Perugia, Bianco: “Sono qui per ripartire”

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Il Perugia dà il benvenuto a Raffaele Bianco. L’ex centrocampista del Carpi, nato ad Aversa il 25 agosto del 1987, inizia la sua carriera da calciatore nelle giovanili della Juventus con la quale vince una Supercoppa Italiana e una Coppa Italia tra le fila della Primavera bianconera. Esordisce con la prima squadra nel campionato di B, stagione 2006-2007. Ceduto in prestito al Bari di Antonio Conte, conquista la promozione in A, e successivamente al Modena. Il 21 agosto 2013 passa al Carpi (dove rimarrà fino al 2016) in Lega Pro, con il quale conquista la Serie B da protagonista. Una “piccola” macchia nella carriera di Raffaele Bianco è rappresentata dal calcio scommesse, dove viene deferito il 6 giugno 2013 per la partita Salernitana-Bari finita 3-2. Condannato in primo è costretto a scontare una squalifica di 3 anni e 6 mesi.

“Fortunatamente ho avuto la fortuna di vincere qualche campionato, anche se Carpi è stata la mia parentesi più belli. Perugia per me è un grande punto di ripartenza, vengo qui con la testa di chi vuole fare ancora qualcosa di buono. Come si costruisce un gruppo vincente? Con il lavoro di tutti i giorni, conoscersi e vivere insieme ogni momento. Le basi sono buone e i presupposti ci sono.”

Sul ruolo e sulla semifinale play-off contro il Benevento.

“Nel primo anno con Castori giocavo mezz’ala sinistra, con compiti più di copertura. Chiaro che vengo da un tipo di calcio diverso, ma penso di potermi adattare alle richieste di Giunti. Il Benevento? C’è poco da dire. Guardando la semifinale c’è un grande rammarico per il Perugia ma ad essere sincero hanno meritato la promozione finale”.

Carpi. Una squadra che “non fa giocare”, ma è veramente così?

“La cosa che si limitavano a dire tutti è che il Carpi faceva catenaccio e contropiede. Ma non è così, noi giocavamo in quel modo per le nostre caratteristiche e quelle dell’avversario. I risultati alla fine li abbiamo ottenuti, il campo ha parlato per noi”.

Cosa ti senti di promettere ai tifosi?

“Non mi sento di promettere niente, se non mettere tutto me stesso. Alla fine sarà il campo a darmi ragione o meno, e saranno le prestazioni a parlare per me”.

Il “Curi”, il dodicesimo uomo in campo del Perugia.

“Sono state veramente impressionato dallo stadio di Perugia. Sia io che i miei compagni siamo sempre rimasti affascinati dal calore del pubblico. Il modo di giocare mi piace molto, che si può sposare bene con le mie caratteristiche”.

Andrea Profidia