Il Grifo ringrazia Nesta, Kouan, Vido e…Padalino

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Il Grifo punta fortemente su Kouan. Rinnovo fino al 2022 per il giovane centrocampista ivoriano

Il Grifo ringrazia Nesta, Kouan, Vido e…Padalino. Il Perugia fa tutto bene e approfitta della serata no dei pugliesi. Per il tecnico dei satanelli turn-over suicida

 

Ma era una partita di Serie B quella tra Perugia e Foggia o si è trattato della classica partita di allenamento del giovedì (quando poi si gioca la domenica come in questa settimana) tra una squadra di blasone e un modesto sparring partner destinato ad essere la vittima sacrifìcale?

Il paragone non sembri esagerato ed irriverente nei confronti della squadra pugliese ma troppa è apparsa la differenza tra un buon Perugia, che ha fatto tutto bene, facilitato dall’inconsistenza tecnica, tattica e fisica del Foggia e la squadra rossonera che il suo nuovo allenatore, il carneade Pasquale Padalino (carneade, chiaramente, come tecnico perchè come giocatore è stato un forte difensore di molte squadre di Serie A) ha volutamente indebolito lasciando in panchina, in una sorta di turnover suicida, i migliori giocatori rossoneri, parliamo di Iemmello, Chiaretti, Fabio Mazzeo e Oliver Kragl, con gli ultimi tre buttati nella mischia a metà ripresa quando ormai i giochi erano fatti.

Sì, perchè il Perugia aveva chiuso bellamente la gara già nel primo tempo, dominato dalla squadra biancorossa, andata in gol con due micidiali ripartenze che hanno tagliato inesorabilmente una difesa di burro e che stanno diventando il marchio di fabbrica del Grifo, con Kouan, autore della sensazionale doppietta alla prima gara titolare di questa stagione, che si è fatto trovare prontissimo alla chiamata di mister Nesta, lui si impeccabile, al contrario di Padalino, nella scelta degli uomini da mandare in campo e di quelli da far riposare.

Tra questi ultimi Vido, criticato a ragione dopo la prova di Cittadella e gettato nella mischia dal bravissimo mister nel corso della ripresa, che ha suggellato la vittoria con il terzo gol nel finale.

Un Perugia che non ha subito gol e questa è una grande notizia, con Gabriel che ha dovuto fare solo una parata impegnativa sul colpo di testa di Gori nel finale di primo tempo.

Dopo la bella prima frazione il Grifo, nella ripresa, si è limitato a controllare tranquillamente i rari e inefficaci tentativi del Foggia e anche questo, ci auguriamo, possa essere un segnale positivo della crescita caratteriale della squadra.

Insomma il Grifo ringrazia Nesta che ha plasmato questo bel gruppo, la serata di grazia di Kouan e un po’ anche Padalino e si prende più che meritatamente questi tre punti che lo rilanciano nella griglia playoff con il settimo posto, a pari punti col Cittadella, bastonato ieri sera da un Verona tornato corazzata, ma sopravanzandolo per la migliore differenza reti.

Con il solito instancabile Kingsley sugli scudi, discreti i rientri di Falasco e Bianco mentre ancora un po’ in ombra è apparso Han.

I tre punti conquistati hanno un valore inestimabile perchè arrivati contemporaneamente alle vittorie di tutte le squadre della griglia playoff, ad eccezione del Lecce che riposava, del Cittadella che aveva lo scontro diretto a Verona e della Salernitana, bloccata sul pari dal Cosenza, compresa quella del primo inseguitore, lo Spezia, nono ad un solo punto, che ha probabilmente stampato i titoli di coda di Oddo come allenatore del Crotone, maramaldeggiando all’“Ezio Scida”. T

ra meno di tre giorni si tornerà in campo a Cremona nell’ultima gara del girone d’andata e il Grifo è chiamato ad un successo che possa riequilibrare il proprio rendimento esterno da playout, solo sette punti in nove gare, rispetto a quello casalingo, diciannove punti su ventiquattro conquistati, da promozione diretta o quasi.

Non sarà facile riportare i tre punti dallo “Zini” perchè i grigiorossi vengono da tre sconfitte consecutive che li hanno fatti  passare dalla lotta per entrare nella zona nobile al doversi difendere per non rientrare nella lotta per la salvezza e giocheranno col coltello tra i denti.

La Cremonese potrà anche avvalersi, rispetto al Perugia,  di un giorno e mezzo di riposo in più, oltre al fatto di non aver praticamente viaggiato perchè la trasferta di Brescia, dove la squadra di Rastelli ha perso solo all’ultimo tuffo contro la squadra più in forma del campionato nell’anticipo, è lunga appena cinquanta chilometri e, in un lasso di tempo così breve tra una partita e l’altra, potrebbe pesare.

Ma il Grifo ha tutte le carte in regola per chiudere il 2018 cogliendo questa benedetta, seconda vittoria in trasferta che farebbe risaltare il suo girone d’andata come il migliore dei cinque campionati di B della gestione Santopadre come media punti,  in una posizione di classifica di tutto rispetto!

Danilo Tedeschini