Santopadre: “Intorno al Grifo un ambiente freddo e distante”

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Santopadre: “Intorno al Grifo un ambiente freddo e distante”. Il massimo dirigente scuote l’ambiente alla vigilia di un “ciclo terribile”. Parole al miele per Breda e Diamanti

 

Torna a parlare Massimiliano Santopadre. Dopo l’appello diffuso via web alla vigilia della partita contro il Venezia, il massimo dirigente biancorosso si è concesso ai quotidiani locali, per caricare l’ambiente in vista del finale di stagione.

“C’è troppa negatività intorno alla squadra – attacca Santopadre – l’ambiente è freddo e distante. Leggo e sento troppe critiche. Ci serve più ottimismo ed entusiasmo, da parte di tutti. A partire dai dirigenti, tifosi e media. L’obiettivo? “Mi piace sognare ma se vogliamo la Serie A dobbiamo accompagnarli noi i ragazzi. Ma l’entusiasmo non parte attorno a questa squadra. Eppure mai in Serie B eravamo messi così bene a questo punto della stagione. A parte l’Empoli, ci sono dieci squadre in corsa per i play off e altrettante nella lotta per non retrocedere. E’ un torneo incredibilmente equilibrato e si deciderà tutto nelle ultime tre giornate. Dico di più, un paio di posizioni si determineranno proprio alla fine. Per questo non dobbiamo essere isterici nel valutare le partite del nostro Perugia”.

L’amministratore unico biancorosso, poi, analizza la partita contro il Venezia e in generale l’importante lavoro svolto da Breda nelle ultime settimane.

“Ho visto una grande prestazione e una grande reazione. Dopo la sconfitta con l’Avellino non era semplice ripartire,i Venezia poi è una squadra ostica che gioca molto coperta con palle lunghe. In più mancavano quattro giocatori importanti, non trovavamo i meccanismi. Breda? Ci ha preso che eravamo diciottesimi e ora siamo sesti con una distanza di cinque punti dal secondo e dal nono posto. Sto con lui tutta la vita e con il suo modo di pensare e vedere il calcio perché ci ha portato ad avere 54 punti. E in questo gioco contano solo i risultati”.

Santopadre non si è tirato indietro neanche di fronte ad alcune disamine strettamente tattiche e fisiche. Parole di sostegno anche per Alino Diamanti.

“Adesso per andare in Serie A non servono i moduli ma solo tanta forza mentale e voglia di raggiungere l’obiettivo. Ma se vogliamo parlare di moduli dico che la nostra peggiore partita l’abbiamo fatta ad Avellino con il 3-5-2 e quella migliore con la Cremonese, in particolare la ripresa arrembante come piace a me, sempre con il 3-5-2. Questo per dire che con lo stesso modulo si può fare bene bene ma anche male male. Con il 3-4-1-2 gli attaccanti si devono sacrificare di più e tutta la squadra deve avere un altro approccio. Si può giocare in tutti i modi ma è sbagliato pensare che sia il modulo a esaltare i giocatori ma il contrario. Diamanti? Non deve essere visto come il salvatore della patria, come quello che deve risolvere le partite. E’ un ragazzo che non deve essere gravato di troppe responsabilità. Come tutte le altre squadre, non stiamo benissimo fisicamente. Stavamo meglio un mese e mezzo fa ma la condizione atletica adesso è uguale per tutti. Posso dirvi che in Lega mi sto battendo per accorciare la sosta invernale e tagliare qualche turno infrasettimanale, in particolare quelli di febbraio e aprile perché le squadre ci arrivano logorate e spesso vanno incontro a serate gelide perché l’inverno si sta sovrapponendo alla primavera”.

Chiusura dedicata ai prossimi impegni del Grifo.

“Un ciclo terribile. Il Carpi è una squadra abile nella fase difensiva, brava nelle ripartenze, molto fisica. La Ternana significa derby, una partita a parte. Di sicuro in questo momento affrontare una squadra che sta lottando per non retrocedere è più complicato che affrontare uno scontro diretto play off”.

(fonte dichiarazioni Corriere dell’Umbria, a firma Nicola Uras)