Rabbia e delusione: la notte biancorossa più amara

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Rabbia e delusione: la notte biancorossa più amara. Con la retrocessione del Perugia scatta la contestazione fuori dai cancelli del Curi. A Casenuove compare un macabro striscione
foto: Corriere dell'Umbria

Rabbia e delusione: la notte biancorossa più amara. Con la retrocessione del Perugia scatta la contestazione fuori dai cancelli del Curi. A Casenuove compare un macabro striscione

 

Era chiaro che in caso le cose fossero andate male sarebbe scoppiata tutta la rabbia dei supporter perugini.

Dopo la lotteria dei calci di rigore che ha sancito la C per il Grifo, è partita la contestazione dei tifosi presenti all’esterno dello stadio che si è perpetrata fino a tarda notte, con la squadra che ha lasciato l’impianto solo alle 2,30, scortata dalla polizia.

Iemmello e Santopadre i colpevoli numeri uno secondo la “piazza” che non ha risparmiato insulti e cori anche feroci senza però, e questo va detto, sfociare in episodi di violenza.

Dopo il fischio finale attimi di tensione anche in tribuna, con il secondo portiere Fulignati che, dopo una gara passata a incitare i compagni, non ha gradito qualche parola di troppo all’indirizzo della squadra ed è stato “tranquillizzato” da alcuni stuart dello stadio prima che, accecato dalla delusione, potesse venire a contatto con la persona in questione. La situazione è stata fortunatamente riportata alla calma in maniera veloce.

Macabro striscione invece in quel di Casenuove di San Sisto. Quattro manichini con le maglie del Perugia appesi in un cavalcavia sotto la scritta “Vi vogliamo così”. Iniziativa dalla quale prendiamo totalmente le distanze.

Nicolò Brillo