Santopadre: “Credo nella A, ma questo rimane un campionato difficile”

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Il presidente Santopadre è intervenuto in conferenza stampa presso la sala proiezioni del museo del Grifo il giorno dopo la chiusura della finestra invernale di mercato. Queste le sue dichiarazioni:

“Finalmente è finito il mercato. Penso di aver operato al meglio insieme al mio staff, nonostante non si sia fatto il fatidico ‘botto’ finale o comunque sia non si sia preso quel nome importante che vuole la gente. Sono stati fatti ‘colpetti’ di primo livello per la B, come Brignoli e Mustacchio. Le cessioni di Zebli e Drolè sono state delle grandi occasioni per il Perugia, ma i soldi provenienti dai loro addii arriveranno con formule non immediate. Il tesoretto di Zebli sarà pagato in quattro rate per esempio. Non potevo nemmeno pensare di oppormi a queste cessioni: sono occasioni grandissime per noi ma soprattutto per i ragazzi in questione. Se anche riuscissi a bloccare una certa trattiva, quel giocatore sarebbe psicologicamente perso. Per vincere ci vuole fiducia e credo che questa società lo meriti. Io credo sempre nella Serie A, ma aldilà delle chiacchiere da bar questo è un campionato difficile e pieno di insidie che ben conosco. Questo però non significa che io non voglio giocarmela con tutte le squadre della cadetteria. Ormai dovreste conoscermi: errori fatti in passato, come l’acquisizione di calciatori importanti che poi non rendono per quanto sperato, non li ricommetterò più. Voglio ancora investire sulle strutture e sul settore giovanile. Non credo che la coperta sia corta a centrocampo: Gnahoré, mediano sfortunato negli ultimi anni ma forte, può ricoprire tutti i ruoli del centrocampo. Poi abbiamo Fazzi che all’occasione può essere impiegato come mezz’ala. In amichevole ho visto un ottimo difensore che è il giovane Dossena appena prelevato dall’Atalanta: con lui, l’assenza per infortunio di Mancini credo e spero che non peserà più di tanto.”

Nicolò Brillo