Per Vanoli e Viali suona la sveglia, Vazquez ancora in cima al Paradiso

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Venezia e Cosenza di nuovo k.o. e in una situazione molto difficile, il Parma espugna Reggio Calabria con l'ennesima perla del trequartista argentino

Venezia e Cosenza di nuovo k.o. e in una situazione molto difficile, il Parma espugna Reggio Calabria con l’ennesima perla del trequartista argentino

 

Paradiso 

10 – Franco “Mudo” Vazquez

Non c’è niente da fare, al Parma piace stare sull’altalena e così, dopo l’ennesima sconfitta interna, arriva puntuale il riscatto in trasferta, con i ducali che superano uno a zero la Reggina al “Granillo” con una rete a metà ripresa, indovinate di chi? Ma del solito “mudo” Vazquez, meritatamente capocannoniere dei ducali con otto gol e meritatamente in testa al nostro pagellone a solo due settimane di distanza dall’ultima volta. Grazie a questi tre punti il Parma torna di nuovo nella zona nobile con il suo settimo posto a quota quaranta. Che giocatore il Mudo!

9 – Bari

Un rigore nel recupero del primo tempo, trasformato dal capocannoniere del campionato Cheddira, salito a quota quindici gol, consente al Bari di passare sul difficile campo dell’Ascoli e confermarsi al terzo posto, adesso con quarantanove punti, sempre ad una sola lunghezza dal Genoa, ovvero dalla zona promozione diretta.

8 – Genoa e Frosinone

Il Genoa asfalta il Cosenza nel posticipo casalingo del “Monday Night” rifilando un sonoro quattro a zero alla malcapitata squadra calabrese, ritornata dopo questa batosta, ad essere il fanalino di coda della Serie B. Di Dragusin nel primo tempo e di Gudmundsson, Puscas e Jagiello nella ripresa le reti del largo successo del Genoa, che consolida il suo secondo posto salendo a cinquanta punti.

Il Frosinone continua la sua marcia trionfale verso la promozione diretta in Serie A battendo largamente tre a zero il Venezia allo “Stirpe”. Una doppietta di Mulattieri, con un gol per tempo, intervallata dalla rete del folletto Caso ad inizio ripresa, stende i lagunari, con la squadra di mister Grosso che consolida il suo primo posto, adesso con ben sessantuno punti.

7 – Sudtirol, Spal e Como

Il Sudtirol fa sul serio. Batte anche il Perugia al “Druso”, due a uno il finale, grazie alla splendida rete di Mazzocchi nel primo tempo e il gol di Curto nella ripresa, intervallati dal momentaneo pari del Perugia su rigore e consolida il suo quarto posto a quota quarantasette, a tre lunghezze dalla zona promozione diretta.

La Spal “espugna” il “Paolo Mazza” battendo di misura, due a uno, il Cittadella, grazie alle reti, una per tempo, di Fetfatzidis e Prati. Il gol nel finale del Cittadella serve solo a contenere numericamente la sconfitta dei veneti, con la squadra di mister Oddo che torna a vincere in casa dopo ben quattro mesi e mezzo. Spal che raggiunge al terzultimo posto il Benevento, a quota ventotto.

Vittoria casalinga fondamentale per il Como che, battendo per uno a zero il Modena con un bel colpo di testa in tuffo di Cerri nella ripresa, raggiunge lo stesso Modena a quota trentacinque, anche se i canarini restano ancora ancora davanti ai comaschi, tredicesimi, per i migliori scontri diretti, adesso con ben sei lunghezze di vantaggio sulla zona playout.

Purgatorio

6 – Palermo, Cagliari e Benevento 

Il Palermo stava per guarire dalla “pareggite” che lo ha aggredito nell’ultimo mese quando un eurogol del Pisa ad una manciata di minuti dalla fine riequilibrava la gara dell'”Arena Garibaldi -Anconetani” dopo il vantaggio dei rosanero con Di Mariano nel primo tempo. Il quarto pareggio consecutivo della squadra di Corini, infatti, lascia il Palermo ancora fuori dalla zona nobile con il suo nono posto a quota trentotto.

Il Cagliari vede sfumare la possibilità di espugnare il “Rigamonti” venendo raggiunto dal Brescia a tredici minuti dal termine, dopo che un rigore trasformato da Lapadula, sempre nella ripresa, aveva mandato avanti la squadra di mister Ranieri. Il quarto pareggio consecutivo non fa decollare i rossoblu, comunque rimasti dentro la zona preliminare con il loro ottavo posto, l’ultimo utile, a quota trentanove.

Il Benevento riscatta parzialmente la sconfitta casalinga col Cittadella, andando a pareggiare due a due a Terni, al termine della buona gara disputata. Di Acampora e Tello, entrambe nel primo tempo, le reti che permettono alla squadra di mister Stellone di raggiungere per due volte la Ternana. Benevento terzultimo con la Spal.

