Novellino: “Falasco? Sostenetelo, è un gran giocatore”

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foto Avellino-Calcio.it

Novellino: “Falasco? Sostenetelo, è un gran giocatore”. Così ‘Monzon’ sul Grifo: “Squadra dotata di tecnica e buoni giocatori. Ngawa affidabile, Verre regista basso mi convince”

 

Walter Alferdo Novellino è attualmente “a piedi” in attesa di una chiamata convincente da parte di qualche club.

Come tutti sapranno è rimasto molto vicino all’ambiente Perugia che tutt’ora segue con grande interesse.

Ed in esclusiva per “Sportperugia.it” ci dice questo:

“Il Perugia è stato costruito bene. Ha una rosa dotata di buona tecnica e di buoni giocatori. Tuttavia, come tutte le squadre costruite in fretta, necessita di tempo. Serve l’amalgama che è un qualcosa che non si ottiene in maniera immediata. Non dimentichiamoci che la rosa è stata di fatto rivoluzionata rispetto alla scorsa stagione.”

E quando si parla di singoli il discorso non può che finire sui suoi ex giocatori Ngawa e Falasco, allenati nell’esperienza avellinese.

“I due hanno giocato bene contro il Venezia – sentenzia Novellino – Falasco è a tutti gli effetti un terzino. Spinge poco? Lui ha un carattere particolare, un po’ introverso. Dategli fiducia e sostenetelo, vedrete che migliorerà e si rivelerà un gran giocatore. Con me è cresciuto molto. Ngawa ha più attitudini difensive, ma può giocare tranquillamente anche come uomo di fascia. Si tratta di un ragazzo e di un atleta molto affidabile”.

Quali i punti di forza di questo Perugia?

“Gabriel dà grande sicurezza tra i pali, poi c’è da esser soddisfatti anche del rendimento della coppia di centrali Cremonesi-Gyomber. Verre come riferimento basso in regia personalmente mi convince, mentre sono rimasto molto impressionato anche da Kouan. Rispetto alle comparse dello scorso anno sembra essere cresciuto molto. Poi Vido e Melchiorri parlano da se. In generale diciamo che la squadra mi piace”.

Dove potrà arrivare?

“Difficile dirlo, la serie B ancora non è ben delineata. Benevento e Verona sono grandi squadre, ma anche loro stanno vivendo un momento di difficoltà. Bene il Pescara che ha il vantaggio di non aver cambiato molto rispetto allo scorsa stagione. Ma il cambiar poco non sempre è un vantaggio. Guardate il Venezia che ha perso solo Audero e Stulac e, dopo le buone cose fatte nell’ultimo campionato, ora si trova in difficoltà. Il Perugia? Potrà tranquillamente inserirsi tra le 8 formazioni che si contenderanno la A. Ma bisognerà arrivarci con serenità e senza pressioni da parte di nessuno”.

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Dispiaciuto per come sia finita la vicenda del ‘suo’ Avellino?

“Onestamente molto, anche perchè la piazza non merita la D. L’Avellino ha una curva importante quanto la Nord perugina. Purtroppo ci sono state delle leggerezze da parte di alcuni uomini di cui si fidava il presidente Taccone. Ma la sensazione è che il club irpino sia stato penalizzato oltremodo per dei pagamenti arrivati in ritardo di sole due ore (la situazione è un po’ più complessa, ma tant’è, ndr). Fa male vederlo in D”.

La folle estate/autunno del calcio italiano. Che idea se n’è fatto?

“Non è normale una roba del genere. Servono regole diverse e precise. Si è creata una situazione di incertezza totale che ha finito per penalizzare sia le squadre attualmente in B che quelle in C. Così non va”.

Intervista di Nicolò Brillo