Il Paradiso è a Benevento, Grifo e Breda insieme all’Inferno

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Il Paradiso è a Benevento, Grifo e Breda insieme all'Inferno. Gli stregoni vincono il big match col Crotone e tentano la fuga, Perugia e Livorno a picco contro Pordenone e Trapani

Il Paradiso è a Benevento, Grifo e Breda insieme all’Inferno. Gli stregoni vincono il big match col Crotone e tentano la fuga, Perugia e Livorno a picco contro Pordenone e Trapani

 

Paradiso, Purgatorio ed Inferno di Dan.Te.

Paradiso

10 – Benevento

In un campionato modestissimo, nel quale le avversarie sembrano procedere col passo del gambero, l’unica formazione a rispettare i pronostici della vigilia tenendo un’andatura da primato è il Benevento che, grazie al successo casalingo nello scontro diretto col Crotone, consolida il meritatissimo primo posto con ventotto punti, portando a sei le lunghezze il vantaggio sulla seconda, il sorprendente Pordenone e, quel che più conta in ottica promozione, a sette punti il vantaggio sullo stesso Crotone, terzo in classifica. Fuga per la vittoria!

9 – Trapani e Pordenone

Colpo grosso del Trapani che espugna il terreno del Livorno, agganciandolo a quota dieci, anche se i labronici continuano a precedere i siciliani, ultimi per la peggior differenza reti. Una vittoria fondamentale quella della formazione di mister Baldini che, se pur dall’ultimo vagone, rimane agganciata al treno salvezza. Il Pordenone schianta con un grande secondo tempo le resistenze del Perugia e, grazie ai tre punti conquistati nel fango del “Friuli”, vola al secondo posto della classifica con ventidue punti. E se fosse proprio la formazione di mister Tesser la matricola che quest’anno potrebbe ambire al doppio salto? Collettivo!

8 – Juve Stabia e Spezia

La Juve Stabia, dopo aver fermato sul pari la capolista Benevento fa suo l’altro derby campano, superando al “Menti” la Salernitana col classico punteggio all’inglese. Le vespe salgono così al quartultimo posto con quattordici punti. Vittoria importante dello Spezia che, al “Picco”, ha la meglio sul Frosinone con un gol per tempo. La formazione di mister Italiano sale al quintultimo posto a quota quindici.

7 – Ascoli e Chievo

Bellissima rimonta dell’Ascoli che, sotto di due gol dopo neanche mezzora, riesce a ribaltare il risultato negativo del “Del Duca” contro il Cosenza grazie ad una rete di Ninkovic e ad una doppietta di Scamacca nel finale, conquistando tre punti fondamentali che lo lanciano nella zona nobile al settimo posto, preceduto per la peggior differenza reti dal Pescara che condivide con i bianconeri quota venti. Il Chievo supera di misura al “Bentegodi” l’Entella nel posticipo del “Monday Night” e balza al quarto posto della graduatoria, davanti al Cittadella e dietro al Crotone, anche loro a quota ventuno, per la differenza reti.

Purgatorio

6 – Cremonese, Venezia, Pisa

Importanti pareggi esterni, tutti per uno a uno, della Cremonese a Pescara, del Venezia ad Empoli e del Pisa a Cittadella. Mentre grigiorossi e lagunari hanno raggiunto il pari nel finale, i toscani hanno addirittura sfiorato il colpo grosso contro la formazione di mister Venturato, pervenuta al pareggio solo su rigore e nella ripresa. Cremonese sestultima per la peggior differenza reti nei confronti dell’Entella che la appariglia a quota sedici mentre il Venezia, a quota diciassette in compagnia del Frosinone e del Pisa, è dodicesimo, dietro ai nerazzurri, undicesimi e davanti ai ciociari, tredicesimi, per la differenza reti.

