Di Carmine è il “rostro” del Grifo, Volta ministro della difesa

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Di Carmine è il “rostro” del Grifo, Volta ministro della difesa. L’attaccante si risveglia nel finale e punge due volte, il centrale non si fa mai scavalcare. Mustacchio molto generoso

 

Le pagelle di Pro Vercelli-Perugia. A cura di Nicolò Brillo

LEALI 6: Sempre vigile, bravo a sventare qualche pericolo su palle alte. Mai severamente impegnato se non su posizione di off-side da un attaccante piemontese.

VOLTA 6,5: Di testa giganteggia, sugli uno contro uno non si fa mai saltare. Fondamentale. Sempre più ministro della difesa.

DELLAFIORE 6: Sostuisce Del Prete e gli permette di riposare. Gestisce con grande tecnica e caparbietà tutti i palloni che gli arrivano. Bravo ad usare l’astuzia per prevalere sugli attaccanti piemontesi.

MAGNANI 6: Nel primo tempo va un po’ con sufficienza su qualche passaggio e rischia un po’. Per il resto poco da obiettare se non qualche lancio dalle retrovie per nessuno.

MUSTACCHIO 6,5: Generosissimo, sembra avere più di due polmoni per quanto corre. I cross sono sicuramente rivedibili, ma la prova è senza dubbio più che sufficiente. Nel finale preziosissimo in difesa con una copertura in area di rigore.

GUSTAFSON 6: Leggermente sottotono, non favorito dalla grande aggressività dei centrocampisti della Pro Vercelli. Inizia bene, poi cala fino ad esser sostituito. Dopo molte prestazioni superlative, una gara ‘normale’ ci può stare. (27′ st BIANCO 6: Gioca palla a terra ed indica buone trame di gioco. Nel finale fa da schermo alla difesa.)

COLOMBATTO 6: Anche lui costantemente aggredito da Vives e compagni. Bravo a giocare di prima, spesso costretto a battagliare. Torna a disputare 90 minuti dopo un po’ di tempo.

BANDINELLI 5,5: Non brillantissimo, braccato costantmente dai giocatori della Pro. Va al tiro ma la conclusione è troppo centrale. Costretto a lasciare il campo per infortunio. (6′ st BUONAIUTO 6: Schierato prima come mezz’ala poi come esterno di copertura più che di offesa. Cerca di dare una mano come può provando anche a ripartire in alcune circostanze.)

GERMONI 6: Semplice ma mai banale. Non sarà all’altezza di Pajac, ma comunque nel campo si fa rispettare. Spazza senza fronzoli quando capisce che la situazione si sta per fare pericolosa. (20′ st DIAMANTI 6,5: Dopo l’1-0 dovrebbe gestire in maniera migliore i palloni che gli capitano tra i piedi. Bravo però nel gestire nel migliore dei modi il contropiede del raddoppio.)

CERRI 6: Non una delle migliori prove in maglia biancorossa, anche se al termine del primo tempo manda Di Carmine a tu per tu con Pigliacelli. Gioca di fisico, anche se sbaglia qualche controllo e qualche lettura.

DI CARMINE 7,5: Sembra quasi fuori gara per almeno 70 minuti. Sbaglia qualche suggerimento di troppo e si divora una grande occasione a tu per tu con Pigliacelli. Poi tira fuori dal cilindro il “coniglio” che vale i tre punti. Non solo: nel finale mette anche al sicuro la vittoria con la doppietta. Lui è il rostro del Grifo, ovvero quel pesante oggetto da sfondamento che veniva montato sulla prua delle navi dagli antichi romani. Ecco, la metafora è molto calzante. Poco da dire, 7,5 meritatissimo. Torna a segnare dopo quattro partite.

BREDA 7: Oggi la prova dei suoi potrebbe essere il “manifesto del Bredismo”. Squadra sorniona e spesso in trincea, salvo poi sferrare il colpo fatale negli ultimi minuti. Il Perugia ha una precisa identità aldilà degli interpreti. Vittoria grandiosa in un campo insidioso per molti motivi.

Le pagelle della Pro Vercelli

Pigliacelli 6; Gozzi 6 (40′ st Bifulco sv), Alcibiade 5,5, Bergamelli 6; Ghiglione 6, Germano 5,5, Vives 6, Castiglia 5,5, Mammarella 6; Reginaldo 5,5 (27′ st Rovini sv), Morra 5,5. All.: Grassadonia 5