Il Perugia si conferma ‘castiga piccole’

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Il Perugia si conferma ‘castiga piccole’. Dei 35 punti sin qui conquistati ben 27 sono stati realizzati contro le ultime otto della classifica. A Venezia la vittoria di Nesta

 

Tre punti con il Padova, tre punti con il Carpi, tre punti con il Crotone, tre punti con il Foggia, tre punti con il Livorno, sei punti con l’Ascoli e sei, con i tre punti di ieri sera, col Venezia.

Con le sole eccezioni della sconfitta di Cremona e di quella interna col Carpi, la meritata vittoria del “Penzo” conferma il ruolo di “castiga piccole” che il Perugia si è cucito addosso in questi due terzi di campionato ormai alle spalle.

Con quella per tre a due di Venezia, infatti, sono ben nove le vittorie nelle undici gare giocate dal Grifo contro le ultime otto squadre della classifica, che hanno portato ben ventisette punti sui trentacinque totalizzati fin qui dalla squadra di Nesta, contro i soli otto conquistati nelle restanti tredici partite disputate contro le prime undici della classifica.

Potrebbe essere proprio questa la chiave di lettura dell’altalenante campionato dei grifoni, caratterizzato da un rendimento quasi ottimale tra le mura amiche nel girone d’andata quando si è incontrato molte squadre deboli al “Curi” e, al contrario, catastrofico in queste prime tre gare del girone di ritorno quando a Pian di Massiano sono scese squadre più quotate o più in forma.

Lapalissiano che fuori casa sia successo il contrario, con un Perugia spesso battuto in trasferta dalle grandi all’andata e vincente in tutte e tre le gare esterne di questo girone di ritorno, quelle contro l’Ascoli, il Carpi e il Venezia.

Detto questo a Venezia il Perugia è tornato ad esprimersi su buoni livelli, grazie ai perfetti cambi di formazione di Nesta che ha dato ancora fiducia a Sadiq in avanti, venendo ripagato dal primo, splendido gol dell’attacante nigeriano (che se ne è però mangiato un altro nella ripresa), ha inserito Falzerano sulla destra in luogo di Moscati e l’ex di turno ha disputato una bella gara fornendo anche il bellissimo assist del gol di Verre.

C’è stato poi il debutto di Carraro che ha dato ordine alla manovra del centrocampo del Perugia, infondendo, a dispetto della sua giovane età, tranquillità ai compagni, ottimo il suo esordio. Insomma.è stata la vittoria di mister Nesta, che già alla vigilia della gara con le sue dichiarazioni a difesa del suo gruppo aveva dato l’impronta alla bella gara del “Penzo”. Un tecnico che sta facendo praticamente il massimo con l’organico, buono in alcuni ruoli e lacunoso in altri, messogli a disposizione dalla società.

E l’ottavo posto attuale, con il ritorno nella griglia playoff, anche se nell’ultimo gradino, ne è la conferma. Le note negative della gara di Venezia vengono ancora dalla difesa visto che anche una modesta squadra come quella lagunare, la peggiore del torneo, fino alla vigilia della gara, in fase realizzativa, è riuscita a segnare due gol al Perugia, reti che potevano essere anche tre senza la doppia prodezza di Gabriel sul rigore di Bocalon e sul successivo tap-in di Vrioni.

I due centrali non hanno particolarmente brillato nelle occasioni del rigore e del momentaneo pari mentre Felicioli, i gol sono venuti dalla sua parte, anche in laguna non ha offerto una prova sufficiente. Bene invece la corsia di destra con Mazzocchi e Falzerano.

Adesso l’attenzione va immediatamente posta sulla gara interna di domenica contro la Salernitana, una sorta di spareggio anticipato per il preliminare, anche se mancheranno poi ancora undici gare, perchè è proprio la formazione campana quella che sta contrastando maggiormente l’ottavo posto dei grifoni, seguendola ad una sola lunghezza.

Battere i campani, oltre ad interrompere la brutta serie negativa casalinga, significherebbe mettere una piccola ipoteca quantomeno sul preliminare visto che i campani si ritroverebbero quattro lunghezze dietro con il turno di riposo ancora da fare e il Cittadella e il Cosenza, le altra rivali che al momento inseguono a due lunghezze i grifoni, adovranno affrontare due severi impegni in trasferta, rispettivamente a Brescia i veneti e a Foggia i silani.

Un pareggio lascerebbe invece il distacco inalterato mentre una malaugurata sconfitta, oltre ad allontanare pressochè definitivamente la speranza di agganciare perlomeno il sesto posto, quello utile per giocare il preliminare in casa, complicherebbe non poco anche raggiungere l’ottavo posto.

Danilo Tedeschini