Grifo rimandato al secondo turno dei playoff di girone

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A Carrara i biancorossi dicono meritatamente addio al terzo posto. Pescara, Arezzo e Pontedera tra le possibili avversarie nel post campionato

A Carrara i biancorossi dicono meritatamente addio al terzo posto. Pescara, Arezzo e Pontedera tra le possibili avversarie nel post campionato

 

Una regola fondamentale, non scritta, del gioco del calcio dice che, senza tirare mai in porta in maniera pericolosa, a meno di autogol clamorosi dell’avversario, magari al 94°, come accaduto a Pescara, molto difficilmente si vincono le partite. E il Perugia di Formisano, nello scontro diretto, assolutamente da vincere di Carrara, in porta ha tirato solo una volta, da fuori, molto debolmente con Iannoni nel primo tempo, venendo stavolta punito lui, non da un autogol ma dal gol della vittoria di Finotto della Carrarese al novantesimo.

Il Perugia è andato colpevolmente a giocare a Carrara per non perdere, quando invece il pari serviva esclusivamente alla Carrarese, forte dei due punti di vantaggio più un altro di bonus per la differenza reti e alla fine il Perugia ha perso, meritatamente, perché comunque tre tiri importanti nello specchio della porta la Carrarese li ha creati. Con la sconfitta il Perugia si è chiuso i giochi da solo perché i toscani, con sei punti di vantaggio, cinque più uno di bonus scontri diretti, a quattro giornate dalla fine, hanno le mani sul terzo posto e il Perugia sarà costretto a giocare, come quarto, il secondo turno dei playoff di girone, probabilmente contro una tra Pescara, Arezzo e Pontedera.

Un playoff difficile, nonostante sia in gara unica con il Perugia qualificato anche in caso di pareggio al novantesimo, perché ognuno di questi avversari, per una ragione o per un’altra che andiamo ad analizzare, risulta ostico. L’Arezzo perché nel girone di ritorno sta rimontando la classifica, perché ha un tecnico di valore, quel volpone di Paolo Indiani e perché è un derby. Il Pescara perché è squadra tecnicamente molto pericolosa e poi i precedenti, il playoff perso in casa contro gli abruzzesi al primo anno di B, quando anche allora ti bastava il pari e il playout perso ai rigori che condannò il Perugia alla prima retrocessione in C, quattro anni fa, fanno tremare.

Quanto al Pontedera, a nostro parere è la squadra più pericolosa, perché molto forte fuori casa dove, in diciassette trasferte, ha totalizzato ben venticinque punti dei quarantasette totali, come il Perugia (nove con Formisano in sette trasferte e ben sedici, in dieci, con Baldini), risultando terza nella classifica delle gare esterne, dietro solo a Cesena e Torres e poiché la gara si giocherà al “Curi” occorrerà stare molto, molto attenti alla squadra del bravo mister Max Canzi.

La gara di stasera è stata la vittoria di mister Calabro, otto vittorie, sette su sette in casa, cinque pareggi e nessuna sconfitta nelle tredici gare da quando è subentrato alla guida della Carrarese, che ha giocato come il gatto col topo col Perugia di Formisano, accelerando nella prima parte dei due tempi, creando un paio di occasioni molto pericolose, entrambe sventate dalla bravura di Adamonis, lasciando poi l’iniziativa, sterile al Perugia, forte dei due risultati su tre favorevoli, della solidità della sua difesa e, soprattutto, della scarsa prolificità della squadra biancorossa, colpendola in ripartenza nel finale con Finotto, bravo a sfruttare un errore collettivo della difesa.

Formisano ha affermato che un pari sarebbe stato il risultato giusto, dimenticando però le tre occasioni contro zero della Carrarese ma, anche se fosse stato pari, dovrebbe spiegarci a cosa sarebbe servito, visto che il Perugia, per arrivare terzo, molto probabilmente avrebbe poi dovuto vincere tutte e quattro le gare rimanenti, trasferta in casa del Cesena, dominatore assoluto del campionato, compresa. E poi, non aveva affermato, subito dopo il pari interno col Rimini: “Mai più zero a zero”? Meno chiacchiere e più umiltà, perché le ben cinque gare su sedici perse con Formisano dal Perugia, praticamente una su tre, ben quattro su sette in trasferta, nonostante ne abbia giocate nove in casa e solo sette fuori, pesano come un macigno.

Analizzando la prestazione dei singoli, Adamonis ha confermato di essere da Serie B altissima, Lewis, scivolata decisiva sul gol a parte, di fronte ad avversari rapidi soffre parecchio. Sufficienti i centrocampisti, volenterosi ma troppo timidi, prestazione da dimenticare, invece, quella degli attaccanti, sia quelli schierati inizialmente, Seghetti e Matos, sia i subentrati al loro posto nell’ultima mezzora, Sylla e Ricci.

Al di là delle considerazioni su Formisano, la realtà è che la squadra ha lacune strutturali e le colpe prima non erano solo di Baldini e adesso non sono solo di Formisano, per cui l’esonero del tecnico toscano, a nostro parere assolutamente inopportuno, visto che non avendo avuto a disposizione i due rinforzi di Gennaio aveva fatto tutto il possibile, trenta punti in otto gare in casa e dieci fuori, si è rivelato anche inutile.

La colpa è della società, chiaramente di Santopadre perchè il povero Giugliarelli ha fatto quello che poteva con il risicatissimo budget a disposizione, che ha allestito questo tipo di rosa, assolutamente insufficiente per vincere il campionato, con il Perugia che, a quattro giornate dalla fine, si ritrova quarto a ben VENTIQUATTRO punti dalla prima, il Cesena, addirittura con una gara in più e a bene TREDICI dalla Torres, seconda, oltre che, da stasera, a CINQUE, sei con gli scontri diretti dal terzo posto della Carrarese, con una probabilità su diciannove, quante saranno le squadre rimaste dopo il primo turno dei playoff di Girone, di essere promosso in B, appena il 5,27%.

Dopo Pasqua arriverà al “Curi” l’Olbia, da stasera fanalino di coda del torneo con la Fermana, anche se con due gare in meno, ma ormai queste rimanenti quattro partite, oltre che essere utili a tenere a bada il Gubbio, quinto, tornato a quattro lunghezze, cinque con gli scontri diretti, dai grifoni, devono servire a Formisano per trovare soluzioni più efficaci in zona offensiva, impresa tutt’altro che facile col materiale a disposizione, in ottica playoff.

Intanto chi vi scrive, a nome di tutta la redazione di SportPerugia, augura una Buona Pasqua a tutti i nostri affezionati lettori e alle loro famiglie.

Danilo Tedeschini