Djuric tripletta e paradiso, Ninkovic in castigo

1121
Djuric tripletta e paradiso, Ninkovic in castigo. Il centravanti della Salernitana ribalta il Cittadella, l'esterno serbo pregiudica la gara dell'Ascoli in quel di Spezia con un'espulsione
Foto: SalernoSera

Djuric tripletta e paradiso, Ninkovic in castigo. Il centravanti della Salernitana ribalta il Cittadella, l’esterno serbo pregiudica la gara dell’Ascoli in quel di Spezia con un’espulsione

 

Paradiso, Purgatorio ed Inferno di Dan.Te.

Paradiso

10 – Milan Djuric

La tripletta messa a segno dall’altissimo centravanti bosniaco stronca le resistenze del Cittadella e permette alla Salernitana di cogliere un preziosissimo e largo successo sui veneti che, alla fine della prima frazione, con la squadra di Gregucci sotto due a uno, sembrava impensabile. A digiuno di gol per ben sette mesi, Duric sembra essersi improvvisamente svegliato dal lungo letargo con le cinque reti segnate nelle ultime tre partite. Salernitana che sale a quota trentotto, sempre in tredicesima posizione.

9 – Palermo

Preziosissima vittoria esterna di misura del Palermo nello scontro diretto di Benevento. Grande protagonista dell’incontro il portiere siciliano Brignoli, ex del Benevento, che ha parato l’impossibile, capitolando solo al novantesimo in occasione del gol della bandiera dei sanniti. Il Palermo consolida il terzo posto, restando ad una sola lunghezza dal Lecce, secondo, che però ha disputatouna gara in più del Palermo.

8 Brescia

Ancora una volta il Brescia riesce a raggiungere la vittoria negli ultimi minuti di gara, segno di una volontà e di una determinazione degna di una capolista. Stavolta accade a Livorno, dove la rete del difensore Romagnoli ad un minuto dalla fine regala tre punti fondamentali alle rondinelle, che consolidano il primato raggiungendo i sessanta punti, tre in più del Lecce, secondo e, quel che più conta, quattro sul Palermo, terzo.

7 – Lecce, Spezia e Venezia

Dopo un primo tempo sonnacchioso il Lecce stritola il malcapitato Carpi nella ripresa del match del “Via del “Mare”. Segnare quattro gol anche senza avere in campo lo squalificato cannoniere La Mantia, è stata una grande prova di forza per la squadra di mister Liverani che si conferma al secondo posto con i suoi 57 punti, anche se dovrà osservare il turno di riposo nella penultima giornata. Con una clamorosa rimonta nella ripresa lo Spezia, sotto di due gol al termine del primo tempo del “Picco”, supera di misura l’Ascoli, sfruttando anche la superiotità numerica, diventata doppia nel finale e la buona vena del ritrovato Galabinov, autore di una doppietta. Lo Spezia, con questa rcambolesca vittoria, ritorna nella griglia playoff, con il settimo posto a quota quarantasei. Il Venezia coglie, dopo quattro pari e una sconfitta, il primo successo della gestione Cosmi battendo di misura il Foggia nell’importantissimo scontro diretto del “Penzo”. A decidere l’incontro il rigore trasformato da di Di Mariano nel primo tempo che permette al Venezia di riportarsi in quintultima posizione a quota trentatre.

Purgatorio

6 – Perugia, Cremonese, Cosenza

Il Perugia, grazie ad un gol di Vido a venti minuti dalla fine, evita la terza sconfitta consecutiva, cogliendo un pari meritato, che gli impedisce, però, di accorciare sensibilmente sugli abruzzesi e sul Verona, che osservava il turno di riposo e, soprattutto, che lo estromette dalla griglia playoff, con il nono posto determinato dalla peggior differenza reti rispetto al Cittadella, insieme ai grifoni a quota quarantacinque. La Cremonese conferma di aver superato la crisi andando a cogliere un buon punto a Crotone, sfiorando in un paio di circostanze anche il successo pieno. Grigiorossi, però, sempre dodicesimi per la classifica avulsa che premia invece l’Ascoli e il Cosenza, a pari trentanove con i lombardi, con i silani undicesimi, dopo essere andati ad impattare per zero a zero a Padova contro il fanalino di coda del torneo.

