Quando il coraggio paga: bravo Breda!

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Quando il coraggio paga: bravo Breda! Nella vittoria del Perugia a Carpi c’è molto del tecnico biancorosso, che ha fatto scelte importanti in chiave formazione

 

L’altro lunedì, con la sconfitta di Avellino, si era interrotta la bella tradizione che vedeva il “Partenio-Lombardi” come stadio portafortuna del Perugia.

A distanza di otto giorni dalla serataccia irpina, però, si è invece fortunatamente interrotta ieri sera quella, più breve, che vedeva il “Cabassi”  come stadio tabù per il Grifo, sempre a secco nello stadio del Carpi dopo il pesante quattro a zero rimediato quattro stagioni fa e il deludente zero a zero dello scorso anno.

Un successo di misura preziosissimo quello del Perugia, meritato per gran parte dell’incontro ma sofferto negli ultimi minuti dopo il gol di Concas, che permette alla squadra di mister Breda di blindare i playoff, visti i sette punti di vantaggio sulla nona, il Foggia, di ritornare al quinto posto scavalcando il Bari, frenato dal terzo pareggio consecutivo e di avvicinarsi a tre lunghezze dal terzo del Parma e dal quarto del Palermo, appaiati in classifica  ma con gli emiliani in vantaggio per gli scontri diretti.

E il merito di questa vittoria va sicuramente ascritto a Roberto Breda che ha dovuto e voluto fare scelte coraggiose, non ultima quella di tornare al vecchio collaudato tre-cinque-due, cambiando però ben cinque interpreti, quasi metà squadra.

E le scelte più coraggiose, oltre a quelle classiche di far rientrare Mustacchio al posto di Zanon e di preferire Bianco a Colombatto,  sono state quelle di rispolverare dopo due mesi Belmonte, utilizzandolo come terzo difensore di sinistra al posto di Dellafiore, di proporre un ottimo Terrani come esterno sinistro di centrocampo al posto di Germoni e, soprattutto, di inserire Buonaiuto come mezzala in luogo del trequartista Diamanti, rimasto un po’ a sorpresa, ma giustamente, in panchina per tutta la gara.

E proprio Buonaiuto ha offerto, come spesso gli accade, una prestazione superlativa, trascinando i compagni al successo ed entrando da protagonista in entrambe le segnature, sia quella del solito Di Carmine, giunto a quota diciotto gol, sia con lo splendido assist per la prima rete perugina di Gustafson, al termine di un magistrale contropiede.

Il mister ha rischiato in prima persona ma l’immissione di forze fresche e la fiducia concessa a Buonaiuto, l’uomo in più in questo momento dello scacchiere biancorosso, lo hanno ripagato in pieno, con il Perugia che ha riscattato le ultime due prove non all’altezza che, probabilmente le hanno negato la chance della clamorosa promozione diretta con il secondo posto, sempre distante cinque punti come alla vigilia della gara di Avellino, ma con tre gare e nove punti a disposizione in meno rimasti.

C’è da migliorare invece l’attenzione sui cross, visto che per la terza gara consecutiva la difesa ha subito gol di testa, una rete assolutamente da evitare che ha fatto andare in sofferenza la squadra nel finale, le cui responsabilità, oltre che i difensori, coinvolgono anche Leali che continuando a denotare incertezze nelle uscite, a volte decide di rimanere tra i pali  lasciando pericolosamente i difensori nell’uno contro uno di testa con gli avversari.

E domenica, intanto, arriva il derby contro una Ternana in salute, frenata, però, ieri sera nella sua rimonta dall’ennesimo capolavoro balistico di Fabio Mazzeo, sedicesimo gol stagionale per l’ex grifone, autore anche dell’assist del temporaneo primo pareggio del Foggia.

Non sarà una partita facile ed è noto come, al di là del buon momento della squadra di De Canio, nei derby la differenza di classifica conti relativamente, ma per evitare quello che consideriamo “il trappolone del preliminare”, cercando quindi di arrivare almeno quarti, contro le “fere” conterà un solo risultato, la vittoria.

 Danilo Tedeschini