Bianchi: da punto fermo ad alternativa. Perché?

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Doveva essere la stagione del riscatto per Rolando Bianchi, ma stando alle indicazioni delle ultime settimane l’ex Toro dovrà sudare più del previsto per ritagliarsi un ruolo da protagonista nel Perugia. Al momento Bucchi gli preferisce Di Carmine, giocatore con tutte altre caratteristiche e sicuramente dal curriculum meno importante. Una scelta che sulla carta può sembrare discutibile, anche se il neo tecnico biancorosso è sembrato abbastanza convinto nelle dichiarazioni. Di Carmine è l’intoccabile e Bianchi è diventato l’alternativa, con la possibilità di uscita se qualcuno si dimostrerà pronto ad acquisisrlo nell’attuale finestra di mercato. Sul perché si è arrivati a questa situazione è difficile dirlo. Bianchi non è più certo il bomber che ha fatto sfracelli alla Reggina e al Torino, tanto per fare degli esempi. Le ultime stagioni non sono andate per il verso giusto e di mezzo ci si è messo anche qualche problema di carattere fisico. La caviglia destra ogni tanto fa le bizze, anche se clinicamente non sembra esserci niente di preoccupante o invalidante per la prativa calcistica. La rabbia e la cattiveria, forse, non sono più quelle dei giorni migliori e così tecnico e dirigenza hanno pensato bene di stimolare l’orgoglio del centravanti. Competizione aperta con Di Carmine e fuori dall’undici titolare. Servirà? Dipende molto dal giocatore, anche se la società non sembra avere grandi alternative. Anche una cessione dell’ex Toro non metterebbe al riparo da rischi. Il mercato degli attaccanti è abbastanza costoso e non è certo questo il momento di “rinunciare” ad un nome per inerpicarsi in qualche scommessa. Del resto, come insegna il recente passato, il Perugia su certe ingaggi e/o su certi giocatori non vuole nemmeno mettere il naso. A meno non arrivi un altro Ardemagni, che per amore della città e dei tifosi metta autonomamente e gentilmente “mano al portafoglio”.