Gadtch, Pagliaro: “Quì come una famiglia”

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    Gadtch, Pagliaro:

    Gadtch, Pagliaro: “Quì come una famiglia”. L’esordiente portiere della società perugina: “Capitan Fiorucci un mostro sacro, mi ha insegnato molto”

    Dopo aver riposato per cause di forze maggiore la settimana scorsa questo fine settimana la Gadtch Perugia 2000 sarà impegnata nella trasferta in casa del Corinaldo, fanalino di coda della serie B girone D, che però dista a soli meno due punti proprio dai perugini.
    Una partita che i ragazzi di mister Marco Veschini non possono assolutamente permettersi di sbagliare, anche perché dopo 4 giorni, martedì 13, la PalaPellini arriva il Forlì che ha proprio gli stessi punti della Gadtch.
    Due partite che avvicinano sempre più la fine della stagione, dove la società perugina deve anche per dare seguito al progetto giovani che ha intrapreso, in questa linea verde cade appieno il portierino Lorenzo Pagliaro, novità assoluta per il futsal, che quest’anno ha bagnato il suo esordio sul parquet addirittura in serie B…
    “Per me è la prima esperienza in assoluto nel calcio a 5 vero e proprio – dice Lorenzo Pagliaro – da quando avevo 4 anni ho sempre giocato a calcio a 11, ma a 13 ho iniziato a disputare i tornei di calcetto amatoriale nella squadra di mio padre. Quest’anno ho avuto la possibilità di avvicinarmi al futsal, grazie ad Angelo Caldarelli che mi ha visto giocare, e mi ha proposto di fare un provino con la Gadtch. Fortunatamente ho fatto buona impressione a mister Veschini che mi ha portato a vestire questa importante maglia”.
    Prima esperienza e subito un torneo di alto livello come la serie B, che impressione hai avuto?
    “Non avendo disputato altre stagioni non posso fare paragoni, ma il torneo è di un livello molto alto e per è un onore e un piacere farne parte, anche se non mi sento ancora molto all’altezza”.
    Lorenzo, ha avuto modo di esordire in serie B, andando a sostituire in più di un’occasione quel mostro sacro del futsal umbro che è Mirco Fiorucci…
    “Il capitano è davvero un mostro sacro,e in questa stagione mi ha insegnato tanto, da lui posso solo imparare. Per me è davvero un grande esempio da seguire dentro e fuori dal campo. Il mio esordio è stato a Fano contro l’Alma Juventus a causa espulsione di Mirco, e lì per lì quando sono stato chiamato in causa ero molto teso, entrare così senza aspettarselo è stato molto particolare, però mi ha permesso di non pensare e di dare il massimo”.
    Che “mondo” hai trovato alla Gadtch Perugia?
    “Sicuramente una società solida, affidabile, e come una seconda famiglia! Mi sono trovato subito molto bene con tutta la squadra anche se con alcuni c’è una bella differenza di età, anche il rapporto con mister Veschini è stato facile, mi ha dato da subito fiducia e affetto”.
    Ti aspettavi questa stagione?
    “Fin da subito sapevamo che la nostra sarebbe stata una stagione difficile, il cui obiettivo era la salvezza. Purtroppo dopo una buona partenza abbiamo pagato molto l’inesperienza, ma in questo periodo siamo cresciuti tanto facendo buone prestazioni e vittorie. In campo mi sono trovato subito a mio agio, anche se ho ancora poca esperienza. Sono cresciuto molto nel corso dell’anno anche se l’infortunio che ho avuto mi sta penalizzando un po’, ma sono abbastanza soddisfatto delle mie prove”.
    Sabato il primo dei due match che porterà la Gadtch ad affrontare due rivali dirette, si va a Corinaldo…
    “La squadra ci arriva con molto carica, queste sono due gare fondamentali per il nostro campionato e dobbiamo puntare al massimo, purtroppo avremo diverse assenze, tra me, Picchiarelli, Reitano e Mignini infortunati, in più non ci sarà nemmeno lo squalificato Ciafardini. Ma non possiamo soffermarci alle assenze, in questa parte finale puntiamo a fare più punti possibili e soprattutto vincere queste 2 partite. Sono sicuro che faremo molto bene!”.
    Doverosi i ringraziamenti…
    “Un grande grazie va alla società, al presidente Gaggia, e al mister Veschini, che hanno fin da subito creduto in me, e soprattutto all’allenatore dei portieri Roberto Pelliccia che mi ha sempre spronato e allenato al massimo, devo tanto a lui! Ovviamente un grazie speciale va al capitano per gli insegnamenti umani e sportivi che sempre mi da!”.