La Torres prende 5 schiaffoni e va all’Inferno, Grifo stabile in Paradiso

249

La formazione sarda rimedia un 5-1 a Carrara, il Perugia vince anche a Pontedera e sigla il quarto successo consecutivo. A Recanati la Fermana che non ti aspetti, Spal alla deriva

 

Paradiso

10 – Stefano Protti

Dalla polvere all’altare, dallo zero al dieci per Stefano Protti, tecnico della Fermana. Il tutto in soli sei giorni, quelli trascorsi dalla sconfitta interna per due a zero patita contro il Gubbio l’altra domenica e la scintillante vittoria per tre a uno colta venerdì sera nell’anticipo del “Tubaldi “ di Recanati contro i padroni di casa, la prima della stagione in trasferta. In mezzo solo l’arrivo dell’esterno Malaccari in settimana ma, evidentemente, mister Protti ha trovato le motivazioni giuste per dare una possibile sterzata al campionato della Fermana, sin qui quasi fallimentare. Di Misuraca, Scorza e Fort le tre reti, tutte nel primo tempo, della Fermana, con  un calcio di rigore al novantatreesimo a limitare il passivo della Recanatese. Se la sterzata diventerà definitiva saranno solo le prossime gare a dimostrarlo ma intanto, con questi preziosissimi tre punti, i marchigiani, anche se sempre ultimi salgono a quota diciassette, rimanendo a tre lunghezze dal penultimo posto.

9 – Perugia, Cesena, Juve N.G. e  Carrarese

Continua la marcia vincente del Perugia, quattro le vittorie consecutive, che espugna il “Mannucci” di Pontedera superando di misura, tre a due, i padroni di casa al termine di una gara tiratissima. Doppio vantaggio del Perugia nel primo tempo con Sylla e Mezzoni, autore anche del terzo gol nella ripresa dopo che i toscani avevano accorciato subito dopo l’intervallo. A tre minuti dal termine arriva la rete del tre a due del Pontedera che poi, nel recupero, va vicinissima al pari. Perugia che consolida il terzo posto salendo a quota quarantadue.

La notizia della batosta subita dalla Torres a Carrara qualche ora prima mette le ali alla capolista che, con due gol in apertura e chiusura del secondo tempo di Kargbo e Francesconi,  fa sua la gara involandosi a quota cinquantasei e portando a sei le lunghezze di vantaggio sulla seconda, la Torres. Fuga per la vittoria!

Meritato blitz esterno della Juventus N.G., tutta un’altra squadra dopo gli innesti di mercato, che batte la Spal al ”Mazza” tre a uno. Iniziale doppio vantaggio bianconero con Guerra e Damiani prima del gol spallino, sempre nel primo tempo. A chiudere la gara il gol nel finale di Cerri, con la squadra di Brambilla che si allontana, probabilmente in maniera definitiva, dalla zona a rischio, agganciando la Lucchese al dodicesimo posto a quota ventisette.

L’affollato posto d’onore della nostra classifica settimanale comprende anche la Carrarese, anche se non ha vinto in trasferta, perché il roboante cinque a uno rifilato al “Dei Marmi” alla Torres, seconda forza del torneo, merita di diritto il nove in pagella. Miglior debutto davanti al proprio pubblico non poteva esserci per il nuovo tecnico della Carrarese, Antonio Calabro. Partita dominata, due a zero già all’intervallo, grazie alle reti di Panico e Palmieri in apertura e chiusura di tempo. Nella ripresa i toscani dilagano grazie al secondo gol di Panico e a quelli di Capello e Morosini, con la rete della Torres nel finale utile solo per le statistiche. Carrarese sempre quarta, adesso a quota trentanove, sempre a tre lunghezze dal terzo posto.

8 – Pescara

Il Pescara vince e convince, tre a zero al Sestri Levante all’“Adriatico Cornacchia”, rimanendo al quinto posto, ma adesso a quota trentotto, sempre ad una lunghezza dal quarto e a quattro dal terzo. Apre la marcature Cuppone, raddoppia, sempre nel primo tempo, Merola e, nella ripresa, è Di Pasquale a chiudere il match con il terzo gol. Gli “Zeman Boys” ci sono!

