I risultati dalla parte di Sottil, umbre in Paradiso

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Ascoli e Perugia trovano tre punti sul fotofinish e continuano la corsa al preliminare. Ternana più forte dell’inferiorità numerica

 

Paradiso

10 – Andrea Sottil

Alcuni storcono il naso sulle qualità del tecnico ascolano Andrea Sottil, ma i risultati sono dalla sua parte. Dopo aver portato il Siracusa in C e il Livorno in B e salvato, in corsa, il Pescara e l’Ascoli nelle ultime due stagioni, sta facendo disputare ai bianconeri piceni un campionato eccellente rispetto alle aspettative iniziali e, con la vittoria per due a uno colta a Ferrara, l’Ascoli di Sottil centra il nono successo esterno stagionale su quindici gare, una specie di record, confermandosi all’ottavo posto, in zona preliminare. Il tecnico torinese non risulterà simpatico e il suo gioco non sarà il massimo da vedere ma è sicuramente efficace e, d’altro canto, non si vincono nove gare esterne e non si fanno quarantasei punti in ventinove gare per caso. Complimenti mister Sottil!

9 – Perugia e Pisa

Un capolavoro balistico di Sasà Burrai su punizione consente al Perugia di espugnare al novantunesimo il “Granillo”. L’uno a zero sulla Reggina conferma il Perugia al nono posto in classifica, ma adesso da solo, con quarantacinque punti, sempre  ad una sola lunghezza dalla zona preliminare.

Il Pisa travolge la Cremonese nello scontro diretto dell’“Arena Garibaldi-Anconetani” e vola in testa alla classifica in solitaria con cinquantacinque punti. Il tre a zero finale rispecchia la bella prestazione della squadra di mister D’Angelo, in gol con una doppietta di Torregrossa e la rete finale di Puscas, con il portiere Nicolas che, nel primo tempo, ha parato il rigore del possibile uno a uno.

8 – Monza e Frosinone

Goleada del Monza sul Vicenza nella gara dell’“U-Power Stadium”. Il quattro a zero finale, però, matura solo negli ultimi minuti, quando il Vicenza, in dieci da metà primo tempo, subisce il secondo gol e poi crolla. Monza sempre quinto ma adesso a quota cinquantuno.

Il Frosinone, in superiorità numerica per un tempo e mezzo, schianta le resistenze dell’Alessandria  battendo largamente per tre a zero i piemontesi allo “Stirpe”. Il rotondo successo mantiene saldamente al settimo posto la squadra di mister Grosso, salita adesso a quota quarantotto.

7 – Ternana e Benevento

La Ternana, nonostante l’inferiorità numerica per un tempo e mezzo a causa del “rosso” diretto rimediato da Defendi, supera due a zero il Cosenza al “Liberati” e aggancia il Como a quota trentasette, superandolo al dodicesimo posto per la migliore differenza reti. A decidere la gara le reti di Koutsoupias e Donnarumma, entrambe nel primo tempo.

Il Benevento batte tre a uno il Crotone al “Vigorito” e consolida il suo sesto posto, adesso a quota cinquanta, che potrebbe migliorare alla luce della gara di Cosenza ancora da recuperare. La doppietta di Moncini e il rigore di Forte regalano tre punti preziosi alla squadra di mister Caserta.

Purgatorio 

6 – Brescia, Cittadella e Como

Il Brescia esce con un buon pari per uno a uno dal “Via Del Mare” nello scontro diretto contro il Lecce. Alla rete di Strefezza risponde, sempre nel primo tempo, il tap-in di Bisoli sul rigore tirato da Pajac e respinto da Plizzari. Brescia quarto a quota cinquantadue.

Il Cittadella, in vantaggio per gran parte della gara a Parma dopo il rigore trasformato da Beretta, rischia di uscire a mani vuote dal “Tardini”, a causa dell’ingenua espulsione di Visentini a dodici minuti dal termine. Dopo il pari di Juric, arriva infatti il rigore per i ducali al novantaseiesimo ma Brunetta lo scaglia violentemente sulla traversa e la squadra di Gorini si salva, rimanendo decima  con quarantatré punti.

