Il Pontedera comanda il Paradiso, il Grifo sprofonda negli inferi

328

La squadra di Canzi espugna Olbia e si conferma mina vagante, mentre il Perugia naufraga nel derby etrusco con l’Arezzo. Pari nel big match tra Cesena e Torres

 

Paradiso

10 Max Canzi

Non ci eravamo sbagliati quando in estate definimmo il Pontedera la mina vagante del Girone B. La squadra del bravissimo mister Max Canzi, con il nettissimo successo per tre a zero colto sul terreno dell’Olbia, la sua ex squadra, vola infatti al sesto posto solitario della classifica con i suoi ventinove punti, a due sole lunghezze dal terzo. Il tecnico milanese ha ben plasmato un collettivo giovane, integrato con gli esperti Nicastro e Catanese, in grado di dare fastidio a tutti e mettendo in evidenza giovani promettenti come il ventenne, ex grifone, Angori, laterale di fascia sinistra, uno dei migliori nel suo ruolo in Serie C. Il successo in terra sarda porta la firma, nella ripresa, di Del Pupo e Ianesi, altri giovani interessanti, dopo l’iniziale autogol che aveva permesso al Pontedera di portarsi in vantaggio nel primo tempo. Manico!

9 Arezzo                                   

L’Arezzo altalenante di questo girone d’andata stampa la prestazione migliore proprio nella serata più attesa, quella del derby del “Comunale” col Perugia, vinto due a zero grazie alle reti di Risaliti nel primo tempo e di Gucci nel finale. Grande partita di Pattarello e Settembrin, con le due espulsioni del Perugia che non sminuiscono i meriti aretini che erano già in vantaggio, avevano colpito anche un palo, in undici contro undici. Ciliegina sulla torta l’Arezzo, grazie alla vittoria, entra in zona playoff con il decimo posto a quota ventidue.

8 Virtus Entella                                                                                                       

Bella prestazione dell’Entella che conquista una meritata vittoria casalinga per due a zero sul lanciato Rimini. Entella subito in vantaggio con Tascone e che, dopo essere andata vicino al raddoppio durante tutta la gara, la chiude nel finale con il subentrato Tommaselli. I liguri, che stasera recuperano la gara interna con la Juve N.G., salgono a quota ventuno nel gruppo tra l’undicesimo e il quattordicesimo posto formato anche da Lucchese, Ancona e Gubbio, quest’ultimo con una gara in meno come l’Entella.

7Carrarese, Fermana

La Carrarese riscatta subito il passo falso di Rimini del turno precedente, battendo tra le mura amiche la Lucchese, nel derby, per uno a zero. A decidere la gara la rete di Simeri dopo sedici minuti. La Carrarese aggancia al terzo posto il Pescara a quota trentuno, superandola per lo scontro diretto che premia la squadra marmifera.

La Fermana rompe il lungo digiuno dalla vittoria, l’unico successo era arrivato nella gara interna col Pontedera della seconda giornata, superando due a uno in rimonta, nei minuti finali, la Juve N.G., ancora una volta priva dei tre gioiellini che fanno la differenza, convocati da Allegri, con Yildiz che ha giocato anche uno scampolo della gara  di Genova. Vantaggio bianconero ad inizio ripresa poi, prima Santi ad otto minuti dalla fine, poi Giandonato a due giri di lancetta dal termine, ribaltano la gara consentendo alla squadra di mister Protti, sempre ultima ma adesso a quota dodici, di tornare a sperare quantomeno nel playout.

Purgatorio

6Cesena, Torres, Sestri Levante, Spal, Pescara

Finisce con un giusto pareggio per uno a uno l’attesissimo big-match dell’”Orogel Stadium”, giocato davanti a quasi tredicimila spettatori, settecento dei quali sassaresi, tra il Cesena capolista e la Torres, seconda a due lunghezze. Partita piacevole, con i sardi che si fanno leggermente preferire nel primo tempo, mentre il Cesena brilla di più nel secondo, con i gol, arrivati in rapida successione ad inizio ripresa, del capocannoniere Shpendi, che porta in vantaggio i romagnoli e del bomber sardo Fishnaller che, quasi subito, ristabilisce l’equilibrio. Classifica immutata, con il Cesena primo, adesso a quota quarantatré e la Torres seconda con quarantuno punti.

Un Sestri Levante mai domo acciuffa il due a due con Parlanti in pieno recupero, solo due minuti dopo essere andato di nuovo sotto di un gol a Pesaro. Anche nel primo tempo i liguri erano andati in svantaggio ma Sandri riequilibrava la gara prima dell’intervallo. Il pareggio colto in extremis permette ai liguri di agganciare l’Olbia al quintultimo posto a quota diciassette.

La Spal torna da Pineto con un punto meritato, conquistato su un terreno imbattuto, quello della matricola terribile del torneo, riuscendo anche a cullare sogni di vittoria grazie alla rete del momentaneo vantaggio, segnata da Rabbi in apertura di ripresa. Purtroppo per la squadra di mister Colucci, il Pineto perveniva al pari dopo solo un quarto d’ora e la gara terminava con un giusto uno a uno. Spal che sale al terzultimo posto a quota sedici.

Il Pescara sfiora la vittoria ad Ancona ma alla fine deve accontentarsi di un solo punto nel match del “Del Conero” terminato uno a uno. Al vantaggio iniziale dei dorici, risponde poco dopo Cangiano che, favorito da una papera del portiere marchigiano, pareggia. Il forcing della squadra abruzzese si infrange sulla traversa colpita da Merola nella ripresa. Pescara terzo con la Carrarese ma dietro per lo scontro diretto.