7 – Gubbio e Olbia

Sofferta e, tutto sommato, fortunata vittoria casalinga del Gubbio, che supera uno a zero una buona Lucchese grazie alla rete segnata ad un quarto d’ora dal termine dal subentrato Rosaia, probabilmente nell’unica azione pericolosa creata, con la Lucchese che, invece, colpisce due legni. La vittoria consente agli eugubini di portarsi al sesto posto a quota trentasette.

Il nuovo tecnico dell’Olbia, Marco Gaburro, bagna con un successo casalingo per uno a zero sull’Arezzo il suo esordio sulla panchina dei bianchi. A decidere la gara è la rete di Dessena ad inizio ripresa. L’Olbia interrompe la lunga serie di sei sconfitte consecutive ritrovando il successo dopo quasi tre mesi, successo che allontana gli spettri della retrocessione diretta senza la disputa del playout, con l’Olbia, sempre penultima ma adesso a quota venti.

Purgatorio

6 – Vis Pesaro e Pineto

Indovinate un po’ cosa ha fatto la Vis Pesaro? “Elementare Watson, ha pareggiato”, avrebbe detto Sherlock Holmes. La regina dei pareggi coglie, infatti, il suo tredicesimo risultato di parità su ventitré partite, impattando uno a uno a Chiavari contro l’Entella grazie alla rete di Karlsson a due minuti dalla fine. La Vis Pesaro, che era andata sotto nel primo tempo, con il punto conquistato raggiunge l’Ancona al quattordicesimo posto a quota venticinque.

Ancora una punizione vincente di Volpicelli, solitario vicecapocannoniere del Girone con undici gol, permette al Pineto di conquistare un punto prezioso a Rimini. La rete a tredici minuti dalla fine dell’attaccante pareggia quella iniziale riminese e consente al Pineto di evitare il sorpasso in classifica da parte dei padroni di casa, con gli abruzzesi, sempre dentro la zona playoff, che raggiungono al nono posto, a quota  ventinove, l’Arezzo.

5 – Virtus Entella e Rimini

Quando ormai tutto lasciava presagire la vittoria dell’Entella contro la Vis Pesaro, ecco arrivare a due minuti dalla fine la rete dell’ennesimo pari marchigiano che annulla il vantaggio biancoceleste di Tomaselli del primo tempo. Molto amaro in bocca per la squadra di mister Gallo, che rimane, comunque, all’ottavo posto, adesso a quota trenta.

Dopo la bella vittoria nella semifinale casalinga di andata contro il Catania, terminata uno a zero, di metà settimana, ci si aspettava il bis, sempre al “Neri” contro il Pineto, da parte della formazione di mister Troise. E le cose si mettono subito bene per  i romagnoli, in vantaggio dopo soli sei minuti con Lepri. Quando ormai tutti stanno cominciando ad assaporare il gusto della vittoria e del sorpasso in classifica, ecco, invece, arrivare il pari abruzzese a tredici minuti dalla fine che lascia la Lucchese all’undicesimo posto, fuori dalla zona nobile, adesso con ventotto punti.

Inferno

4 – Lucchese e Pontedera

Immeritata sconfitta della Lucchese che domina la gara di Gubbio, coglie due legni con Guadagni, spreca altre palle gol, subendo il gol decisivo del Gubbio, ad un quarto d’ora dalla fine, nell’unica occasione creata dai padroni di casa. Lucchese che rimane dodicesima, raggiunta anche dalla Juve N. G.

