Una sconfitta che lascia con poche parole

1277
Una sconfitta che lascia con poche parole. La squadra come sempre ce l'ha messa tutta, ma i difetti strutturali sono ancora tornati a galla. E ogni anno manca qualcosa...

Una sconfitta che lascia con poche parole. La squadra come sempre ce l’ha messa tutta, ma i difetti strutturali sono ancora tornati a galla. E ogni anno manca qualcosa…

 

Dal Livorno in poi doveva essere il ciclo decisivo.

Doveva essere il momento topico della stagione, in cui incontravamo le contendenti dirette per il sorpasso.

4 partite importantissime per decidere un’intera stagione.

Avevamo nel mirino addirittura il terzo posto.

Ebbene su 12 punti disponibili, solo un punticino rimediato a Pescara.

E siamo scivolati al nono posto, fuori dai play off.

È chiaro che le cose vanno viste sotto la giusta luce.

Sicuramente era un ciclo importante, anche (e soprattutto) per la posizione in classifica dei Grifoni.

Ma averlo “fallito” non significa essere definitivamente fuori dai giochi.

Siamo a pari merito con il Cittadella, fuori dalla zona play off solo per la classifica avulsa a favore dei veneti.

Ad un solo punto dallo Spezia che andremo a trovare proprio il prossimo turno il 27 aprile.

Ed a tre punti dal Verona.

Le altre, invece, sono ormai andate.

È chiaro che la nostra priorità è quella di rientrare nei play off, anche se all’ultimo posto, nella “bolgia” dei preliminari.

Ma puntare al sesto posto del Verona, sottraendoci dai preliminari non sarebbe niente male.

Il problema è che non appena questa squadra si pone un obiettivo, anche minimo, lo fallisce puntualmente.

Allora noi tifosi – che per natura siamo “fumini” – dovremmo fare “fuoco e fiamme”.

Ed invece non possiamo accusare di nulla questa squadra, questi ragazzi.

Anche a Pasquetta i Grifoni c’hanno messo cuore ed anima.

C’hanno provato in tutte le maniere a raddrizzare la gara.

Come hanno messo cuore ed anima in Abruzzo per raggiungere il pareggio.

E non c’è una partita di quelle fino ad oggi disputate, in cui si possa onestamente dire che non c’è stato il cuore.

Paradossalmente era meglio l’anno scorso, quando sapevamo bene con chi prendercela!

Che quest’anno che non abbiamo nessuno da incolpare per le sconfitte a raffica.

Chiaramente è un paradosso, perché preferisco mille volte i Grifoni di quest’anno dalle “mosciarelle” dell’anno passato.

Quindi cosa vogliamo dire?

Che la sorte non ci aiuta?

Lo sappiamo da anni che la dea Eupalla evita Perugia.

Che abbiamo avuto arbitraggi non all’altezza?

Uuh! Storia vecchia!

Che ogni anno ne manca un pezzo?

Ecco: questo è un argomento da approfondire.

Ogni anno siamo lì, lì, ma ci manca sempre qualcosa di decisivo.

Un anno (questo) la difesa debole e tutt’altro che impenetrabile.

Un altro anno manca l’attacco.

Un altro l’allenatore non all’altezza.

Poi l’unico anno in cui la rosa sembra essere equilibrata e competitiva, completa in ogni reparto (la stagione scorsa), i giocatori “impazziscono” e mandano a rotoli tutto.

E la promozione rimane sempre un miraggio.

Poi cos’altro possiamo dire?

Nulla.

I ragazzi ci mettono il cuore, non tirano mai indietro la gamba.

Ci provano seriamente e con volontà.

Vogliamo, quindi, parlare degli errori difensivi?

Sinceramente da settembre ad oggi mi sono stufato: sono sempre gli stessi.

Del fatto che i nostri attaccanti segnano poco e che se non ci fosse stato Verre, sarebbero stati dolori?

Idem.

Non è questione di “rassegnazione”.

È semplice realismo.

Questa squadra è così.

Speriamo nel meglio, speriamo di rientrare nei play off e sogniamo il sesto posto.

Di più non si può fare.

Siamo salvi e tanto basta per l’ “anno 0”.

Ma sempre forza Grifo!

Avv. Gian Luca Laurenzi