Mandorlini da inferno, il collega Mignani in Paradiso

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Giudice sportivo:
foto: lapresse

Mandorlini da inferno, il collega Mignani in Paradiso. Passo falso per l’accreditato Padova contro l’Imolese, il Modena espugna Gubbio. Grifo in Purgatorio

 

Paradiso, Purgatorio e Inferno. A cura di Dan.Te.

Paradiso

10 – Michele Mignani

La storica bandiera del Siena, dieci anni da giocatore e sei da allenatore tra giovanili e prima squadra, da dieci mesi sulla panchina del Modena, parte con il piede giusto, con i canarini che vanno ad espugnare, con due gol nella ripresa, il “Barbetti” di Gubbio. Chi ben comincia…

9 – Imolese e Matelica

Se qualcuno avesse puntato dieci euro sulle vittorie legate del Matelica a Trieste e dell’Imolese a Padova avrebbe portato a casa quasi quattrocento euro. E’ un dato emblematico per capire l’entità delle imprese della matricola marchigiana al “Nereo Rocco” e della formazione emiliana all’”Euganeo”, vittoriose entrambe per uno a zero contro due tra le favorite alla vittoria finale. Chapeau!

8 – Sud Tirol e Mantova

Vittorie in trasferta di misura, anche per il Sud Tirol, che espugna il “Bruno Benelli” di Ravenna e per il Mantova, passato al “Recchioni” di Fermo. La squadra altoatesina, allenata da mister Vecchi, conferma le proprie ambizioni mentre per la matricola virgiliana la vittoria ottenuta a Fermo è un ottimo viatico per il prosieguo del torneo.

7 – FeralpiSalò e Carpi

Le uniche squadre favorite per la vittoria finale a portare a casa i tre punti sono la Feralpi Salò, vittoriosa per due a uno in casa contro l’Arezzo e il Carpi che, con l’identico punteggio, batte la coriacea Sambenedettese al “Cabassi”.

Purgatorio

6 – Fano, Legnago e Cesena

Pareggi esterni importanti, entrambi per due a due, per il Fano sul terreno del Perugia, con i marchigiani, avanti di due gol all’intervallo, che sfiorano il colpaccio e per la matricola Legnago Salus al “Tonino Benelli” di Pesaro. Il Cesena, invece, impatta per uno a uno sul terreno della Virtus Vecomp Verona.

5 – Perugia, Vis Pesaro e Virtus Verona

Inizia col piede sbagliato il Perugia, sotto di due gol, al “Curi” contro il Fano, al termine della prima frazione. Nella ripresa i grifoni riescono a rimontare ma si devono accontentare di un deludente due a due, assolutamente non preventivato alla vigilia. Pareggi casalinghi anche per la Vis Pesaro contro il Legnago Salus e per la Virtus Vecomp Verona contro il Cesena.

Inferno

4 – Sambenedettese e Arezzo

La formazione di mister Montero, pronosticata dagli addetti ai lavori come una delle pretendenti ad un posto al sole, esordisce con una sconfitta nello scontro diretto di Carpi, il match-clou del primo turno. L’Arezzo torna dalla Lombardia senza punti dopo la sconfitta di misura subita allo stadio “Turina” di Salò. Per i toscani, attesi lunedì sera dal posticipo casalingo del derby dell’Etruria contro il Perugia, sarà vietato sbagliare.

3 – Ravenna e Fermana

Comincia male il campionato per Ravenna e Fermana, battute di misura tra le mura amiche, dal Sud Tirol la squadra romagnola e dal Mantova la formazione marchigiana. Ai due tecnici, Antonioli della Fermana e Magi del Ravenna il compito di riscattare subito il passo falso interno.

2 – Gubbio

Brutto scivolone interno del Gubbio, battuto col classico punteggio all’inglese dal Modena al “Barbetti”. La squadra di mister Torrente non ha disputato una brutta gara ma paga gli errori difensivi e quelli sotto porta.

1 – Triestina

Incredibile scivolone interno della Triestina che all’esordio del torneo perde di misura in casa con la matricola Matelica che, tra l’altro, ha anche sbagliato il rigore del due a zero. Per la squadra del presidente Mauro Milanese e del tecnico Carmine Gautieri che, dopo il gol a freddo subito, ha sciupato diverse buone occasioni per pervenire al pareggio, uno stop assolutamente imprevisto.

0 – Andrea Mandorlini

Alla vigilia veniva data come una delle squadre più accreditate per la vittoria del campionato ma la formazione del tecnico Andrea Mandorlini non ha certamente tenuto fede ai pronostici esordendo con una clamorosa sconfitta interna contro l’Imolese. Andati sotto dopo trentacinque minuti i veneti non hanno mai impensierito seriamente il portiere avversario, neanche negli ultimi minuti giocati in superiorità numerica. Per Mandorlini, ripartito dalla C a Padova per riscattarsi dopo i tre esoneri consecutivi con Verona, Genoa e Cremonese, un inizio peggiore non poteva esserci.

Dan.Te.