Per il Grifo Paradiso all’improvviso, le Fere tornano negli Inferi

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10 per Melchiorri, mattatore della partita di Reggio Calabria. La Ternana si fa rimontare e sorpassare dal Genoa e perde la vetta

10 a Melchiorri, mattatore della partita di Reggio Calabria. La Ternana si fa rimontare e sorpassare dal Genoa e perde la vetta

 

Paradiso

10 – Federico Melchiorri

Fabrizio Castori bagna il suo ritorno sulla panchina del Perugia, dopo le dimissioni di Silvio Baldini, andando ad espugnare l’imbattuto terreno del “Granillo” col suo Perugia, che supera tre a due la Reggina. Gara perfetta dei grifoni per oltre un’ora, avanti addirittura tre a zero a venti dal termine. Eroe della giornata Federico Melchiorri, autore di una fondamentale doppietta che, insieme alla rete di Di Serio, schianta la difesa reggina che, in quattro gare, non aveva mai preso gol al “Granillo”. Una prestazione super e una bella rivincita per il “cigno di Treia” che la società, dopo averlo mandato incredibilmente in prestito alla Spal nella scorsa stagione, ha cercato invano di piazzare per tutta la durata del mercato estivo. Castori si gode il suo esperto “fuoriclasse” e il Perugia sale a quota sette in classifica, accorciando sulle rivali, pur rimanendo sempre fanalino di coda del torneo. Cavallo di razza!

9 – Genoa

Grande prova di forza della corazzata di Mister Blessin, che va a vincere due a uno in rimonta, grazie alla doppietta di Coda, sull’imbattuto terreno della Ternana, arrivata al big-match da capolista solitaria. In trasferta, il Genoa, arrivato in vetta alla classifica in compagnia del Frosinone a quota diciannove, non concede sconti, quattro vittorie e un pari e se tornerà ad essere vincente anche al “Ferraris”, un posto dei due in palio per la promozione diretta sarà certamente il suo.

8 – Spal e Pisa

Daniele De Rossi festeggia il suo esordio casalingo sulla panchina della Spal con un roboante successo per cinque a zero sul malcapitato Cosenza. Le reti di Moncini, Dickman, Maistro e Peda e l’autorete di Panico permettono ad una Spal in grande spolvero di salire a quota tredici, in undicesima posizione.

Primo successo casalingo per il Pisa, che batte quattro a due il Modena, dopo essere andato inizialmente sotto di un gol. Due rigori, trasformati da Gliozzi e Torregrossa, autore di una doppietta e la rete di Masucci permettono alla squadra di mister D’Angelo, otto punti in quattro gare per il tecnico abruzzese da quando è tornato sulla panchina nerazzurra, di uscire dalla zona bollente e issarsi al sestultimo posto a quota dieci

7 – Frosinone, Sudtirol, Como e Ascoli

Una rete del subentrato Borrelli in pieno recupero regala al Frosinone una vittoria casalinga di platino sul forte Bari, che permette ai leoni di balzare in vetta alla classifica insieme al Genoa. La formazione di mister Grosso sembra aver trovato quel giusto equilibrio che le era mancato la stagione scorsa e può ambire a qualsiasi obiettivo.

Il Sudtirol delle meraviglie non finisce mai di stupire. La squadra di mister Bisoli, cinque vittorie e due pari nelle sette gare con lui in panchina, una marcia da primato, batte uno a zero il quotato Parma al “Druso” grazie alla splendida rete di Nicolussi Caviglia intorno alla mezzora del primo tempo e sale al sesto posto, in piena zona playoff, con i suoi diciassette punti, insieme al Brescia.

Torna al successo il Como che, al “Sinigaglia”, supera due a uno un Benevento sempre più in crisi. A decidere la gara la doppietta di Cerri nel primo tempo, inframezzata dalla rete del momentaneo pareggio sannita. I lariani agguantano Palermo, Venezia e lo stesso Benevento a quota nove nel gruppo che copre l’intervallo tra la quintultima e la penultima posizione.

Bella vittoria dell’Ascoli che, nel “Monday Night” del “Del Duca”, batte due a uno il blasonato Cagliari. Un rigore di Dionisi nel primo tempo e la rete di Mendes nella ripresa stendono la squadra sarda, capace solo di accorciare le distanze nel finale. La squadra di mister Bucchi scavalca proprio i sardi in classifica, arrivando ad una sola lunghezza dal preliminare con il suo nono posto a quota quindici.

Purgatorio

6 – Venezia e Cittadella

Il Venezia torna con un buon pari dall’insidiosa trasferta di Brescia, confermando che non sono le trasferte il suo tallone d’Achille ma le gare al “Penzo”. Il meritato, anche se sofferto uno a uno, che colloca i lagunari nel folto gruppo tra la zona playout e la retrocessione diretta, è siglato da Cernigoj a soli tre minuti dalla fine.

