Palermo oltre le difficoltà, per la Salernitana allarme rosso

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Palermo oltre le difficoltà, per la Salernitana allarme rosso. I rosanero espugnano il campo di Ascoli nonostante le vicende e le polemiche extracampo, i campani perdono in casa col Cosenza e vedono lo spettro retrocessione

 

Paradiso, Purgatorio ed Inferno di Dan.Te.

Paradiso

10 – Palermo

I rosanero rispondono sul campo alle polemiche innescate dalla lettera di nove società di B che auspica gravi e rapidi provvedimenti contro la società siciliana, oltre a quelle sulla loro condizione fisica, andando ad espugnare il campo dell’Ascoli, che si giocava le esigue chance per entrare nel preliminare. Il primo successo del nuovo tecnico Delio Rossi consente al Palermo, complice il pari interno del Benevento, di conquistare matematicamente il terzo posto grazie ai suoi sessantadue punti, di portarsi a due sole lunghezze dal secondo posto del Lecce, che ha osservato il turno di riposo e di conservare ancora qualche probabilità di poter centrare la promozione diretta nell’ultima partita.

9 – Cosenza

Il Cosenza chiude il suo campionato col botto, nel prossimo turno, infatti, riposerà, sbancando l’ “Arechi“ di Salerno. La formazione di mister Braglia, che tornava in B dopo diversi anni, ha disputato un campionato dignitosissimo, che lo vede attualmente posizionarsi all’undicesimo posto a quota quarantasei. A Salerno la squadra silana, oltre alla vittoria, ha sciorinato trame di gioco eccellenti ed efficaci, meritando ampiamente i tre punti al di là dello striminzito risultato di misura ottenuto, onorando in pieno lo sport visto che il Cosenza era già salvo, al contrario della Salernitana

8 – Brescia e Cittadella

Anche il Brescia, promosso in Serie A pochi giorni prima, onora lo sport inchiodando sullo zero a zero allo “Zini” una Cremonese bisognosa dei tre punti per poter implementare le proprie speranze di poter entrare nel preliminare. Il dominatore del campionato di B sale così a quota sessantasette. Il Cittadella travolge un Verona disarmante al “Tombolato” e sale al settimo posto a quota cinquanta, riproponendo prepotentemente la propria canditatura per un posto nei preliminari.

7 – Spezia, Livorno e Foggia

Con una rete per tempo lo Spezia si sbarazza del Crotone al “Picco”, salendo al sesto posto con cinquantuno punti e ipotecando la partecipazione agli spareggi promozione. Vittoria casalinga di misura del Livorno sul Carpi. Il gol di Giannetti nella ripresa permette ai labronici di agganciare la Salernitana a quota trentotto ma il Livorno rimane momentaneamente quintultimo a causa degli scontri diretti con i campani. Un rigore procurato da Mazzeo e trasformato da Greco consente al Foggia di superare di misura in casa il Perugia ad un quarto d’ora dalla fine e di aumentare le speranze di agganciare il playout. Satanelli quartultimi a quota trentasette, attesi dalla decisiva trasferta in casa del Verona, affamato anch’esso di punti per poter centrare almeno il preliminare.

Purgatorio

6 – Pescara e Padova

Il Pescara in vantaggio per due volte a Venezia, è raggiunto entrambe le volte dai lagunari grazie ad un calcio di rigore, il secondo dubbio. Gli abruzzesi rimangono saldamente al quinto posto con cinquantuno punti ma non hanno ancora la matematica certezza dei playoff. Altra bella prova del Padova che porta a casa un punto dalla difficile trsferta di Benevento al termine di una partita avvicente e ricca di capovolgimenti di scena. La squadra di mister Centurioni sfiora addirittura il colpaccio, venendo raggiunta in pieno recupero. Nonostante il pari il Padova, penultimo con trenta punti, retrocede matematicamente in Serie C. Molto probabilmente se Centurioni fosse subentrato a Bisoli in occasione del primo esonero del tecnico di Porretta Terme e non del secondo, il Padova si sarebbe potuto anche salvare.

5 – Cremonese, Venezia e Benevento

La Cremonese manca la grande occasione per poter rimanere stabilmente nella griglia playoff facendosi imporre il pari casalingo senza gol da un Brescia tutt’altro che demotivato. I grigiorossi, ottavi a quarantanove punti solo grazie alla migliore differenza reti rispetto al Verona, si giocheranno tutto sabato nella gara-spareggio di Perugia. Due calci di rigore permettono al Venezia di pareggiare per due volte il vantaggio del Pescara al “Penzo”. Il sudato pari, però, peggiora la situazione del Venezia, sceso al terzultimo posto con trentacinque punti, a cui, per sperare nel playout potrebbe non bastare anche vincere a Carpi nell’ultima giornata. Soffertissimo pari interno del Benevento contro il Padova che toglie ai sanniti le ultimissime possibilità di poter arrivare terzo. La squadra di Bucchi, comunque, è matematicamente sicura del quarto posto finale con i suoi cinquantasette punti.

Inferno

4 – Ascoli e Perugia

L’Ascoli, nonostante l’impegno, cede nel finale alla forte determinazione e alle motivazioni del Palermo, uscendo battuto di misura nella gara del “Del Duca”. I bianconeri, che avevano conquistato nello scorso turno la matematica salvezza, abbandonano le residue velleità rimanendo al dodicesimo posto con quarantatre punti. Nonostante uno dei primi tempi più belli della stagione il Perugia esce sconfitto di misura dallo “Zaccheria” di Foggia e vede ridotte al lumicino le speranze di agganciare il preliminare. Perugia sempre fermo al decimo posto con i suoi quarantasette punti.

3 – Crotone

Netta sconfitta del Crotone sul campo dello Spezia. La squadra di mister Stroppa manca la prima possibilità di centrare la matematica salvezza, rimanendo tredicesima con quarantuno punti. Ai pitagorici basterà comunque un solo punto nell’ultima partita, allo “Scida” contro il tranquillo Ascoli, per poter centrare la salvezza diretta.

2 – Carpi

La ventesima sconfitta degli emiliani, se non è un record assoluto poco ci manca, maturata nel match del “Picchi” contro il Livorno, condanna alla meritata retrocessione in C la squadra di Castori, fanalino di coda del torneo con ventinove punti. Una stagione tutta da dimenticare per il Carpi che, in sole cinque stagioni, è passato dalla C alla A, per poi ripercorre all’inverso l’identico percorso.

1 – Verona

Clamoroso tonfo esterno del Verona, dominato dal Cittadella nello scontro diretto. Pessimo l’esordio del nuovo tecnico Aglietti sulla panchina gialloblu, con gli scaligeri che escono al momento dalla zona playoff con il loro nono posto dovuto alla peggior differenza reti nei confronti della Cremonese che condivide con i veneti quota quarantanove. Decisiva per il Verona la gara interna con il Foggia, squadra alla ricerca dei punti salvezza.

0 – Salernitana

Nella serata in cui la Salernitana doveva chiudere la pratica salvezza con una vittoria all’“Arechi” contro il tranquillo Cosenza, la formazione granata cede clamorosamente i tre punti alla squadra calabrese e piomba nel dramma. Adesso, probabilmente, non basterà un punto a Pescara per evitare il playout e, in caso di sconfitta, potrebbe prefigurasi all’orizzonte addirittura la retrocessione diretta. Subito dopo la sconfitta, con una sola partita da giocare nelle regular season, il tecnico Gregucci è stato esonerato e, al suo posto, patron Lotito ha ingaggiato Leonardo Menichini, alla sua terza esperienza alla guida della Salernitana.

Dan.Te.