Perugia a Salerno: ecco un altro tabù

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    L'unica gioia del Grifo a Salerno con
     

    Prima di archiviare il 2016, il Perugia dovrà disputare un’altra partita. Così, venerdì 30 dicembre, i biancorossi saranno impegnati in trasferta a Salerno, in una gara che definire difficile è riduttivo. Infatti, oltre alla piena emergenza di formazione dovuta ai numerosi infortuni, il Grifo si troverà opposta una formazione agguerrita, in cerca di riscatto dopo un girone d’andata poco entusiasmante. Da non sottovalutare, inoltre, anche il “fattore campo”, che sarà fondamentale. In primis, gli uomini di Bucchi giocheranno in un ambiente caldo ed “infuocato”, visto che, come sempre, i tifosi amaranto sosterranno la squadra in massa. Secondo, a tutti questi aspetti, possiamo anche aggiungere che i precedenti all’ “Arechi” sono nettamente in favore dei padroni di casa, con i grifoni che hanno sempre faticato in Campania: in 18 sfide complessive (di cui due in Coppa Italia), i biancorossi hanno vinto solamente una volta mentre, nei restanti incontri, si registrano 8 vittorie della Salernitana e 9 pareggi. Il primo storico incontro risale alla stagione 1940/1941 (serie C, girone G), quando, alla 25esima giornata di ritorno, i locali superarono di misura i grifoni, grazie ad una rete di Antonio De Sio. Era il 12 maggio 1941. Rimanendo sempre negli anni ’40, le due formazioni si affrontarono un’altra volta, in questa circostanza, però, in serie B. Il 29 dicembre 1946, i biancorossi, guidati da Umberto De Angelis, riuscirono a pareggiare: al momentaneo vantaggio di Pasquale Morisco rispose Andrea Lazzarini, 1-1. Successivamente, bisognerà attendere 42 anni per vedere nuovamente contrapposte Salernitana e Perugia. Alla fine degli anni ’80, due successi per 1-0 dei campani in altrettante sfide consecutive, entrambe in serie C1: la prima, stagione 1988/1989,  porta la firma di Bruno Incarbona, mentre a decidere la seconda (1989/1990) fu Ciro Ferrara (omonimo del difensore di Napoli e Juventus). I seguenti tre incontri (serie C1 1991/1992, serie C1 1992/1993, serie C1 1993/1994) terminarono tutti con un pareggio a reti bianche. Ma il 1993/1994 fu anche la stagione che segnò la storia delle due tifoserie, gemellate fino alla semifinale di andata di Coppa Italia di serie C di quello stesso anno. In quella occasione, i locali si portarono in vantaggio con Roberto Breda, poi, nella ripresa, il fatto che causò la rottura dell’amicizia: mentre molti giocatori amaranto erano intenti a protestare con l’arbitro De Santis per un fallo di Luigi Genovese su Giovanni Cornacchini al fine di evitare l’espulsione del difensore, il Perugia batté rapidamente la punizione, sorprendendo tutti, con Rocco Pagano che siglò la rete dell’ 1-1 a porta praticamente sguarnita. Ciò accese la rabbia dei tifosi campani, che si resero autori di un’invasione di campo che comportò l’interruzione della gara per diversi minuti. La partita, per la cronaca, terminò 2-2 (le altre marcature portano la firma di Giovanni Pisano (S) e di Leonardo Aiello (P), ma da qui in poi, il gemellaggio si trasformò in un’ accesa rivalità. Era il 31 marzo 1994. L’anno seguente (serie B, 1994/1995), ancora un successo amaranto (1-0, Carlo Ricchetti), mentre nel 1995/1996, all’ “Arechi” terminò 1-1, con due marcatori d’eccezione: Marco Negri per il Grifo e Marco Ferrante per i padroni di casa. Andando avanti nella ricostruzione dei precedenti, alla fine degli anni ’90 il copione non cambia: è sempre monologo salernitano, con tre successi, due in campionato e uno in Coppa Italia. Curioso che le due vittorie (una in serie B, 1997/1998 e una in serie A, 1998/1999), terminarono esattamente nella stessa maniera, con lo stesso punteggio e lo stesso marcatore: 2-0, doppietta di un giovane Marco Di Vaio. Per quanto riguarda l’incontro valevole per il secondo turno di Coppa Italia del 2000/2001, invece, a regalare la vittoria agli amaranto fu Vincenzo Chianese (1-0). Per trovare la prima ed unica vittoria del Perugia a Salerno bisogna arrivare al campionato di serie B, 2004/2005: alla sesta giornata, i grifoni allenati da Stefano Colantuono, riuscirono ad espugnare l’ “Arechi” con un netto 0-2. Gara bloccata fino al 72’, poi, un guizzo dell’intramontabile Fabrizio Ravanelli, portò in vantaggio i biancorossi. Nei minuti di recupero, invece, è il brasiliano Adriano Ferreira Pinto a chiudere definitivamente la gara. Tuttavia, passò solo un anno e, nel 2006/2007 (serie C1), la Salernitana tornPaginaò alla vittoria: in questa circostanza, a stendere i grifoni fu un rigore, nei primi minuti, trasformato da Emanuele Ferraro. Da qui in poi, le due formazioni si sono equivalse sempre. Il primo pareggio porta la data del 16 marzo 2008 e, nella provincia campana, il risultato finale fu di 2-2, con il Perugia due volte in vantaggio ma rimontato in entrambi i casi: a Fabio Mazzeo rispose Federico Turienzo, mentre al ’90, Roberto Cardinale ristabilì nuovamente la parità, rotta in precedenza da Carlo Cherubini. Nella stagione di serie C 2013/2014, invece, termina ancora 2-2. Ad aprire le marcature è sempre Fabio Mazzeo, che raccoglie un cross perfetto dalla destra di Marco Moscati e, di testa in avvitamento, trafigge il portiere avversario. Poi, lo stesso attaccante si divora un gol a pochi centimetri dalla linea di porta, così, i padroni di casa ne approfittano e puniscono subito il Grifo con due bellissime reti: prima Ettore Mendicino batte Koprivec con un sinistro al volo, poi, Riccardo Perpetuini realizza il gol della giornata, lasciando partire un gran destro da 30 metri che termina preciso all’incrocio dei pali. A siglare il gol del definitivo pareggio è Marco Moscati che realizza freddamente un calcio di rigore, conquistato da Mattia Sprocati. Questo, probabilmente, è stato il pareggio più importante conquistato dal Perugia a Salerno: questo punto ha permesso agli uomini di Camplone di giocarsi la sfida promozione del 4 maggio contro il Frosinone con due risultati su tre a disposizione. L’ultimo incontro tra le due formazioni risale alla stagione scorsa e, nemmeno in questa circostanza, nessuna delle due squadre è riuscita a conquistare l’intera posta in palio. Dopo un avvio sprint degli umbri (che reclamano a gran voce un rigore per un netto fallo su Lanzafame) Michele Franco sigla il gol dell’ex e porta in vantaggio gli amaranto, ma, in avvio di ripresa, bomber Matteo Ardemagni riporta il risultato sul punteggio di 1-1, con un bellissimo colpo di testa, su traversone di Vittorio Parigini. A tempo ormai scaduto, dopo un azione confusa, Volta si divora clamorosamente il 1-2. Era il 31 ottobre 2015.

    Michele Mencaroni