Grifo: nonostante tutto, buona la prima

875
A Cagliari i biancorossi destano impressioni positive. Eliminazione immeritata, bravo Castori a fare di necessità virtù. Melchiorri non va ceduto, urgono 4 rinforzi
foto: acperugiacalcio.com

A Cagliari i biancorossi destano impressioni positive. Eliminazione immeritata, bravo Castori a fare di necessità virtù. Melchiorri non va ceduto, urgono 4 rinforzi

 

Il Perugia ricomincia come aveva finito, ancora con una sconfitta per tre a due, stavolta a Cagliari in Coppa Italia, rimontato nel finale come a Brescia a causa di un errore, più del varista Di Martino che dell’arbitro Gualtieri, in occasione del rigore del due a due sardo. E come a Brescia il Grifo era uscito immeritatamente dal preliminare, a Cagliari esce altrettanto immeritatamente dalla Coppa Italia.

Eliminazione a parte, il Perugia ha destato una buona impressione tenendo testa ad una squadra più forte come rosa come il Cagliari nonostante le assenze, ma anche i sardi ne avevano e l’incompletezza della rosa a causa del solito colpevole, ritardato mercato della società a soli sette giorni dall’inizio della Serie B.

Ma il buon Castori ha saputo fare di necessità virtù tenendo fede al suo credo tattico, pressing sulla trequarti e rapide ripartenze con scarichi sull’uomo libero sullo spazio. Credo tattico interpretato bene dai suoi uomini in campo che, oltre alle due reti di ottima fattura realizzate da Melchiorri e da Di Serio, hanno creato altre tre nitide occasioni da gol, una divorata da Kouan, una finita sulla traversa ancora con Melchiorri e una terminata sull’esterno della rete, sempre col subentrato Di Serio.

Melchiorri, applaudito ex della gara, ha disputato una gara eccellente, segnando il gol dell’uno a uno, fornendo l’assist del gol del vantaggio, colpendo una traversa piena e mettendo quasi sempre in difficoltà il suo avversario diretto Goldaniga, l’altro ex della contesa.

Il “cigno di Treia” è stato il migliore in campo in assoluto e merita assolutamente di rimanere a Perugia.

Ripetere l’errore della scorsa stagione quando, nella fase finale del mercato estivo, fu scambiato con il fantasma Murgia, sarebbe da scellerati. E purtroppo, in questo senso, le parole di Melchiorri a fine gara, che ha dichiarato di non sapere quale potrà essere il suo futuro, non lasciano certamente tranquilli.

E’ chiaro che fisicamente e per l’età Melchiorri non potrà essere il titolare del ruolo a tempo pieno ma anche a mezzo servizio sarebbe utilissimo. Ecco quindi che serve come il pane l’arrivo di una punta da almeno dieci-dodici gol senza rigori. E con la punta devono arrivare anche almeno due centrocampisti di peso e un laterale sinistro.

Oltre a Melchiorri, di una spanna superiore a tutti, buona la prova del subentrato Di Serio e del solito Dell’Orco, discrete quelle di Casasola e Iannoni mentre i nuovi Vulic a centrocampo e Vulikic in difesa non ci hanno molto convinto. Kouan molto meglio da mezzala che da punta di raccordo mentre Lisi sia da mezzala che a supporto di Melchiorri è apparso un pesce fuor d’acqua. Da rivedere Gori, incolpevole sui tre gol.

Con mister Castori al posto di Alvini si è ritornati dal calcio-rugby al calcio, quello pratico e con pochi fronzoli. Ma il tecnico va assolutamente supportato al più presto con nuovi arrivi di spessore.

Sabato inizia una Serie B difficilissima e competitiva, con almeno una dozzina di squadre, sulla carta, al momento superiori al Perugia come rosa e solo un paio, forse, Sudtirol e Cosenza leggermente inferiori, sempre sulla carta, per cui attenzione!

Sabato sera l’atteso debutto al “Barbera” contro il Palermo neopromosso, squadra come la nostra ancora in costruzione, con un allenatore nuovo, probabilmente Corini. Una squadra al momento al nostro livello ma le difficoltà maggiori arriveranno dal loro entusiasmo, in particolare da quello degli almeno venticinquemila supporters che renderanno il “Barbera” un’autentica bolgia.

Danilo Tedeschini