5 – Pescara, Empoli, Cittadella

Il Pescara non va oltre il pari nel brutto match interno contro la Cremonese. Gli abruzzesi passati in vantaggio a dieci dal termine grazie ad una papera colossale di Agazzi, si fanno raggiungere prima dello scadere dai grigiorossi e retrocedono al sesto posto con venti punti, precedendo per la differenza reti migliore il condomino Ascoli. Continua a deludere l’Empoli, nonostante l’avvento di Robero Muzzi al posto di Bucchi sulla panchina toscana. Gli azzurri si fanno raggiungere dal Venezia su rigore a due minuti dal termine del match del “Castellani” e, con il loro nono posto, determinato dalla migliore differenza reti rispetto a quella della Salernitana con la quale condividono quota diciotto, restano fuori dalla zona nobile. Un penalty trasformato da Iori ad un quarto d’ora dal termine evita la sconfitta interna del Cittadella nel match del “Tombolato” col Pisa. La formazione di mister Venturato è quinta, dietro al Crotone e al Chievo, con cui condivide quota ventuno, per la peggior differenza reti.

Inferno

4 – Crotone ed Entella

Il Crotone fallisce l’esame di laurea perdendo due a zero in casa della capolista Benevento. La formazione di mister Stroppa non ha demeritato ma alla fine ha dovuto cedere alla maggiore forza della capolista. Gli squali scivolano al terzo posto con i loro ventuno punti, gli stessi del Chievo e del Cittadella che, però, rimangono dietro al Crotone per la peggior differenza reti. L’Entella torna a mani vuote dalla trasferta di Verona. I due gol del Chievo nel primo tempo affossano i liguri che riducono solo lo svantaggio nella ripresa. La sconfitta fa scivolare la formazione di mister Boscaglia al quattordicesimo posto, davanti alla Cremonese, con cui condivide quota sedici, solo grazie alla migliore differenza reti.

3 – Cosenza e Frosinone

Il Cosenza si fa incredibilmente rimontare il doppio vantaggio dall’Ascoli, perdendo nei minuti finali la gara del “Del Duca”e aggravando la sua posizione in classifica. I silani, infatti, scivolano di nuovo nella zona retrocessione diretta con il loro terzultimo posto a quota dodici. Si interrompe al “Picco” di La Spezia la rimonta in classifica del Frosinone. La squadra di Nesta, che recrimina per due clamorosi legni colpiti sullo zero a zero e sullo zero a uno, cede l’intera posta ai liguri e scivola al tredicesimo posto anche per la peggior differenza reti nei confronti di Pisa e Venezia che condividono con i ciociari quota diciassette.

2 – Salernitana

Brutto passo falso della Salernitana, battuta due a zero nel derby del “Menti” dalla Juve Stabia. La squadra di mister Ventura, alla quarta sconfitta esterna consecutiva, rimane fuori dalla zona nobile con il suo decimo posto determinato dalla peggior differenza reti nei confronti dell’Empoli, anch’esso a quota diciotto.

1 – Perugia

Tonfo del Perugia al “Friuli” contro i padroni di casa del Frosinone. Un tre a zero che poteva risultare anche più pesante senza le ormai consuete “paratone” di Vicario e la traversa colpita dai ramarri. Il Grifo, alla luce dei soli tredici punti conquistati nelle ultime undici partite, è in piena crisi di gioco e di risultati e scivola all’ottavo posto a quota diciannove, con il tecnico Massimo Oddo che probabilmente si gocherà la permanenza sulla panchina biancorossa nella gara casalinga di domenica sera al “Curi” contro il Pescara, un autentico scontro diretto.

0 – Roberto Breda

Il Livorno naufraga nello scontro diretto del “Picchi” contro il Trapani. Non basta il primo gol stagionale di Mazzeo ai labronici, incredibilmente sotto di due gol già alla fine del primo tempo. L’ennesima battuta d’arresto casalinga, la quarta stagionale, costerà quasi certamente la panchina a Roberto Breda (favorito per la sua sostituzione sembrerebbe Paolo Tramezzani) e d’altro canto il penultimo posto del Livorno a quota dieci, determinato solo dalla migliore differenza reti nei confronti del coinquilino Trapani, pesa come un macigno sulle spalle dell’ex allenatore di Ternana e Perugia che quest’anno non è mai riuscito a convincere.

Dan.Te.