Santopadre: “Arrabbiato, ma non per la partita con l’Ascoli…”

1150
 

Ospite ad Umbria TV, nella trasmissione “Fuori campo” condotta da Riccardo Marioni, il presidente del Perugia si è espresso su più argomenti ed ha ribadito il suo pensiero: “Ancora mancano 8 partite da giocare. Sosteniamo la squadra”.

La famosa “corazzata”: “Ho usato questo termine ad inizio stagione, ma volevo intendere che nonostante in serie B ci fossero altre squadre obbiettivamente più forti di noi almeno sulla carta, io preferivo tenermi stretto il mio manipolo di ragazzi, che reputo grandi persone e buonissimi calciatori per la serie cadetta.”

Gli infortuni: “Brutto stare ancora a ribattere sulla questione infortunati, perchè potrebbe essere un aspetto che può creare alibi. Molti degli infortuni, sono stati frutto della malasorte e della casualità; in società ci stiamo chiedendo il perchè di tanti infortuni muscolari, senza però addossare la colpa al mister, al medico sociale o all’addetto della manutenzione dei campi. Detto questo, non si può nemmeno negare che tutta questa serie di assenze abbia per forza di cose condizionato le scelte del mister.”

Diatriba Bisoli-Camplone: “Ribadisco che alla fine della scorsa stagione non vedevo più quella fame di vincere e di raggiungere nuovi traguardi in Andrea Camplone: da qui la scelta di sollevarlo dall’incarico e di puntare su Bisoli, allenatore da una filosofia diversa di calcio, ma che comunque sa la sua per quanto riguarda la serie B. L’anno scorso non mi sembra che hanno vinto il campionato due squadre che esprimessero un calcio “champagne”; la scelta di puntare su Bisoli è andata anche in questo senso. A inizio stagione avevamo puntato molto sugli esterni d’attacco, ma purtroppo gli infortuni di Fabinho, Parigini, Drolè e degli altri ci hanno condizionato. L’unica cosa che mi rimprovero, è di aver dato a Bisoli una squadra leggermente carente a centrocampo. A gennaio abbiamo provato a risolvere i problemi della squadra, cercando di migliorarla. Sono arrivati giocatori, a mio avviso, importanti per la categoria.”

I risultati negativi: “La squadra è spesso discontinua, ma ha saputo anche mostrare qualità importanti. Contro l’Ascoli è mancata la rabbia di mordere il pallone.”

Tra passato e presente “Ancora sento gente parlare dei vari Scognamiglio, Mazzeo e compagnia bella. Questi tonti (questo il termine utilizzato) che ancora parlano e sparlano su ipotetiche scelte sbagliate da parte della società, non ci aiutano, anche se so perfettamente che sono tifosi del Perugia. Basta critiche, non ne posso più. Mi fa più male vedere gente abbandonare gli spalti a partita ancora in corso, che la sconfitta stessa maturata in casa contro l’Ascoli.”

Nicolò Brillo