Ora bisogna proprio correre

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Spettatori al Curi: la media per partita scende ancora. Rispetto alla scorsa stagione

Ora bisogna proprio correre. La squadra contro il Livorno ha risposto alla grande, adesso serve limitare certe disattenzioni per raccogliere altri punti preziosi

 

Strapazzare gli amaranto toscani, dà sempre gusto, non c’è che dire.

É una di quelle squadre con cui vorrei sempre vincere, anche al torneo dei Bar.

Vincere ogni anno, a prescindere dagli ex (st’anno Breda e Diamanti), con cui il sottoscritto come tifoso non ha particolari motivi di acredine “sportiva”.

Vincere, poi, avendo sbattuto loro in faccia all’ingresso delle squadre in campo i nostri meravigliosi colori, con il bandierone che ha ricoperto la nostra fantastica Curva Nord, ha un sapore più dolce del miele appena raccolto.

Se vi fosse un particolare campionato delle tifoserie, non solo saremmo già in A, ma probabilmente anche in Champions League.

Detto questo, però, il Livorno visto al Curi è ben poca cosa.

Sicuramente l’assenza “pesante” di Diamanti – il quale sta avendo un rendimento all’altezza delle sue stagioni migliori – ha influito.

Ma non c’è stata praticamente partita.

Ciò non significa affatto che l’esito delle partite del Grifo dipenda sempre esclusivamente dal merito o demerito degli avversari.

Fino ad oggi, infatti, il Livorno aveva fatto vedere cose egregie.

Se ha giocato così male al Curi è sicuramente anche merito dei Grifoni che hanno impostato una partita intensa, intelligente, che ha tenuto schiacciati i toscani nella propria metà campo.

É finita “solo” 3-1, ma se fosse finita con una goleada – viste le numerose occasioni dei Grifoni – non sarebbe stata una sorpresa.

Certo, rimane sempre la punta di amaro in bocca di una partita non solo largamente dominata, ma anche produttiva di occasioni, in cui c’è sempre il “solito” svarione difensivo.

Anzi, per essere precisi ben due nella stessa azione.

Sia la “solita” palla persa maldestramente.

Sia l’inutile fallo da rigore fatto sulla linea di fondo, con l’attaccante ormai chiuso, senza alternative.

É chiaro che se un errore del genere con il più debole Livorno non pregiudica la partita, lo stesso errore sabato prossimo con il più forte Benevento ci potrebbe costare punti preziosissimi.

Non voglio nemmeno pensare quanti punti ci sono già costati quest’anno questi “sciocchi” errori, per non dover provare a mordermi i gomiti…

C’è anche da dire che quando hai un Verre così – autore di una doppietta ed uscito con la standing ovation del Curi – le cose diventano facili.

Questo successo – permettetemi, però – è stato sì del Gruppo, di Nesta, ma è stata anche la vittoria di Roberto Goretti.

Sia per aver costruito in estate questa “allegra brigata”, guidata dall’ennesimo esordiente.

Sia – soprattutto – per il mercato invernale, concluso tra lo scetticismo generale, soprattutto per l’allora mancanza del “famigerato” terzino sinistro.

Tranne Falzerano – concordemente ritenuto un ottimo centrocampista ed un altrettanto ottimo acquisto – le battute più leggere che giravano su Carraro e Sadiq erano “chi c*** sono??”

Ecco chi sono.

Carraro si è dimostrato un fior di regista, diventato quasi inamovibile alla base del rombo biancorosso, il quale ha battezzato le ultime ottime prove con il bel gol di sabato.

Sadiq – nonostante la sua ormai proverbiale “ciand’la” e nonostante alcune prove assolutamente insufficienti – con la fiducia dimostratagli è diventato una delle certezze del nostro attacco, quasi insostituibile lì davanti.

Se poi ci mettiamo che – oltre a Rosi che a destra sta diventando un punto fermo – è arrivato anche il terzino sinistro che tutti aspettavamo.

Qualche sassolino dalle scarpe il “Goro”, con il suo usuale garbo, se lo sta togliendo.

D’altronde se il Responsabile dell’area tecnica del Grifo è lui e non tutti noi “Soloni”, probabilmente una ragione c’è…

Ora abbiamo due appuntamenti quanto mai importanti, vista anche la nostra posizione in classifica.

Anche se questo è un eufemismo, perché tutte le partite che rimangono e tutti i punti in palio, sono quanto mai importanti da qui alla fine.

Se in base alle statistiche la trasferta di stasera di Crotone ci dovrebbe far stare tranquilli (squadra dietro di noi ed in trasferta dove da gennaio abbiamo quasi sempre vinto), purtroppo in campo non vanno le statistiche.

E non c’è nulla da stare tranquilli.

Sarà una partita, pertanto, da giocare attentamente e con concentrazione massima, senza mollare mai.

Abbiamo, infatti, da incontrare dopo i calabresi le due squadre immediatamente sopra di noi, Benevento e Pescara, sulle quali non solo abbiamo il vantaggio dello scontro diretto, ma devono riposare entrambe.

Siamo, quindi, nelle condizioni di superare in classifica entrambe.

Sognare non costa nulla, ma certo: servirà il “solito” cambio di marcia…

Avv. Gian Luca Laurenzi