La partita vista dal tifoso: Modena-Perugia

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Mai come ora, la squadra non rappresenta più quel sentimento di passione che i tifosi perugini hanno profuso sin da inizio stagione, seguendo la squadra in massa a partire dalle amichevole e dal turno di Coppa Italia a San Siro in pieno Agosto. Giocatori e allenatore che, a detta del 100% dei tifosi biancorossi, sono completamente allo sbando. La sconfitta di Modena mette quasi la parola fine ai legittimi sogni di gloria dei 7000 abbonati.

Ancora una trasferta infrasettimanale Non è la prima volta: come accaduto contro le sfide con Brescia, Cagliari, Vercelli, Trapani e Spezia, i tifosi che hanno voluto seguire i Grifoni dal settore ospiti, si sono dovuti sobbarcare una trasferta infrasettimanale pur magari dovendo recarsi il giorno dopo nel posto di lavoro stanchi e spesso frustrati. A Modena, dopo la vittoria contro l’Avellino che ha ridato un minimo di vigore ed ha mantenuto accese le flebili speranze per l’aggancio dell’ottavo posto, sono presenti circa 200 cuori biancorossi.

1…2…3…Stella C’è poco da raccontare della gara; il risultato finale parla da sé. Il “Braglia” è quasi semi-vuoto e tra i tifosi gialloblu tira un’aria pesante. Forte contestazione dei locali nei confronti del patron Caliendo. Nella mente di ognuno ci si sarebbe aspettata una grande prestazione del Perugia, forte anche del fatto che i “canarini” avrebbero potuto sfruttare solo in parte il fattore casalingo. Ma così non è: il primo gol di Granoche è un fendente che trafigge lo stato d’animo del tifoso. Il secondo gol su rigore affievolisce in larga parte il tifo perugino che inizia a mostrare qualche segno di dissenso. Nella ripresa ci si sarebbe aspettato almeno una reazione d’orgoglio, ma niente da fare. Il 3-0 suggella definitivamente le speranze di rimonta e partono i primi fischi dal settore ospiti ad indirizzo della squadra e del tecnico, reo di aver operato scelte sbagliate.

Critica unanime A partire dai tifosi presenti al “Braglia” di Modena, fino ad arrivare alle varie aree “social”, non c’è alcuna spaccatura all’interno dell’ambiente del tifo; la critica, talvolta anche pesante e volgare, è condivisa da tutti. Perdere in questa maniera contro la squadra che aveva ottenuto il maggior numero di sconfitte di tutta la serie B, è un duro colpo al sentimento che anima chiunque quest’anno abbia popolato la Nord o altri settori. Giocatori e mister fischiati all’uscita dal campo.

Nicolò Brillo