato in pieno il credo del suo allenatore, con una difesa arcigna, ripartenze rapide, in parte sfruttate con le reti dei centrocampisti, Prcic e Milos, in parte mancate dagli attaccanti di scorta Aguirre e Zapata, entrambi autori, in particolare Aguirre, di un’ottima partita sul piano del gioco, anche se tutta da dimenticare su quello delle conclusioni, soprattutto per l’uruguaiano che si è letteralmente divorato due gol fatti. E poi, ma lui c’è stato sempre, anche quando le cose non andavano per il meglio, il monumentale Antonio Rosati che, soprattutto nel primo tempo ha salvato almeno in tre occasioni la porta del Perugia con altrettanti miracolosi interventi. A Cagliari, comunque, tutti hanno fatto a pieno il loro dovere, da Belmonte, a Volta, dal giovane Mancini al già citato Rizzo, da Guberti ad Aguirre, a Bisoli che, dopo tante critiche da parte nostra e non solo, merita sicuramente gli elogi per aver indovinato tutto nella serata più difficile. Con i tre punti di Cagliari Il Perugia sale ora a quarantatre punti, staccando virtualmente il tagliando per partecipare anche l’anno prossimo al campionato cadetto, sono ormai ben dieci i punti del tranquillizzante vantaggio sulla quintultima mentre rimangono purtroppo cinque le lunghezze che separano i grifoni dall’ottavo posto, l’ultimo utile per accedere ai play-off ad undici gare dalla fine, cinque in casa e sei in trasferta. Per provare a cullare il grande sogno occorrerà rispettare assolutamente, da qui alla fine, la media inglese, ventuno punti, per chiudere almeno a quella quota di sessantaquattro punti che potrebbe garantire l’accesso ai play-off. E allora sabato contro la Salernitana, partita tutt’altro che scontata, come il penultimo posto dei campani  potrebbe far erroneamente pensare, occorrerà assolutamente proseguire la striscia di successi. Non sarà una passeggiata perché i campani non offriranno praterie alle ripartenze della squadra di Bisoli come accaduto a Cagliari e sappiamo bene quanto il Perugia soffra contro squadre che si chiudono a riccio, come presumibilmente farà la Salernitana del tecnico Menichini, secondo di Mazzone a Perugia, proprio con Pierpaolo Bisoli giocatore. Migliorare il livello del gioco delle partite casalinghe sarà quindi fondamentale per riuscire a scardinare il bunker dei granata campani e conquistare il quarto successo di fila!

Danilo Tedeschini