Salvate il “sergente” Caserta

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Caserta:

Salvate il “sergente” Caserta. A una settimana dall’esordio in campionato la rosa del Grifo appare incompleta e impreparata. Il tecnico non può fare magie

 

Mancano esattamente 7 giorni all’inizio del campionato di Serie C dal momento in cui scriviamo.

Se l’obiettivo del Perugia è realmente quello di riconquistare immediatamente la categoria persa lo scorso 14 agosto, la situazione è quantomeno allarmante.

Dal mercato sono arrivati i soli Negro, Burrai e Murano, con i rientranti dai prestiti Monaco (poco gradito dai tifosi), Moscati e Bianchimano la cui permanenza è ancora tutta da decifrare.

Intanto hanno già salutato Gyomber, Falasco, Buonaiuto e Manconi tra i giocatori di proprietà.

Senza considerare che al momento, in questo atipico pre-campionato, il Grifo ha disputato una sola amichevole, contro la Fermana, per altro con tempi da 35 minuti.

Aggiungendo poi un clima di sfiducia generalizzata della piazza nei confronti dell’amministratore unico Massimiliano Santopadre e più in generale un morale sotto i tacchi, come si può pretendere di riuscire a puntare da subito al primo posto?

E i play-off per il momento lasciamoli da parte, considerando che ad essi parteciperanno ben 28 squadre per una sola promozione in cadetteria.

Fabio Caserta, nel momento della firma, aveva sicuramente immaginato delle fisiologiche difficoltà iniziali tipiche di un club appena retrocesso.

Tuttavia gli ostacoli sono più del previsto per l’ex tecnico della Juve Stabia.

Molto complicato infatti riuscire a trasferire i propri dettami tattici in questa situazione.

Caserta predilige un 4-3-3 molto equilibrato ma allo stesso tempo propositivo.

Per realizzare questo schieramento mancano le ali d’attacco e almeno una mezzala “fisica” che possa supportare Burrai in fase di impostazione e interdizione.

E a 7 giorni dalla gara col Fano rimangono in bilico i destini di molti atleti, in primis quello di Mazzocchi, corteggiato da mezza Serie B. In odore di partenza anche Angella, Di Chiara e Melchiorri.

Per ogni eventuale partenza servirebbe quindi un sostituto all’altezza.

Difficile quindi anche solo abbozzare una probabile formazione in tali condizioni. Caserta dovrà fare di necessità virtù almeno per la prima gara  e forse utilizzare un modulo differente da quello di riferimento.

Ma non è tutto: pare che allenatore e staff tecnico continuino a non essere interpellati in questioni di mercato.

Insomma, nel solco della tradizione si continua con la stessa strategia che ha ricondotto il Grifo nell’inferno della terza divisione nazionale.

Difficile poi immaginare che tutti i componenti della rosa attuale, molti dei quali ancora in bilico, possano avere stimoli importanti da trasferire in energia positiva in campo.

In questo senso le scorie della retrocessione si fanno ancora sentire.

Ipotizziamo quindi che il terreno in cui Caserta è chiamato a “seminare” possa non essere particolarmente fertile.

Anche se l’immagine dell’allenatore biancorosso rimanda più a quella di un sergente sprovvisto di un esercito quantitativamente e qualitativamente adeguato per la “guerra”.

Il mercato termina però il 5 ottobre e il Perugia, abituato a muoversi soprattutto negli ultimi giorni, sicuramente riuscirà, anche se in ritardo, a completare la rosa.

Ma tutti conoscono l’importanza del costruire un gruppo il più velocemente possibile per dare tempo ai ragazzi di conoscersi tra loro e creare così l’amalgama necessaria per cementare la squadra sotto il profilo tecnico e caratteriale.

E allora salvate il sergente Caserta!

Nicolò Brillo