Il lunedì è l’amuleto del Grifo

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Sei punti fondamentali nei match disputati ad inizio settimana che rilanciano le speranze di salvezza della squadra di Castori

 

Il Lunedì è probabilmente il giorno più odiato della settimana ma, probabilmente, non lo sarà più per i tifosi del Perugia, visto che nei due impegni di campionato a cavallo del Natale, fissati di lunedì, il Perugia ha ottenuto due vittorie fondamentali in altrettanti scontri diretti, prima il due a uno contro il Venezia nella nebbia del “Curi” e poi il netto, meritatissimo due a zero di ieri a Benevento, in un “Vigorito” inondato di sole.

Sei punti fondamentali conquistati in una sola settimana, l’identico bottino, in questo caso scarno, racimolato a fatica nelle sette gare precedenti, figlio di una sola vittoria, tre pareggi e tre sconfitte.

Una netta inversione di rotta che ha finalmente fatto abbandonare al Grifo quell’umiliante, solitario ultimo posto, mantenuto per tredici settimane consecutive, lasciato adesso al Cosenza e, quel che più conta, ha riacceso pienamente le speranze salvezza, anche quella diretta, dimostrazione evidente, se ce ne fosse stato ancora bisogno, dell’inestimabile valore rappresentato dai tre punti.

Sì, perché grazie anche a qualche risultato favorevole, il distacco del Perugia, adesso penultimo col Cittadella, anche se dietro per lo scontro diretto perso al “Curi,” dalla zona playout si è più che dimezzato ad un solo punto, visto che l’eventuale classifica avulsa con Spal e Venezia, condannerebbe alla retrocessione i lagunari, mentre anche il distacco dalla salvezza diretta è diminuito a tre lunghezze, anche qui per l’eventuale classifica avulsa con le due sestultime, Como e Benevento, che condannerebbe proprio i sanniti a dover disputare il playout col vantaggio.

E l’emblema di questa inversione di tendenza perugina è stato, anche a Benevento, Ciccio Lisi, il “desaparecido” di Castori, rispolverato titolare per necessità contro il Venezia, dopo tantissima panchina con pochi spezzoni da subentrato e solo quarantacinque minuti da titolare.

E l’esterno di fascia romano, dopo la sensazionale doppietta contro i lagunari, ha sbloccato anche l’equilibrio del “Vigorito”, pochi secondi prima del fischio finale del primo tempo, con un preciso tocco sottomisura, degno di un centravanti, diventando addirittura il capocannoniere del Grifo con tre gol.

Titolo condiviso con Strizzolo, Melchiorri e, da ieri, anche da Luperini, altro giocatore cresciuto tantissimo in queste ultime due gare dopo aver disputato gran parte del girone d’andata decisamente sottotono. L’essere tornato titolare nel suo ruolo al posto di Kouan, sempre generoso ma apparso quasi sempre un pesce fuor d’acqua come trequartista, ha evidentemente dato fiducia a Luperini, tornato quasi ai suoi livelli.

La partita di Benevento ha visto il Perugia disputare una prova gagliarda, equilibrata nella prima frazione nella quale entrambe le squadre hanno avuto un paio di occasioni, con tiri da fuori sventati dall’ottimo Gori quelle del Benevento, clamorosa per il Perugia quella di Casasola, con una conclusione ravvicinata miracolosamente parata da Paleari, mentre una rasoiata in diagonale di Dell’Orco, dopo pochi minuti, era uscita di pochissimo.

Una volta in vantaggio i grifoni hanno disputato una ripresa perfetta, non concedendo nulla ai velleitari tentativi di rimonta della squadra di mister Cannavaro, confermatosi modesto allenatore che non dà prestigio al suo illustre passato da giocatore, dominando il campo e pervenendo al meritatissimo due a zero con Luperini, dopo che ad inizio ripresa un bel tiro di Olivieri veniva respinto da Paleari, con lo stesso attaccante che, poco dopo, con un destro a giro, sfiorava il palo.

Prestazione sontuosa anche dell’inedita difesa, nella quale sia Rosi che Angella, subentrato all’ex romanista ad inizio ripresa, non hanno fatto rimpiangere lo squalificato Curado nel ruolo di centrale. Difesa ben protetta davanti da Bartolomei e dal solito gran lavoro a centrocampo di Santoro, con il solito Gori, sempre più una sicurezza in porta.

Anche l’altrettanto inedita coppia offensiva schierata inizialmente da Castori, formata dall’ex di turno Di Serio a fianco di Olivieri, non se l’è cavata male.

Insomma una vittoria meritatissima, arrivata al termine di una buonissima prestazione che, insieme a quella contro il Venezia, rilancia i grifoni verso l’obiettivo salvezza dopo tante settimane di bocconi amari ingoiati.

Guai però a cullarsi troppo sugli allori. Adesso c’è la lunga sosta fino al 14 Gennaio e, alla ripresa, uno dopo l’altro, ci attendono tre clienti non facili come il Palermo al “Curi” e il Parma e il Bari in trasferta.

Bisognerà continuare con umiltà su questa strada ben intrapresa, augurandoci che la società possa rinforzare adeguatamente l’organico e non accontentarsi dei due “nuovi” acquisti, ritrovati in casa, Lisi e Luperini.

Servono un playmaker forte, che possa liberare il sacrificato Bartolomei e farlo tornare nel suo ruolo naturale di mezzala, un altro centrocampista e una punta che faccia gol per poter concretamente raggiungere l’obiettivo.

Le altre dirette concorrenti, tutte potenzialmente superiori a noi economicamente, si rinforzeranno adeguatamente e la quota salvezza diretta, già oggi in proiezione sui quarantacinque punti, potrebbe addirittura salire ancora, come anche la quota playout con lo svantaggio, al momento a quota quarantuno.

Nel ritorno serviranno al Perugia all’incirca ventisei punti per la salvezza diretta e ventidue per il playout con lo svantaggio. La parole d’ordine, quindi, è “rinforzarsi adeguatamente”.

Occorrerà farlo al più presto, nei primi dieci giorni di mercato, senza attendere la fine per poi, magari, portare a casa i soliti rimasugli di poco valore, come accaduto quasi sempre.

Sarebbe un errore imperdonabile che potrebbe costare caro. La permanenza in Serie B è assolutamente un bene prezioso da preservare!

Il 2022 ci sta lasciando e chi scrive, a nome di tutta la redazione, augura a tutti un Felice 2023, di pace, salute e serenità!

Danilo Tedeschini