5 – Pescara, Crotone, Padova

Un Pescara timoroso e stanco divide la posta con il Perugia nel match dell’“Adriatico-Cornacchia”. L’uno a uno finale colloca gli abruzzesi al sesto posto con quarantanove punti, ma con l’handicap non da poco di essere, insieme al Lecce, l’unica squadra tra le prime nove che deve ancora riposare. Il Crotone è costretto al pari casalingo a reti inviolate dalla Cremonese e vede assottigliarsi di nuovo il margine di vantaggio sulla zona calda, tornato ad un solo punto. I rossoblu sono infatti sestultimi a quota trentaquattro. Il Padova non va oltre lo zero a zero casalingo contro il Cosenza e vede probabilmente sfumare le residue speranze di agganciare il play-out. Biancorossi sempre desolatamente ultimi con venticinque punti, per i peggiori scontri diretti nei confronti del Carpi.

Inferno

4 – Foggia

Il Foggia perde per uno a zero, su rigore, l’importantissimo scontro diretto del “Penzo” col Venezia, venendo nuovamente risucchiato in quella terzultima posizione, a causa dello scontro diretto col Livorno, insieme ai satanelli a quota trenta, che se non venisse migliorata prima della fine della stagione costerebbe la retrocessione diretta alla formazione di mister Grassadonia.

3 – Cittadella e Livorno

Sonora battuta d’arresto del Cittadella che subisce un pesante quattro a due dalla Salernitana nel match dell “Arechi”, che lo vedeva addirittura in vantaggio dopo la prima frazione. La squadra dVenturato rimane comunque nella zona nobile, all’ottavo posto, ma solo grazie alla migliore differenza reti nei confronti del Perugia che lo appariglia a quota quarantacinque. Il Livorno si vede sfuggire un pari prezioso nelle ultime battute del posticipo del “Picchi” col Brescia. La quarta sconfitta consecutiva lascia la squadra di Breda in quartultima posizione ma solo grazie allo scontro diretto vinto col Foggia, anch’esso a quota trenta, che incontrerà nella drammatica sfida dello “Zaccheria” del prossimo turno.

2 – Nikola Ninkovic

L’esterno d’attacco dell’Ascoli compie una scelleratezza quando si fa colpevolmente appioppare due gialli in pochi secondi, con conseguente rosso, nel finale del primo tempo di La Spezia, chiuso dall’Ascoli in vantaggio di due gol, lasciando i compagni in balia dello Spezia, autore della rimonta nella ripresa, condannandoli alla sconfitta. I bianconeri, raggiunti a quota trentanove da Cosenza e Cremonese, mantengono, comunque, il decimo posto grazie alla classifica avulsa.

1 – Benevento

Il Benevento fallice l’ultima, decisiva possibilità per continuare a sperare nella promozione diretta o, quanto meno, per presentarsi ai playoff da favorita, facendosi battere di misura dal Palermo nell’importantissimo scontro diretto del “Vigorito”. Cinque sconfitte interne sono decisamente troppe per una formazione che non ha mai nascosto grandissime ambizioni e che, invece, a cinque giornate dalla fine, rischia di essere risucchhiata nei preliminari, visto il quarto posto attuale a cinquanta punti, con una sola lunghezza di vantaggio sul Pescara e due sul Verona, al quale dovrà andare a rendere visita nel prossimo turno, nel pomeriggio di Pasquetta.

0 – Carpi

Il Carpi cade rovinosamente a Lecce, dove subisce un pesantissimo quattro a uno quando, nella ripresa, sparisce letteralmente dal campo. Per la formazione di mister Castori, penultima a quota venticinque solo grazie ai migliori scontri diretti col Padova, sia la salvezza diretta che il playout appaiono sempre più come una chimera.

Dan.Te.