Una vittoria salutare, ora serve la controprova

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Una vittoria salutare, ora serve la controprova. Bella vittoria del Perugia contro il Carpi. Breda ha capito che il riferimento tattico non può essere che il 4-3-1-2

 

“Sì, è così, è così che devi giocare Grifooo!”

Molto probabilmente Perugia-Carpi l’avrebbe commentata così, urlando alla sua maniera, Enrico Santilli, leggendario radiocronista delle gesta del Perugia dei venticinque anni finali del secolo scorso, dalla A alla C2 e poi di nuovo dalla C2 alla Serie A, scomparso a poche ore dalla “manita” rifilata dai grifoni al Carpi e che vogliamo ricordare così.

Sì, il Perugia è tornato a vincere dopo due lunghi mesi e dopo tante inopinate figuracce che lo avevano fatto precipitare dal primo al quartultimo posto della graduatoria e lo ha fatto in maniera roboante rifilando cinque gol, senza subirne alcuno, al malcapitato Carpi, che finora in trasferta aveva subito soltanto tre reti in sei partite.

Il ritiro ai piedi dello “Scoglio della preghiera” di Santa Rita, a Roccaporena, ha evidentemente dato i suoi frutti ma personalmente riteniamo che sia stato fondamentale il fatto che mister Breda abbia finalmente riproposto una formazione credibile, rimettendo gli interpreti giusti al loro posto.

Parliamo soprattutto della coppia di attaccanti Di Carmine-Han, la terza più prolifica del campionato cadetto con quindici gol, finalmente riproposta dopo tanti esperimenti, complice anche la squalifica di Cerri.

E la coppia-gol del Perugia ha risposto presente realizzando tre delle cinque reti biancorosse.

Il nordcoreano ha dimostrato, se ce ne fosse stato bisogno, di trovarsi a meraviglia con il fiorentino e, come seconda punta  riesce ad esprimersi al meglio, potendo giocare vicino alla porta avversaria.

Ed è tornato ad occupare il ruolo di laterale destro di difesa Belmonte, in luogo dello spento Zanon di questi ultimi due mesi. Ed è tornata, con maggiore dinamicità, la triade titolare di centrocampo formata da Brighi, Colombatto e Bandinelli, quest’ultimo autore anche del secondo gol.

E tra i tre trequartisti del quattro-tre uno-due, il modulo che più si addice a questa rosa, Buonaiuto, Terrani e Falco, la scelta ricaduta sull’ex maceratese, è stata subito ripagata con la rete del fulmineo vantaggio, realizzata alla sua maniera, rasoterra chirurgico dalla distanza, da Buonaiuto.

E allora il Perugia è proprio guarito? Aspettiamo a dirlo. I segnali sono stati evidenti, deciso approccio alla gara, velocizzazione della manovra, una grinta ritrovata ma il tutto è sembrato molto facilitato dalla non prestazione del Carpi, troppo molle sul piano della determinazione, con evidenti limiti tecnici e di manovra, la peggiore squadra vista al “Curi” quest’anno.

La formazione di mister Calabro è forse incappata, anche per merito del Perugia, nella sua peggiore prestazione dell’anno ma andando ad analizzare meglio ci accorgiamo di come stia attraversando da tempo una lunga fase involutiva (molto simile a quella dei grifoni), con i soli dieci punti conquistati nelle ultime undici gare e con l’attuale discreto decimo posto frutto solo dello spumeggiante avvio di campionato, con gli altri dieci punti conquistati nelle prime quattro gare.

E allora urge la controprova immediata e il derby di Terni contro l’Unicusano Ternana di domenica prossima arriva a proposito. I rossoverdi sono sì terzultimi in classifica e se il campionato fosse finito oggi sarebbero retrocessi in C, ma la loro modesta classifica è in gran parte dovuta ai tanti pareggi, ben nove conquistati, a dimostrazione di come in Serie B conta soprattutto vincere e, in questo senso le fere di partite ne hanno vinte solo due, anche se ne hanno perse solo quattro, contro le sette dei grifoni.

Insomma potrebbe rivelarsi una gara molto più equilibrata di quanto si possa pensare, in fondo sono solo tre i punti che separano le due squadre, una gara che il Grifo deve però provare assolutamente a vincere per dare seguito ai progressi evidenziati col Carpi e per cercare di ricucire il doloroso strappo con la propria tifoseria e una vittoria in trasferta nel derby potrebbe rivelarsi il giusto toccasana.

Danilo Tedeschini