Bella, ma sfortunata prova del Pontedera che, al “Mannucci”, mette alla frusta il Perugia sul piano del gioco ma alla fine racimola solo un pugno di mosche, battuto tre a due dai grifoni. Toscani subito vicino al gol ma che, invece, ne subiscono due in due ripartenze. Ripresa che vede ancor più determinata la squadra di mister Canzi, subito in rete con un eurogol di Guidi dopo l’annullamento, tre minuti prima, di quello di Ganz. Quando il pari sembra imminente, una deviazione fortuita di Guidi su un colpo di testa, manda di nuovo sul doppio svantaggio il Pontedera che, però, non demorde e con Delpupo accorcia a tre minuti dalla fine per poi divorarsi con Selleri, nel recupero, il meritato gol del pari. Pontedera scivolato al settimo posto, con i suoi trentacinque punti.

3 – Arezzo

L’Arezzo si conferma la squadra più indecifrabile del campionato, passando in poco tempo da vittorie prestigiose come quella contro il Perugia e a Carrara, contro la terza e la quarta forza del torneo, a incredibili sconfitte, come quella per uno a zero rimediata ad Olbia contro la penultima in classifica, che non vinceva una gara da tempo immemorabile, che era reduce da sei sconfitte consecutive e non segnava da ben nove gare.

2 – Sestri Levante e Ancona

Sestri Levante a lezione da mister Zeman. I liguri perdono seccamente tre a zero a Pescara e complicano la loro già non bella classifica rimanendo quartultimi a quota ventidue ma adesso solo due lunghezze sopra il penultimo posto.

Niente da fare per l’Ancona che perde due a zero la gara casalinga contro la capolista Cesena. I dorici resistono un tempo, nel quale creano un paio di pericoli, sventati dal portiere cesenate ma devono soccombere alla forza e alla bravura degli avversari che con due gol, in apertura e chiusura di frazione, chiudono la pratica. Ancona che scivola pericolosamente al sestultimo posto, raggiunti dai “cugini” pesaresi.

1 – Recanatese e Torres

Si aggrava la crisi della Recanatese, sconfitta inopinatamente, ma meritatamente, tre a uno dal fanalino di coda Fermana nell’anticipo del “Tubaldi”. I marchigiani dominano la gara nei primi venticinque minuti, nelle quali, però, sciupano due, tre buone occasioni ma, al primo affondo, subiscono la prima rete della Fermana, che raddoppia dopo soli due minuti e triplica ben prima dell’intervallo. Nella ripresa dopo che  la Fermana manca anche il quattro a zero, capitan Sbaffo, nel recupero, trasforma il calcio di rigore del tre a uno finale. La Recanatese rimane quintultima, ma adesso da sola, con ventiquattro punti.

Clamoroso tonfo della Torres, travolta cinque a uno a Carrara dalla scatenata squadra di mister Calabro. Torres mai in partita, che va subito sotto e che subisce il raddoppio nel primo tempo. Nella ripresa gli irriconoscibili sassaresi subiscono altre tre reti prima del gol della bandiera di Cocco, che trasforma un rigore, nel finale. Torres che vede allontanarsi a sei lunghezze la capolista Cesena e, al contempo, avvicinarsi il gruppo delle inseguitrici, anche se gli otto punti di vantaggio sulla terza, il Perugia, sembrano al momento, inattaccabili.

0 – Leonardo Colucci

Ennesimo, stavolta ancor più fragoroso, rovescio casalingo della Spal, giustamente umiliata, tre a uno, dai ragazzini della Juventus N.G.. La squadra di mister Colucci, che adesso rischia seriamente  di essere esonerato, subisce due gol nei primi venticinque minuti, accorcia nel primo tempo con Rabbi, senza poi riuscire a pervenire al pari, ruminando un calcio lento e prevedibile, subendo poi il tre a uno in chiusura di gara. Una prestazione imbarazzante, ancor più del secondo tempo di Perugia del turno precedente. La Spal è alla deriva, il terzultimo posto a quota ventuno, solo una lunghezza sopra il penultimo e appena quattro sopra il fanalino di coda, ne è un’ampia dimostrazione, con mister Colucci che non sembra più essere adeguato alla mansione per cui era stato scelto vista la ridicola media punti di 0,83 tenuta dal tecnico di Cerignola dal suo arrivo sulla blasonata panchina spallina. Panchina più che traballante!

Dan.Te.