La partita vista dal tifoso: Cesena-Perugia

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Nuovo anno, nuovo allenatore, nuovi giocatori e tanta curiosità di vedere questo Perugia all’opera: i tifosi perugini dimostrano ancora una volta il grande attaccamento verso la maglia della squadra della propria città. L’esodo è quantificabile in almeno una decina di pullman ed una carovana di numerose macchine imbandite di sciarpe ed stendardi biancorossi: al “Manuzzi” si presenta una legione di circa 1300 umbri al cospetto di 10mila supporter locali per un palcoscenico da alta Serie B. Lo scorso anno quello stadio era stato teatro di una delle più rovinose sconfitte del Grifo di mister Bisoli: l’auspicio è quello di vendicare quell’amaro 2-1.

Minuto di silenzio Il calcio è sana rivalità e questo si sa bene, ma di fronte alle disgrazie della vita il sentimento comune di umanità prevale su tutto. Prima del fischio d’inizio viene osservato un minuto di silenzio per le vittime che ha mietuto il terremoto che ha colpito Lazio, Marche e parte della nostra Umbria: momento davvero toccante ed emotivamente coinvolgente. Degli striscioni di vicinanza alle popolazioni terremotate vengono esposti proprio nel settore ospiti. Lo speaker del Manuzzi ricorda anche la scomparsa del giocatore del Cannara Riccardo Pizzi, volato in cielo durante la partita di Coppa Italia di Eccellenza umbra contro la Nuova Fulginium: non si può morire così, non è giusto. Il settore ospiti gradisce particolarmente la dedica riservata al calciatore nativo di Gualdo Tadino e ricambia con un lungo applauso. Piccoli gesti che vanno comunque apprezzati in un calcio che sembra essere sempre più privo di valori etici e morali.

Cesena-Perugia (1)

“Griforobot” Il match ha inizio e le due tifoserie si infiammano: da segnalare un nuovo coro dei gruppi organizzati del tifo perugino che potrebbe diventare la colonna sonora di questa stagione. Subito si intuisce chi ha in mano le redini del gioco: i ragazzi di Bucchi sorprendono tutti con un calcio veloce, offensivo e a tratti davvero piacevole. I tre “piccoletti” della mediana (alias Ricci, Zebli e Dezi) fanno veramente i diavoli a quattro mordendo le caviglie degli avversari e dettando il ritmo del gioco. Il Cesena spaventa solo un paio di volte con Djuric. A fine primo tempo, ancora sullo 0-0, le impressioni di tutti i Grifoni presenti sugli spalti sono più che positive. Il commento che riassume un po’ il pensiero generale di tutti è il seguente: “In metà gara ho già visto più occasioni che in tutto il girone di ritorno della passata stagione”. Effettivamente c’è un fondo di verità in questa affermazione.

Gubertinho Il tempo di due chiacchiere ed un borghetti ed ecco che riprende la partita con i biancorossi che questa volta attaccano sotto i loro supporter. La musica non cambia e la band di Bucchi continua ad assaltare la porta difesa da Agazzi: Dezi fa gridare al gol con un copo di testa, ma l’estremo difensore gli dice no. I tifosi capiscono che il momento può essere “buono” ed alzano il loro volume in un connubio perfetto con gli 11 leoni in campo. Al 12′ minuto arriva finalmente l’agognato vantaggio: Guberti decide di scrollarsi le sfortune del suo recente passato e di rivestire i panni di quell’attaccante esterno che tanto bene aveva fatto in piazze come Roma e Genova. Il numero 7 esplode un tiro al volo che va a togliere le ragnatele sul set alla sinistra di Agazzi. Un gesto tecnico di altissimo livello che premia gli sforzi della squadra di Bucchi. Inutile descrivere il delirio dei 1300 “gladiatori” umbri: il Manuzzi rimane ammutolito.

C’è la beffa…ma lo spirito rimane positivo Ovviamente poteva andare tutto bene in una serata che fino a quel momento si è dimostrata pressochè perfetta? Certo che no. Alla minima disattenzione, su corner Ligi di testa firma il pareggio. Tutto il settore ospiti, pur continuando a cantare, ha seriamente temuto un tracollo emotivo. Eppure il Perugia sembra già incarnare perfettamente lo spirito combattente del suo mister, uno che nella sua carriera da bomber di razza ha sempre dato tutto dall’inizio alla fine di ogni partita: proprio al 90esimo Del Prete sfiora la rete su assist spettacolare di Guberti. Termina così la partita, ma tra i supporter del Grifo c’è comunque grande gioia per aver finalmente ritrovato una squadra in grado di offrire bel gioco e divertimento.

Saluto finale I ragazzi vengono salutati con applausi forti e convinti da parte di tutti i tifosi perugini e questo è davvero importante. La strada per ricreare entusiasmo è quella giusta. Il mister viene inneggiato addirittura con un coro personale: “Bucchi-Bucchi-Bucchi gol…” e così via. Ah, quasi dimenticavo: pare che le alte cariche della società di Pian di Massiano abbiano incassato i complimenti di un certo Arrigo Sacchi, presente per l’occasione in tribuna. Tralasciando una vittoria ampiamente meritata che è sfortunatamente sfumata, l’inizio è sicuramente incoraggiante. C’è consapevolezza che Bucchi e la sua band possano essere gli uomini giusti per riportare al Curi il pubblico delle grandi occasioni.

Nicolò Brillo