La Kronogest SSD risponde alle dichiarazioni del presidente della Sir Volley Gino Sirci

1664
 

A seguito delle affermazioni comparse su alcuni organi di stampa, in data 1 agosto 2016, da parte del presidente della Sir Volley Gino Sirci, relative all’opportunità sfumata di poter ospitare a Perugia la Final Four di Supercoppa, a causa del previsto concerto di Emma, la società Kronogest SSD arl desidera fare chiarezza.

Prima di tutto, fanno sapere dalla Kronogest, “da parte della società Sir era stato accettato con ampio preavviso, e in tempi non sospetti, il calendario proposto dal quale risultava che il  25 e 26 settembre 2016 l’impianto non fosse disponibile”. “Lo testimonia – aggiunge la società vincitrice dell’appalto per la gestione del Palaevangelisti – il documento di disponibilità da noi rilasciato e consegnato dalla stessa Sir alla Lega Volley nel mese di giugno 2016. Ovvero più di un mese fa. Pertanto rimaniamo sbalorditi di fronte a questo atteggiamento distruttivo, che sembra avere il solo fine di screditare il nostro operato (anche in termini di disponibilità nei confronti della squadra).

Per quanto riguarda questa specifica vicenda, abbiamo documenti alla mano (modello 13 ‘Disponibilità impianto di Gioco’ rilasciato in data 28 giugno 2016 brevi manu al dirigente della Sir Volley, Bino Rizzuto, e dalla stessa Sir protocollato alla lega Volley) che dimostrano senza ombra di dubbio di come la Sir fosse perfettamente a conoscenza già da giugno della non diponibilità dell’impianto nelle date in oggetto.

Ci auguriamo che questo episodio, gestito in modo strumentale contro di noi dalla Sir, faccia prendere consapevolezza alle fazioni politiche, sindacati compresi, della gravità di quanto accaduto. E che la città sottoposta a un’anomala pressione da parte della Sir, comprenda come stanno effettivamente le cose.

Restando al tema specifico: la richiesta dell’impianto da parte dell’organizzatore del concerto Emma ci è pervenuta nel mese di maggio 2016 ed è stata contrattualizzata nel corso della prima quindicina di giugno 2016.

Ma soltanto nel mese di luglio 2016, quando lo staff dirigenziale della Sir si è accorto della dimenticanza che avrebbe compromesso la possibilità di disputare la Final Four al Palaevangelisti (una dimenticanza non imputabile a noi), la Sir ha provato immediatamente a fare pressioni su di noi, sul Comune di Perugia e sull’organizzatore dell’evento.

Così ci siamo attivati, proprio per venire incontro alle esigenze della squadra, cercando di capire in tutti i modi se fosse possibile spostare la data dell’allestimento del concerto. Fin quando il promoter locale di Emma ha chiuso qualsiasi possibilità in merito, escludendo categoricamente di poter allestire l’evento nella sola notte del 25/26 e confermando pertanto l’occupazione del Palazzetto prevista anche per il giorno 25 settembre. Una risposta che ha confermato l’impossibilità di svolgere l’evento sportivo a Perugia.

Peraltro le pressioni svolte sullo staff di Emma non sono state un buon biglietto da visita per la città di Perugia.

Pertanto, non riusciamo a capire come mai, in seguito a una dimenticanza da parte dello staff della Sir, si debba minacciare di trasferire la squadra in altra città cercando al tempo stesso di screditare il gestore del Palazzetto agli occhi dell’opinione pubblica.

Non possiamo accettare questo clima di minacce che tendono a deteriore i rapporti e oltre allo svolgimento del nostro operato.

Anche per i precedenti motivi di divergenza, abbiamo anche provveduto a spedire una bozza contrattuale con le modifiche auspicate in funzione delle richieste che ci sono pervenute nel corso dell’ultimo incontro; noi continuiamo a fare la nostra parte, nel rispetto delle regole, per trovare soluzioni consone a una situazione carica di tensione, ma a questo punto riteniamo fondamentale che ad ogni successivo appuntamento, fra noi e la Sir, siano sempre presenti dei rappresentanti del Comune.

Ribadiamo inoltre la nostra assoluta disponibilità a essere ascoltati dalla commissione del PD creata al fine di verificare l’appalto.

Detto questo – concludono dalla Kronogest – teniamo a chiarire che se la Sir Volley deciderà di andare via da Perugia non sarà per colpa nostra. A oggi abbiamo anche sviluppato un calendario che possa aumentare la loro privacy durante gli allenamenti oltre ad aver trovato una soluzione per non fargli più smontare il taraflex e garantendogli un risparmio di circa 15.000 euro all’anno.
Noi continuiamo a sperare in uno sviluppo costruttivo dei rapporti
. Anche per questo motivo abbiamo preferito rispondere in modo chiaro con questo comunicato, senza adire le vie legali. Resta evidente che se non cambieranno i toni e i contenuti  da parte della Sir, non potremo restare perennemente passivi di fronte ad accuse infondate e a nuove bugie”.