Castori si guadagna l’Inferno, Corini conquista il Paradiso

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Esonero per il tecnico marchigiano dopo il k.o. nel derby. Contatti con l'ex Palermo per la successione

Paradiso

 

Le rondinelle mostrano passi in avanti con il ritorno del tecnico ex Chievo. Undici titolare: Tramoni dietro alla coppia Palacio-Moreo
10 – Eugenio Corini
Nel momento più brutto della sua esperienza sulla panchina del Palermo di quest’anno ecco arrivare il colpo d’ala di Eugenio Corini, che va ad espugnare con la sua squadra il difficile terreno del “Braglia” di Modena con un eloquente due a zero, frutto delle reti segnate, entrambe nella prima frazione, da Brunori su rigore e da Valente. Con questa vittoria il Palermo aggancia proprio il Modena a quota dodici, in tredicesima posizione, uscendo dalla zona calda. Onore al merito di questo allenatore che ha saputo reagire bene proprio nel momento più difficile. Riscatto!

9 – Ascoli e Cittadella
Con un micidiale uno-due nella ripresa, griffato Dionisi-Collocolo, l’Ascoli espugna il “Penzo” di Venezia e torna ai margini della zona preliminare, agganciando a quota diciotto, tra il settimo e il nono posto, Brescia e Sudtirol. Dopo un breve periodo di crisi, che aveva portato i bianconeri ai margini del playout, la squadra di mister Bucchi sembra tornare ai buoni livelli dell’avvio di torneo.
Prima, importante vittoria in trasferta per il Cittadella, che espugna meritatamente il terreno del fanalino di coda Perugia, superato due a zero grazie alle reti di Beretta ad inizio gara e di Magrassi in chiusura di partita. Il Cittadella aggancia così la Spal in undicesima posizione a quota quattordici.

8 – Frosinone
Giù il cappello di fronte alla capolista solitaria del campionato, il Frosinone. La squadra di mister Grosso vince meritatamente in rimonta la gara del “Marulla” contro il Cosenza grazie alle reti dei due gioiellini offensivi Moro e Mulattieri, ispirati dal terzo gioiellino Caso. Prove di fuga per il Frosinone che, con i suoi ventidue punti, adesso vanta quattro lunghezze di vantaggio sulla terza, in ottica promozione diretta.

7 – Parma
Il Parma torna al successo battendo di misura per uno a zero il Como al “Tardini”. La rete decisiva la realizza Del Prato con un bel colpo di testa sul finire del primo tempo. Grazie a questi tre punti la squadra di mister Pecchia aggancia Bari e Reggina al quarto posto, a quota diciannove,

Purgatorio

6 – Brescia, Reggina, Pisa, Sudtirol e Bari
Nella parte alta di un Purgatorio, affollatissimo per i tanti pareggi, c’è posto anche per il Brescia che, con un gol di Cistana in pieno recupero, coglie un punto ormai insperato al “Ferraris” contro il Genoa. Le rondinelle, grazie a questo pari, rimangono sulla “border line” della zona preliminare.
La Reggina interrompe la miniserie di sconfitte consecutive, due, andandosi a prendere un buon punto a Cagliari. L’uno a uno finale, maturato nel primo tempo grazie alla rete del pari di Gagliolo, consente alla squadra di mister Inzaghi di rimanere al quarto posto, insieme a Bari e Parma, a quota diciannove.
Prosegue l’imbattibilità di mister D’Angelo da quando, cinque gare fa, è tornato sulla panchina del Pisa. Due vittorie e tre pareggi, l’ultimo dei quali quello conquistato a Benevento con lo zero a zero del “Vigorito”, che lascia i nerazzurri a cavallo tra la quattordicesima e la sedicesima posizione, ai limiti della zona bollente, in compagnia del Cosenza con undici punti.
Ottavo risultato utile consecutivo, cinque vittorie e tre pareggi, per il Sudtirol, miracolato dall’avvento in panchina di Bisoli, andato a cogliere un meritato pareggio per uno a uno sul difficile terreno della Spal. Di Zaro nella ripresa la rete che ha riequilibrato la gara e che lascia i bolzanini nel terzetto a cavallo tra il settimo e il nono posto.
Nonostante la volitiva prestazione, che gli fa meritare la zona alta del Purgatorio, il Bari non riesce ad andare oltre lo zero a zero nel match casalingo contro la Ternana. Un pizzico di imprecisione in attacco, la bravura di Iannarilli e il Var negano il meritato successo al Bari che, comunque, rimane sempre al quarto posto.

