Brescia, la mina vagante della B

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    Dopo un ottimo avvio dal punto di vista del gioco, ma che, per ora, ha fruttato un solo punto, il Grifo è chiamato al riscatto, sabato pomeriggio, in casa del Brescia. Di certo, però, sarà una partita da prendere con le molle e da affrontare con la massima concentrazione. Le “Rondinelle”, infatti, hanno una rosa con un’ età media di soli 22,8 anni e i giovani, si sa, sono imprevedibili. Inoltre, possiamo aggiungere che a far “lievitare” il dato appena citato, sono solamente tre giocatori: Michele Arcari (37), Giampiero Pinzi (35) e Andrea Caracciolo (34). Per il resto, un solo over 25 (Andrea Rossi, 29) e 4 over 23 (Bubnjic, Torregrossa, Dall’Oglio e Martinelli, tutti di 24 anni). Osservando i movimenti estivi dei lombardi, vediamo che la società ha sposato questa filosofia anche nel mercato (eccenzion fatta per i già citati Pinzi e Torregrossa), allenatore compreso. Sulla panchina dei biancoazzurri, infatti, non c’è più Roberto Boscaglia (andato a Novara), ma Cristian Brocchi. L’ex giocatore e tecnico del Milan ha scelto Brescia per lanciarsi definitivamente, dopo stagioni difficili e travagliate alla guida dei rossoneri. Brocchi, oltre alla grinta che da sempre lo contraddistingue, ha portato con se a Brescia due promettenti giovani della primavera del Milan: Giovanni Crociata e Andrej Modic. Le Rondinelle, inoltre, hanno instaurato collaborazioni con le principali squadre italiane, attraverso le quali si sono assicurati le prestazioni di numerosi giovani. Su tutti, spiccano il già esperto Federico Bonazzoli (in prestito dalla Sampdoria) e i due giocatori provenienti dal Sassuolo, Giovanni Sbrissa e Leonardo Fontanesi (quest’ultimo accostato al Perugia in estate). Ma non solo: dalla Juventus è arrivato il giovane terzino destro svizzero Joel Untersee, dalla Roma il promettente Arturo Calabresi e il centrocampista Emanuele Ndoj, dall’Inter il centravanti della Guinea Gaston Camara, dal Torino l’attaccante Simone Rosso, dal Bologna Andrea Vassallo. Da segnalare che, oltre a questi, è giunto alla corte di Brocchi anche Dimitri Bisoli, figlio dell’ex tecnico del Grifo Pierpaolo, la scorsa stagione in Lega Pro con la maglia della Fidelis Andria. Quindi, il Brescia ha tutte le carte in regola per essere considerata la “mina vagante” del torneo, come, tra l’altro, ha già sperimentato il quotato Frosinone, sconfitto 2-0, sabato scorso al “Rigamonti”.

    MODULO TATTICO – Nonostante le poche partite disputate (2 di campionato e una di Coppa Italia), Brocchi sembra avere già ben chiaro il modulo da utilizzare: 4-3-1-2, che gli permette di sfruttare la spinta dei terzini, ma anche gli inserimenti dei centrocampisti.

    PROBABILE FORMAZIONE – Mancano ancora diversi allenamenti, prima della gara ufficiale, quindi, risulta difficile avere delle indicazioni precise su quelli che saranno gli undici titolari scelti da Brocchi. Tuttavia, già è possibile avere qualche idea. Partendo dalla difesa, la dirigenza biancoazzurra è al lavoro per perfezionare il transfer del centrale croato Igor Bubnijc e trapela ottimismo: la pratica dovrebbe archiviarsi in tempo utile per la sfida contro il Perugia, con il difensore che giocherà al fianco di Michele Somma, prendendo il posto di Edoardo Lancini. Sulla fascia destra, si giocano una maglia da titolare Arturo Calabresi e Joel Untersee, mentre sulla sinistra agirà Racine Coly. In mediana, il tecnico, con buone probabilità, si affiderà ancora alla solidità e alla concretezza di Giampiero Pinzi, Dimitri Bisoli e Alessandro Martinelli, anche se potrebbe trovare spazio anche Giovanni Sbrissa. In attacco, si va verso la riconferma di Leonardo Morosini a supporto della coppia Bonazzoli – Caracciolo. Attenzione, però, anche a Ernesto Torregrossa.

    Brescia: (4-3-1-2) Minelli; Calabresi (Untersee), Bubnijc (Lancini), Somma, Coly; Bisoli, Pinzi, Martinelli (Sbrissa); Morosini; Bonazzoli (Torregrossa), Caracciolo.

    Michele Mencaroni