Sull’attenti: ora Nesta è ammiraglio

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Nesta saluta:

Sull’attenti: ora Nesta è ammiraglio. Il tecnico del Grifo autore di una rapida metamorfosi: da novellino a condottiero capace e saggio

 

Nella marina militare, come nelle varie forze armate, esitono precisi gradi e qualifiche.

Se il Perugia fosse una nave, si potrebbe dire che Alessandro Nesta, entrato a bordo nel mese di maggio da semplice “sergente”, abbia ben presto bruciato le tappe e sia ora diventato “ammiraglio”.

La metafora serve per sottolineare come il tecnico romano, da carneade e allenatore alle primissime armi, sia ben presto divenuto una guida saggia, caparbia e soprattutto in grado di farsi seguire dai suoi uomini.

Arrivati ormai quasi al giro di boa, possiamo dire che Nesta è cresciuto in maniera molto rapida sotto tutti i profili, da quello tecnico a quello mediatico, riuscendo a calarsi definitivamente nel ruolo di allenatore e soprattutto nell’ambiente Perugia.

Dal tonfo del 3 giugno a Venezia alle ultime convincenti partite, di strada se ne è fatta.

Il gioco proposto dalla sua squadra, non solo appare propositivo e a lungo andare vincente, ma diverte. Aspetto assolutamente non secondario.

Bravo l’ex Milan e Lazio ad individuare ben presto in Valerio Verre il giocatore più talenutoso della rosa in grado di svoltare la situazione radicalmente.

L’intuizione di spostarlo dalla regia alla trequarti ha cambiato in positivo il campionato del Perugia ed il rendimento del ragazzo stesso.

Poi c’è il coraggio. Il coraggio di mandare da subito in campo dei giovanissimi con esperienza quasi nulla tra i professionisti.

Ci riferiamo ai vari Dragomir, Kingsley, Kouan, Bordin… E le prestazioni dei giovanotti “terribili” gli hanno dato piena ragione.

C’è poi il coraggio di aver ben presto mutato un abbottonato 3-5-2 in un mobile, fluido, dinamico e più produttivo 4-3-1-2.

Meriti, va detto, da condividere con il suo vice e “spalla” Lorenzo Rubinacci.

Ora c’è da aggiustare un po’ il tiro in difesa, anche se dalla gara col Foggia sono arrivate risposte confortanti anche e soprattutto dagli esterni Mazzocchi e Falasco.

Più in generale questa è la vittoria dell’ennesima scommessa del club.

Un plauso al dt Goretti che ci ha creduto più di tutti, quando le scelte più logiche e popolari da prendere erano ben altre (predicate da piazza, da alcuni addeti ai lavori e anche da noi organi di informazione).

Quindi, aldilà dell’esito della partita di Cremona, se dovessimo dare un voto al Nesta di questa prima parte di stagione, sarebbe senza dubbio un bel 7.

Ammiraglio Nesta, chapeau!

Nicolò Brillo