5 – Cagliari, Benevento, Spal e Ternana
Prosegue il momento negativo del Cagliari, fermato sull’uno a uno casalingo dalla Reggina. Non basta ai sardi l’iniziale vantaggio di Lapadula con un bellissimo stacco di testa, perchè, poco dopo, subiscono, sempre di testa, la rete del pari. Cagliari decimo a quota quindicim con mister Liverani, sempre sotto esame, che si giocherà la permanenza sulla panchina sarda sabato a Bolzano.
Ancora un mezzo passo falso per il Benevento, che non va oltre un deludente zero a zero casalingo contro il Pisa. Mister Cannavaro, solo tre pareggi e due sconfitte dal suo arrivo sulla panchina sannita, continua a masticare amaro, con la sua squadra sempre più inguaiata nella zona playout con il suo quartultimo posto a quota dieci.
Solo un pari casalingo per uno a uno contro il Sudtirol per la Spal, che sembrava rigenerata dalla cura De Rossi. L’iniziale vantaggio di Meccariello non è sufficiente agli spallini, raggiunti nella ripresa dal Sudtirol, per continuare a scalare posizioni in classifica che adesso posiziona i ferraresi a centroclassifica.
Una Ternana più fortunata che brava, riesce a portare a casa un prezioso, quanto poco meritato, zero a zero, dallo scontro diretto del “San Nicola” contro il Bari. La squadra rossoverde, grazie al punto conquistato, mantiene la sua prestigiosa terza posizione, adesso a quota venti.

Inferno

4 – Genoa
Il gol del pari del Brescia nel recupero mette a nudo tutte le difficoltà di mister Blessin e del suo Genoa nelle gare casalinghe, a fronte, invece, dell’ottimo cammino in trasferta. Una sola vittoria e ben quattro pareggi nelle cinque gare disputate davanti al proprio pubblico la dicono lunga sulle difficoltà a costruire gioco di Blessin che, anche nello scorso campionato di A, aveva vinto solo tre delle otto gare disputate al “Ferraris”. Genoa che scende al secondo posto a quota ventidue e che merita a pieno la collocazione sul più alto gradino del nostro Inferno nonostante non abbia perso.

3 – Como
Il Como, nonostante non abbia demeritato, esce sconfitto uno a zero dalla gara del “Tardini” contro il Parma. Con questa sconfitta, la sesta in undici gare, la formazione di mister Longo scivola nuovamente in penultima posizione, in compagnia del Venezia, con solo nove punti.

2 – Cosenza
Quarta sconfitta consecutiva per il Cosenza, seconda consecutiva al “Marulla”, rimontato dal Frosinone, vittorioso per due a uno, dopo l’iniziale vantaggio di Merola. Il Cosenza precipita dalla zona preliminare, dove albergava qualche settimana fa, ai limiti della zona playout e la permanenza di Dionigi sulla panchina silana è sempre più a rischio.

1 – Venezia e Modena
Ennesima sconfitta casalinga, la quinta su sei gare, l’altra è stata un pareggio, per il Venezia, stavolta per due a zero contro l’Ascoli. La squadra di mister Javorcic precipita al penultimo posto .proprio a causa di questo vergognoso “score” casalingo e, a questo punto, l’esonero di Javorcic appare improcrastinabile.
Brutto passo falso interno del Modena, che perde due a zero al “Braglia” uno dei tanti scontri diretti per la salvezza, quello col Palermo. Canarini involuti rispetto alle altre gare casalinghe e che, dopo questo imprevisto stop, scivolano in tredicesima posizione, raggiunti proprio dal Palermo.

0 – Fabrizio Castori
Il Perugia è sempre più nel baratro. La vittoria di Reggio Calabria viene subito spazzata via dall’ennesima sconfitta interna, stavolta per due a zero contro un tutt’altro che trascendentale Cittadella. Otto sconfitte su undici partite, con due allenatori diversi, la dicono lunga sul valore della rosa a disposizione di Castori, che, comunque, al di là delle attenuanti, ha anche lui grosse colpe e, soprattutto, anche se in tre gare, tutte perse, non era lui l’allenatore, sette punti in otto gare con lui in panchina, nelle quali si sono visti solo i soliti “lancioni” alla ricerca di attaccanti negli spazi, sono una media egualmente da retrocessione, con il Perugia sempre più ultimo da solo con soltanto sette punti. Poco fa la società ha annunciato il nome del nuovo Direttore Sportivo, Renzo Castagnini, fino a Luglio D.S. Del Palermo di Silvio Baldini, l’allenatore che aveva sostituito Castori a Perugia e che si era dimesso dal Palermo proprio insieme all’allenatore di Carrara, con cui aveva ottenuto la promozione in B. Chissà come reagirà alla notizia il tecnico marchigiano? Confusione!

Dan.Te.