Il Como, anch’esso in inferiorità numerica a Pordenone per l’espulsione di Ioannou ad un quarto d’ora dal termine di una gara giocata sottotono dalla formazione di mister Gattuso, riesce a riequilibrare in dieci l’iniziale svantaggio, grazie alla rete di Gabrielloni nel finale.

5 – Lecce, Parma e Pordenone 

Solo un pari per uno a uno per il Lecce nel big-match casalingo contro il Brescia. La squadra di mister Baroni sciupa qualche occasione nella ripresa, rischiando qualcosina. Lecce che scende al secondo posto a quota cinquantaquattro ma rimane sempre in zona promozione diretta.

Secondo pari casalingo consecutivo per il Parma, stavolta bloccato sull’uno a uno dal Cittadella. Neanche giocare gli ultimi venti minuti in superiorità numerica ha aiutato il Parma che, è sì arrivato al pareggio ma, con Brunetta, ha sciupato all’ultimo tuffo il rigore della vittoria. Parma quattordicesimo con trentacinque punti, con largo anticipo fuori dai giochi per la Serie A.

Interrompe la serie di sconfitte consecutive, sette, il Pordenone, che impatta uno a uno al “Teghil” col Como. Resta un po’ d’amaro in bocca per i ramarri, in vantaggio con Cambiaghi nel primo tempo, per il gol del pari subito nel finale in superiorità numerica. Pordenone sempre fanalino di coda del torneo ma, adesso, a quota tredici.

Inferno          

4 – Crotone 

Il Crotone regge praticamente un solo tempo ma poi cede al più forte Benevento e torna in Calabria a mani vuote, battuto tre a uno dai sanniti al “Vigorito”. Per la squadra di mister Modesto si fa sempre più buio col suo penultimo posto a quota sedici.

3 – Cosenza e Cremonese

Il Cosenza perde due a zero al “Liberati” contro la Ternana e rimane pericolosamente al quartultimo posto a quota ventitre. Subito il primo gol in ripartenza, la squadra di Bisoli, pur giocando in superiorità numerica per oltre sessanta minuti, non è riuscita a cavare il classico ragno dal buco, subendo il raddoppio già nel primo tempo.

Cremonese dominata dal Pisa nel posticipo domenicale. Il tre a zero finale fotografa bene la “partitaccia” dei grigiorossi che, sull’uno a zero, hanno anche fallito con Zanimacchia il quarto penalty stagionale, sui cinque calciati con cinque giocatori diversi.

2 – Vicenza e Alessandria

Il Vicenza rimedia un pesantissimo quattro a zero sul campo del Monza e non riesce ad approfittare dei passi falsi delle squadre che lo precedono, rimanendo al terzultimo posto con ventuno punti. Lanieri, penalizzati dall’espulsione di De Maio nel primo tempo, rimasti in partita fino a sei minuti dalla fine quando, subito il raddoppio, sono crollati.

L’Alessandria, anch’essa penalizzata dal “rosso” per doppia ammonizione rimediato sullo zero a zero da Lunetta in occasione del fallo da rigore, poi parato da Pisseri, subisce un rotondo tre a zero a Frosinone e rimane ferma al quintultimo posto, in zona playout, con i suoi venticinque punti.

1 – Reggina

La Reggina interrompe la lunga striscia positiva perdendo uno a zero col Perugia al “Granillo”. Prestazione troppo guardinga della formazione amaranto, giustamente punita nel recupero da una magistrale punizione di Burrai. Reggina che dice addio alle residue chanches di agganciare il preliminare, distante adesso sette lunghezze dal suo undicesimo posto a quota trentanove.

0 – Roberto Venturato

Quando sembrava che la Spal avesse intrapreso, con il pareggio col Cittadella e la vittoria di Como, la retta via verso la salvezza, ecco arrivare il brusco stop casalingo contro l’Ascoli a tarpare le ali alla formazione del tecnico Venturato, la cui mano non si riesce ancora ad intravedere, se non a tratti, nella manovra spallina. Nelle stagioni di Cittadella Venturato aveva sempre dato equilibrio alle sue squadre con le difese che subivano sempre poco. A Ferrara, invece, la difesa appare poco solida e spesso condiziona pesantemente, in chiave risultato, quanto fatto di buono in fase offensiva. Spal che rimane ferma al sestultimo posto con i suoi trentuno punti. Venturato, non ci siamo!

Dan.Te.