Ora Breda viaggia come il Frecciarossa

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Breda:

Ora Breda viaggia come il Frecciarossa. Dieci punti nelle ultime cinque partite per il tecnico biancorosso, spesso criticato per il gioco ma capace di dare sostanza alla classifica

 

“La fortuna non esiste, esiste il momento in cui il talento incontra l’opportunità”.

Questo antico adagio di Seneca sembra fotografare perfettamente quanto avvenuto nel piovoso pomeriggio di ieri al “Curi”, nel quale il Perugia, dopo aver disputato una gara tutta sacrificio, riuscendo a contenere e ad annullare il Palermo, terza forza del campionato, ha colto al volo l’opportunità creata e trasformata in gol dal talento di Cerri e Di Carmine in pieno recupero.

Il Grifo anche ieri non ha disputato una buona gara sul piano del gioco, sacrificandosi per gran parte della gara nel limitare un Palermo deludente, forte sul piano del palleggio ma lento e macchinoso che, ad eccezione della ghiotta occasione sprecata da Rispoli nella prima frazione di gioco, non è mai riuscito ad impensierire Leali.

Un Palermo rivoluzionato da Tedino, passato ad un inedito quattro-quattro due elastico che, in fase offensiva, grazie al “pendolo” sulla sfascia di sinistra di Aleesami si trasformava in tre-cinque-uno-uno. Un Palermo guardingo, con Tedino che ha colpevolmente rinunciato per un ora al suo talento offensivo più importante, Nestorowski, lasciando in avanti l’impalpabile ex ternano La Gumina e il deludente Trajkowski.

Breda ha risposto riconfermando un po’ a sorpresa l’inedito schieramento offensivo di Parma, lasciando in panchina gli esperti Belmonte, Della Fiore e Gonzales e proprio la maiuscola prestazione di Del Prete nel nuovo ruolo di centrale difensivo, coadiuvato da quelle dei compagni di reparto Volta e Magnani, è stata fondamentale per  poter poi conquistare nel finale i tre, insperati punti, sfruttando al meglio una delle due occasioni costruite, l’altra, il colpo di testa di Di Carmine, è finito sulla traversa.

Tornando alla fortuna, è ovvio che quando segni nel recupero il gol decisivo dopo aver giocato una partita prevalentemente di contenimento, sia una componete importante ma visto che è la quarta volta che accade, dopo la gara con l’Ascoli, quella di Terni e quella di Salerno, sulle quindici disputate con il tecnico di Treviso in panchina, il 28%, oltre che parlare dello stellone di Breda si può certamente affermare che questa squadra ci crede fino all’ultimo e questo è indubbiamente un merito di questo tecnico, spesso e a ragione criticato anche da noi.

E sono proprio i sei punti, fortunosamente ma anche caparbiamente conquistati in queste quattro gare ad aver, ci auguriamo definitivamente, allontanato il Grifo dalla zona playout, distante ora proprio sei punti.

E sabato si va a Frosinone per affrontare la capolista (se virtuale o reale lo sapremo oggi dopo il posticipo con l’Ascoli) nell’ultimo impegno del ciclo terribile di cinque partite consecutive, Pescara fuori, Cittadella in casa, Parma fuori, Palermo in casa e Frosinone in trasferta che ha finora portato quei sette punti che alla vigilia rappresentavano l’obiettivo massimo della squadra di Breda, con quest’ultimo che, bisogna dargliene atto, nel girone di ritorno, al di là delle giuste critiche sul gioco espresso dal Perugia, sta facendo viaggiare la sua squadra, grazie ai dieci punti conquistati nelle cinque gare disputate,nella fase discendente del torneo, alla media promozione di due punti a partita.

Danilo Tedeschini