5 Vis Pesaro, Pineto, Ancona                        

Quando al novantesimo, grazie al secondo gol Karlsonn, la Vis Pesaro sembrava aver arpionato in pieno recupero la preziosissima vittoria contro il Sestri Levante, ecco arrivare in pieno recupero la doccia gelata della rete del due a due finale dei liguri. Nel primo tempo sempre l’islandese aveva portato in vantaggio i marchigiani, raggiunti prima dell’intervallo dal Sestri Levante. Nonostante i due punti gettati alle ortiche la Vis Pesaro esce dalla zona playout ed è adesso sestultima, con diciotto punti.

Il Pineto non va oltre un pareggio per uno a uno nella gara casalinga contro la Spal. Dalla matricola terribile di mister Amaolo ci si attendeva un successo pieno contro una squadra in piena crisi come quella ferrarese ed invece addirittura il Pineto è andato sotto ad inizio ripresa, pareggiando poi con il solito Volpicelli a metà ripresa. Pineto che scivola in settima posizione a quota ventisette.

L’Ancona rinvia l’appuntamento con la vittoria, che manca da cinque gare, pareggiando in casa per uno a uno col Pescara. Dorici subito in vantaggio con un gol di tacco di Sacco, raggiunti quasi subito dal Pescara a causa di una colossale papera di Vitali. Nel secondo tempo la traversa salva dalla sconfitta la squadra di mister Colavitto. Ancona nel quartetto alle spalle della zona playoff.

Inferno

4Lucchese, Juventus Next Gen.                             

La Lucchese perde uno a zero il “derby” dello Stadio “dei Marmi” contro la Carrarese. In svantaggio dopo sedici minuti i rossoneri, pur impegnandosi a fondo non riescono a riequilibrare la gara, probabilmente compromessa anche per le tossine che la gara di Coppa Italia, vinta in settimana ai supplementari ad Avellino, ha lasciato nelle gambe dei giocatori della Lucchese, adesso uscita dalla zona playoff.

La Juve N.G. non può assolutamente fare a meno dei suoi tre giocatori più forti, molto spesso aggregati in prima squadra da Allegri. Lo si è ampiamente visto anche nel delicatissimo scontro diretto di Fermo, perso due a uno in rimonta, nei minuti finali, dalla squadra di mister Brambilla, nonostante fosse andata in vantaggio con un bel colpo di testa di Guerra ad inizio ripresa. E adesso proprio la Fermana, ultima, si è riavvicinata a sole due lunghezze dai bianconeri, penultimi da soli con quindici punti. Una soluzione va trovata al più presto, pena la retrocessione e il fallimento del progetto seconda squadra, perché nei campionati dilettanti come la Serie D non sono ammesse.

3 Rimini

Si ferma in riva al mar Ligure la bella serie positiva del Rimini, battuto due a zero dai padroni di casa dell’Entella. Probabilmente i romagnoli, che hanno disputato una gara nettamente al di sotto delle proprie potenzialità, hanno risentito più del dovuto delle fatiche della gara di Coppa Italia di tre giorni prima, un’autentica maratona, brillantemente vinta ai rigori a Vicenza, con conseguente passaggio alle semifinali. Rimini mai in partita, che subisce le due reti liguri, una in avvio e una in chiusura di gara ma che, comunque, rimane in zona playoff all’ottavo posto a quota ventitré, insieme alla Recanatese, anche per il rinvio al nuovo anno della gara tra il Gubbio e la squadra di mister Pagliari a causa dei danni provocati dal vento alla copertura della tribuna dello stadio “Barbetti”.

2Perugia                                                                                                                       

Il Perugia naufraga nel derby etrusco, perso due a zero, subendo una lezione di calcio dall’Arezzo che, con un gol per tempo, si assicura il meritatissimo successo. Oltre alla sconfitta, che poteva essere anche più vistosa nel punteggio, il Perugia finisce la gara in nove per il “rosso” diretto a Lisi al tramonto del primo tempo e per il doppio “giallo” a Seghetti a metà ripresa. I Grifoni precipitano al quinto posto con i loro trenta punti.

1Olbia   

In gergo ippico si parlerebbe di rottura prolungata per l’Olbia. Sì, perché la squadra sarda rimedia un’altra figuraccia dopo il quattro a zero subito a Pescara, perdendo rovinosamente tre a zero in casa col Pontedera, con il ridicolo autogol di Zanchetta ad aprire le marcature prima degli altri due gol toscani nella ripresa. Nelle ultime sette gare la squadra di mister Greco ha rimediato tre pareggi e quattro sconfitte, segnando solo tre gol (nelle ultime quattro non ha mai segnato), subendone ben quindici. Olbia prima e seconda all’inizio, precipitata ora in zona playout!

0Pareggite

Nonostante le partite disputate siano state nove, a causa del rinvio di Gubbio-Recanatese, come succede ormai da qualche giornata, ancora una volta quasi la metà sono finite in parità. Equilibrio estremo o troppa paura? Probabilmente entrambe le cose ma una cosa è certa: i pareggi, se non quelli negli scontri diretti, servono a poco visto che con i tre punti a vittoria sono proprio i successi che fanno fare il salto di qualità, oltre ad entusiasmare i tifosi. Perugia, Pineto e Vis Pesaro sono le squadre più “pareggione”, con ben nove gare su diciotto terminate col segno X. Ci auguriamo che nel girone di ritorno la tendenza possa invertirsi ma le statistiche dicono che più si va avanti con le giornate, in particolare nella parte finale e più aumenta la paura italica di perdere e, di conseguenza, i pareggi la fanno da padrone!

Dan.Te.