La carta conta poco, il giudice insindacabile è il campo

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La carta conta poco, il giudice insidacabile è il campo. Il Perugia visto contro la Juve Stabia ha dimostrato di dover lavorare ancora molto sul piano del gioco. Deludono gli ultimi arrivati

La carta conta poco, il giudice insindacabile è il campo. Il Perugia visto contro la Juve Stabia ha dimostrato di dover lavorare ancora molto sul piano del gioco. Deludono gli ultimi arrivati

 

“Bella di giorno” è un famoso film degli anni sessanta del regista francese Luis Bunuel, con protagonista una splendida Catherine Deneuve. E ieri pomeriggio ci aspettavamo di ammirare anche un Perugia bello di giorno.

Ed invece, al debutto alla luce del sole dopo le vittoriose, anche se non molto convincenti sul piano del gioco, gare in notturna di Coppa Italia e campionato, è stato un Perugia “brutto, brutto, brutto”, per dirla alla Aldo, Giovanni e Giacomo, quello che si è fatto irretire da un agguerrito nugolo di “vespe” stabiesi, fortunatamente dal pungilione velenoso spuntato, altrimenti invece di commentare un deludente zero a zero casalingo staremmo qui a disquisire su una cocente sconfitta interna, alla luce delle quattro clamorose occasioni sciupate dai giocatori campani.

La delusione alla fine è stata grossa perchè era da due settimane che l’ambiente sognava un Perugia solitario e a punteggio pieno in testa alla classifica, visto che si andava ad affrontare una squadra dal tasso tecnico decisamente inferiore a quello del Perugia, per di più ultima in classifica e ancora a zero punti come la Juve Stabia.

Ed invece, ancora una volta la Serie B ha dimostrato come la carta conti poco e che il giudice insindacabile è il campo, dentro il quale, in cadetteria le differenze tecniche possono essere annullate dall’abnegazione, la corsa e la “tigna”, per dirla alla perugina.

E soprattutto le ultime due componenti sono mancate alla squadra di Oddo contro i campani, apparsi molto più dinamici e caparbi dei nostri giocatori, che, parole di Oddo, “dopo un buon inizio hanno forse pensato che sarebbe stato tutto facile”. E i peccati di presunzione si sa, si pagano.

I grifoni, al di là del risultato, non hanno fatto passi in avanti sul piano del gioco, apparso già zoppicante, nonostante i sei punti, anche contro il Chievo e a Livorno e addiritura regredito ieri, nonostante gli innesti di Falcinelli e Balic.

Proprio il croato ha tuttaltro che entusiasmato, sia quando è stato schierato da Oddo fuori ruolo, come mezzala, sia quando, dopo l’uscita di un evanescente Carraro, è tornato nella sua posizione naturale.

Il “Falcio” si è dato da fare ma la condizione è apparsa ancora approssimativa come l’intesa con Iemmello, poco servito sì, ma tornato a quelle sue anonime prestazioni che limitano il suo talento.

E’ mancata anche la necessaria spinta sulle fasce con un Di Chiara sottotono e di un Rosi, tornato, speriamo solo per un giorno, sugli standard tutt’altro che eccelsi della scorsa stagione ma è mancata soprattutto la propulsione di un centrocampista fisico, la lacuna del mercato societario.

Si è fatto invece apprezzare Sgarbi, sostituto dell’infortunato Angella (ma nessuno si era accorto che Angella nelle ultime due stagioni ha dovuto saltare ben ventisei turni di campionato per tre lunghi infortuni, due dei quali di natura muscolare?) e autore tra l’altro di un fondamentale salvataggio sulla linea sulla conclusione a botta sicura di Vitiello.

Prestazione discreta anche di Vicario, autore di almeno due interventi salva risultato. Solo discreta perchè inficiata da due errori, uno in uscita e uno in appoggio che potevano costare cari. Il numero uno del Perugia sta confermando in pieno le sue alterne caratteristiche, molto forte tra i pali, da brividi nelle uscite.

La classifica rimane comunque buona, secondo posto, terzo solo in caso di vittoria della Salernitana nel poticipo casalingo contro il Benevento ma gli interrogativi sul piano del gioco rimangono, visto che si era visto solo in brevi sprazzi nelle due precedenti partite.

Ricordiamo poi che i sette punti sono stati conquistati contro la Juve Stabia, che in classifica ha solo il punto guadagnato ieri al “Curi”, contro il Livorno, fanalino di coda a zero punti e contro il Chievo che ha quattro punti, tre dei quali conquistati ieri a Venezia giocando in superiorità numerica per oltre novanta minuti considerando anche i due recuperi.

Adesso prima della nuova sosta ci attendono quattro partite difficili, la trasferta di sabato contro uno Spezia voglioso di riscatto dopo due sconfitte consecutive impreviste, la gara casalinga infrasettimanale contro un Frosinone fin qui non all’altezza della sua rosa e per questo pericoloso, la trasferta in casa della favorita Empoli e il turno casalingo contro un Pisa partito col piede giusto (vedremo se si confermerà anche nel pomeriggio odierno in casa contro la favorita Cremonese) e autentica “bestia nera” dei grifoni.

Per incamerare almeno otto punti da queste quattro gare Oddo dovrà assolutamente migliorare la qualità del gioco di questo Perugia, magari evitando, come ha fatto ieri, di schierare giocatori fuori ruolo o non ancora al top della forma.

Danilo Tedeschini