Altro pareggio, il terzo consecutivo dopo due sconfitte, per la convalescente squadra di mister Gorini, che va a pareggiare zero a zero contro il Palermo al “Barbera”. Con questo punto la formazione veneta raggiunge il Cosenza al tredicesimo posto con undici punti.

5 – Brescia e Palermo

Il Brescia non sa più vincere. Quando sembra che la rete di Ndoi, nel primo tempo della gara casalinga col Venezia, possa regalare i tre punti alle rondinelle, arriva, a tre minuti dal termine, la doccia fredda del pari lagunare che tarpa le ali alla risalita in classifica della squadra di mister Clotet, raggiunta al sesto posto dal Sudtirol.

Secondo pareggio consecutivo in una settimana, in altrettante gare casalinghe, per il Palermo. Dopo il tre a tre con il Pisa, termina, infatti, a reti bianche, il brutto match del “Barbera” con il Cittadella. E’ crisi per il Palermo scivolato nel quartetto appena due lunghezze sopra l’ultimo posto.

Inferno

4 – Bari e Cagliari

Seconda sconfitta consecutiva per il Bari, battuto sul filo di lana per uno a zero dal Frosinone. La squadra di mister Mignani non ha demeritato ma, senza i gol di Cheddira, la squadra non riesce più a far punti. Bari scivolato al quarto posto a quota diciotto, sempre in compagnia della Reggina.

Il Cagliari cade di misura, due a uno, nel posticipo del “Del Duca” contro l’Ascoli. Squadra volenterosa ma troppo confusionaria quella di mister Liverani, che, dopo la dormita che causa il rigore del primo gol, regala anche il gol del raddoppio ascolano con l’errore sulla ripartenza dal basso. A nulla serve la rete del due a uno nel finale di Pavoletti. Cagliari fuori dalla griglia playoff con il suo deludente decimo posto a quota quattordici. La panchina di mister Liverani scricchiola!

3 – Benevento, Parma e Modena

Un Benevento in caduta libera perde anche a Como, due a uno il finale, con il gol del momentaneo pari siglato da Leverbe, autore, però,  anche del clamoroso errore che dà il là al primo gol lariano. Mister Cannavaro, che ha provato a dimettersi a fine gara, con il presidente Vigorito che ha, però, respinto le sue dimissioni, ha totalizzato solo due punti nelle quattro gare disputate sulla panchina sannita, con il Benevento precipitato adesso nel quartetto in bilico tra zona playout e retrocessione diretta.

Il Parma non riesce a dare continuità al suo campionato e perde meritatamente uno a zero a Bolzano contro il Sudtirol. La squadra di mister Pecchia appare lenta e poco concentrata e in B queste prerogative negative non vanno assolutamente d’accordo con le grande ambizioni. Parma ottavo a quota sedici, ancora dentro la virtuale griglia playout nonostante la sconfitta.

Il gol di Bonfanti illude il Modena, travolto poi dalla rimonta del Pisa che batte quattro a due gli emiliani all’“Arena Garibaldi-Anconetani”, con il secondo gol del momentaneo tre a due, segnato da Magnino, utile solo a riaccendere per qualche minuto le speranze modenesi. Dopo questa sconfitta la squadra di mister Tesser scivola al dodicesimo posto con i suoi dodici punti.

2 – Ternana

Prima sconfitta stagionale al “Liberati” per la Ternana che perde due a uno contro il fortissimo Genoa dopo aver chiuso meritatamente in vantaggio il primo tempo grazie al gol di Favilli. Nella ripresa, però, arriva l’uno-due genoano che manda al tappeto la squadra di mister Lucarelli, scivolata al terzo posto con i suoi diciannove punti.

1 – Cosenza

Terza sconfitta consecutiva per il Cosenza ma, più che una sconfitta, è una vera disfatta perchè la squadra di mister Dionigi esce dal “Mazza” di Ferrara con il pesante fardello dell’umiliante cinque a zero subito dalla Spal. Il Cosenza scivola al tredicesimo posto e adesso la posizione di Dionigi sulla panchina silana si fa molto difficile.

0 – Pippo Inzaghi

Secondo stop consecutivo, stavolta tra le mura amiche, per la Reggina, che cade tre a due al “Granillo”, dove finora aveva sempre vinto, per mano del Perugia. La squadra di Inzaghi, pur esercitando una buona pressione, commette errori a iosa a centrocampo e in difesa, facendosi infilare tre volte dalla squadra umbra, ultima in classifica. Sul banco degli imputati finisce mister Inzaghi, reo, secondo la critica, di avere un po’ snaturato il suo gioco, fatto di ficcanti ripartenze, adottando una difesa troppo alta, contro la quale quel vecchio volpone di Castori è andato a nozze. La reazione finale sul tre a zero, con le reti di Gori e Fabbian, è utile solo per le statistiche. Presuntuoso!

Dan.Te.