5 – Pisa, Brescia e Ternana

Ancora una rimonta casalinga del Pisa, anche se solo parziale, con il gran gol di Sibilli arrivato quasi sui titoli di coda, che pareggia il vantaggio rosanero del primo tempo, dopo che Nicolas aveva parato un rigore sullo zero a zero. Il punto conquistato, anche se non soddisfa pienamente la truppa di mister D’Angelo, consente, comunque, al Pisa di raggiungere la Reggina, a quota quarantadue anche se gli amaranto relegano ancora al sesto posto i nerazzurri per gli scontri diretti favorevoli.

Secondo pareggio consecutivo per il Brescia di mister Gastaldello, stavolta in casa per uno a uno contro il Cagliari. Al vantaggio sardo su rigore ad inizio ripresa rispondono le rondinelle con la rete di Bisoli a meno di un quarto d’ora dalla fine. Brescia penultimo a quota ventisette.

Secondo pareggio consecutivo di mister Lucarelli nelle due gare successive al suo ritorno sulla panchina della Ternana. Se quello di Palermo era risultato un buon punto, il due a due casalingo col Benevento lascia, invece, un po’ d’amaro in bocca alle fere, due volte in vantaggio grazie alle reti di Mantovani e di Coulibaly e due volte raggiunte, sempre nel primo tempo, dai sanniti. Ternana insieme all’Ascoli a quota trentasei ma dietro la squadra di mister Breda, in undicesima posizione, per la peggiore differenza reti a parità di scontri diretti.

Inferno  

4 – Modena e Perugia

Seconda sconfitta consecutiva, sempre per uno a zero, ma stavolta in trasferta, sul campo del Como. La squadra di Tesser non sta attraversando un periodo particolarmente fortunato, venendo piegata dai lariani a metà ripresa. Il Modena scivola così al dodicesimo posto, raggiunto proprio dal Como, anche se gli emiliani li precedono per i migliori scontri diretti.

Quattordicesima sconfitta in ventotto gare, il 50%, per il Perugia che perde ben oltre lo striminzito due a uno, a Bolzano contro il Sudtirol.. La squadra di Castori raggiunge il momentaneo pari al termine di un pessimo primo tempo con Casasola, che, come al solito, trasforma impeccabilmente un rigore, prima di soccombere nella ripresa. Grifoni, comunque, sempre sestultimi a quota trenta, solo una lunghezza sopra la zona playout.

3 – Cittadella 

Il Cittadella torna a mani vuote dalla vicina trasferta di Ferrara, dove perde di misura, due a uno, contro la Spal. I veneti subiscono un gol per tempo prima di accorciare le distanze nel finale con un rigore segnato da Ambrosino. Niente di grave perché, con le contemporanee sconfitte delle immediate inseguitrici, Perugia e Venezia, la Spal rimane a distanza di sicurezza, cinque punti sopra la zona bollente, con il suo quattordicesimo posto a quota trentaquattro.

2 – Ascoli 

Prima sconfitta dell’Ascoli, gestione mister Breda, dopo le tre vittorie e un pari nelle quattro gare con l’ex tecnico del Perugia in panchina. E’ il Bari a dare questo dispiacere ai bianconeri, vincendo uno a zero grazie ad un rigore trasformato nei minuti di recupero del primo tempo. Per l’Ascoli anche l’handicap dell’inferiorità numerica patita per oltre un tempo a causa dell’espulsione di Falasco qualche minuto prima del rigore subito. Ascoli decimo davanti alla Ternana, che condivide con i bianconeri quota trentasei, per la migliore differenza reti a parità di scontri diretti.

1 – Reggina 

E’ crisi nera per la Reggina dopo l’ennesima sconfitta, la dodicesima in assoluto, la sesta nelle ultime sette gare, subita al “Granillo” contro il Parma, che vince meritatamente uno a zero. Gli amaranto rimangono, comunque, al quinto posto, ma solo grazie agli scontri diretti favorevoli con il condomino Pisa.

0 – Paolo Vanoli e William Viali

Troppo forti Frosinone e Genoa per questi Venezia e Cosenza, oppure mister Vanoli e mister Viali hanno fatto approcciare in maniera errata le proprie squadre, travolte in trasferta dalle prime due della classe? La verità, come sempre accade, sta probabilmente nel mezzo ma, indubbiamente, i due tecnici ci hanno messo del loro, Vanoli con una linea difensiva troppo alta che ha favorito le micidiali ripartenze del Frosinone, specialità della casa, Viali mandando in campo la sua squadra con un atteggiamento troppo difensivo, con un baricentro troppo basso che ha finito per favorire il potenziale offensivo del Genoa, che ha schiacciato da subito la squadra silana. Ne sono la logica conseguenza i due pesanti rovesci subiti, tre a zero quello del Venezia allo “Stirpe”, quattro a zero quello del Cosenza al “Ferraris”, con le due squadre costrette a leccarsi le ferite, il Venezia sempre dal quintultimo posto a quota ventinove, il Cosenza, scivolato nuovamente sul fondo della classifica con i suoi ventisei punti. Mancano solo dieci gare e per i due tecnici, soprattutto quello del Cosenza, occorrerà una decisa strambata per salvare la stagione. Sveglia!!!

Dan.Te.