I tifosi del Grifo sono “fedeli”: +34% di abbonamenti

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La “Fedeltà” dei tifosi c’è. E’ questo il primo risultato, più che positivo, della campagna abbonamenti del Perugia per la stagione 2017-18. Si è chiusa infatti oggi, 22 Luglio, la prima fase di questa campagna abbonamenti, quella denominata “Fedeltà”, riservata ai rinnovi dei vecchi abbonamenti. E, come dicevamo, il risultato è stato più che lusinghiero visto che le tessere sottoscritte hanno sfondato il muro delle 2500, per un totale di 2.547, ben 641 in più delle 1906 dello scorso anno, con un incremento percentuale di quasi il 34% secco. Non solo, la quota di quest’anno ha superato anche quelle registrata due stagioni fa, attestatasi a 2300 tessere, pressappoco la stessa di tre anni fa. Evidentemente ha pagato la scelta societaria di differenziare in tre parti la campagna abbonamenti, denominata “Fedeltà, Fiducia e Passione”, privilegiando con uno sconto di dieci euro proprio la prima parte, dedicata ai rinnovi. Per sapere se il successo di “Fedeltà” sia dovuto solo a questo o se ci troviamo di fronte ad un’auspicata inversione di tendenza rispetto al calo delle ultime due stagioni, dovremo attendere prima la fine della seconda parte, quella denominata “Fiducia” che partirà lunedì e che terminerà il 19 Agosto. A questo proposito ricordiamo che alla stessa data l’anno scorso le tessere sottoscritte erano 3.621 mentre due anni fa erano state 4.208, all’incirca la stessa quota dell’anno prima.

Sarà poi la terza ed ultima parte, quella denominata “Passione”, con il costo degli abbonamenti ritoccati in alto, ad essere decisiva, visto che è la fase temporale che da sempre registra il maggior numero di sottoscrizioni e che l’anno scorso fece concludere definitivamente la campagna abbonamenti a quota 6147, in sensibile calo rispetto alle 6.800 di due stagioni fa e, soprattutto rispetto alle 7224 di tre anni fa. E’ chiaro che quest’ultima parte sarà fortemente condizionata in negativo o in positivo dai primi risultati del campionato e in questo senso il fatto che ad un mese dall’inizio del torneo Giunti abbia a disposizione ad oggi una rosa fortemente incompleta potrebbe non aiutare molto visto che è proprio nel periodo del ritiro che si gettano le basi per l’impostazione tattica della squadra. Oggi è arrivato il primo giocatore “da figurine Panini”, il centravanti Cerri, passato, nel giro di tre deludenti stagioni, dall’essere una grande promessa del calcio all’ennesima scommessa, visto che in 58 presenze in Serie B tra Lanciano, Cagliari e Spal ha messo insieme la miseria di solo 9 gol, due su rigore, mentre in Serie A col Pescara ha segnato due gol in tredici presenze. Il campionato di B non aspetta e il ritardo nell’assemblaggio della squadra potrebbe costare qualche punto prezioso.

Non è un caso infatti che nei cinque anni di presidenza Santopadre il girone di andata sia stato sempre peggiore di quello del ritorno (stagione di Bisoli a parte che è l’eccezione che conferma la regola) probabilmente proprio a causa dei problemi di amalgama dovuti a mercati estivi ritardati o non completati, con i quali si sono dovuti confrontare gli altri quattro allenatori, oltre a Bisoli, prima di Giunti, ovvero Battistini, Camplone, Lucarelli e Bucchi. I punti del girone d’andata contano come e forse più di quelli del ritorno come dimostra la classifica dello scorso anno che ha visto tre delle prime quattro in inverno, Verona, Benevento e Spal andare alla fine in Serie A e con la quarta, il Frosinone che solo per la differenza reti negli scontri diretti è rimasto in Serie B.

Danilo Tedeschini