E’ un Perugia che lascia ben sperare …

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Il Perugia prosegue il suo cammino in Coppa Italia e si conquista con merito il palcoscenico da “serie A” nel quarto turno in casa del Genoa. La squadra di Bucchi, sin qui, ha sbagliato poco: due vittorie in altrettante partite ufficiali e la dimostrazione di essere sul pezzo. Nulla di eccezionale, ma una piacevole concretezza che lascia ben sperare per il futuro. Il campo, in sostanza, sta regalando più soddisfazioni del previsto, rispetto alle valutazioni di una rosa che sembrava fatte di conferme e che di giorno in giorno rischia di essere minata dall’ennesima rivoluzione. Le indicazioni che arrivano dall’estate vanno sempre prese con le molle, ma la sensazione è che Bucchi possa diventare un condottiero sapiente, capace di navigare con il necessario giudizio nelle acque agitate di una stagione lunga e dispendiosa, mettendo in campo anche quel pizzico di diplomazia e sopportazione al cospetto di una dirigenza che continua a manifestare un certo isterismo nella gestione della “cosa tecnica”. Il trattamento riservato a Bianchi è l’ultima testimonianza in ordine di tempo, che va ad incrementare una lista che dall’approdo tra i cadetti si è fatta piuttosto lunga. Bianchi non ha bisogno certo dell’avvocato di ufficio e a parte l’exploit in Coppa Italia il bilancio della sua esperienza in biancorosso non è certo positivo, ma il modo repentino con il quale si è cambiato idea nei suoi confronti è allarmante. Come nessuno si stupirà se, di fronte alla doppietta con il Carpi e all’impossibilità di mettere a segno qualche colpo di mercato (?), l’ex Toro tornerà di nuovo a galla e magari dovrà persino sentirsi in dovere di ringraziare “qualcuno”, che è stato bravo a trovare la ricetta per stimolarlo. Sarebbe stato interessante, in tal senso, ascoltare proprio l’opinione di Bianchi, ma la questione mediatica del post Carpi è stata lasciata a Bucchi, che oltre ai complimenti di rito, si è affrettato a dichiarare di non averlo mai “considerato fuori dai piani”, quando in realtà non lo ha fatto giocare titolare neanche a fronte dell’infortunio last-minute di Di Carmine e dopo una settimana molto positiva in quel di Pietralunga. La verità è che la sua performance in “stile Totti” ha colto di sorpresa tutti e produrrà sicuramente qualche imbarazzo nelle restanti valutazioni di mercato. L’unico transitorio vantaggio , oltre all’orgoglio del numero nove biancorosso, lo potrebbe trarre “Perugia Eterna”, che nella “media” fatica ancora a tenere il ritmo di “Unica Maglia”.