Allo stadio dei “surgelati” un punto strettissimo

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Allo stadio dei “surgelati” un punto strettissimo. Il Perugia a Cesena ha fatto la partita e meritava miglior sorte. Quanti tifosi biancorossi al “Manuzzi”

 

Capiamoci subito: il pareggio nello stadio dei surgelati mi va strettissimo.

Certo: settimo risultato utile consecutivo.

Un punto in trasferta è sempre pesante e fa classifica.

Cesena è comunque un campo ostico.

L’importante è mantenere il ritmo.

Qualche mese fa ste partite le avremmo perse e pure male.

Non possiamo sperare di vincerle tutte fino alla fine.

E bla, bla, bla.

Tutto giusto, giustissimo e condivisibile, ma io non sono un imparziale giornalista sportivo che deve vedere i fatti sotto una luce obiettiva e quanto più neutrale.

Io sono un tifoso.

E come tifoso una partita largamente dominata, davanti a 1500 nostri “freghi” l’avrei voluta vincere.

E non perché pretendo che il Perugia le vinca tutte fino alla fine, anche se ciò mi piacerebbe.

Non vivo “nt’i fichi” e so bene che è praticamente impossibile.

Ma solo perché una partita come quella di domenica sera deve essere vinta dalla squadra migliore.

A prescindere dall’esito di quella precedente o di quella successiva.

Ed il Grifo è stata la squadra migliore, quella che più ha meritato la vittoria.

Ma non si può dire che i nostri non c’abbiano provato fino alla fine.

É andata così ed – in fondo – ci deve andare bene.

Non ci sono nemmeno tante recriminazioni da poter fare.

Sicuramente stavolta la dea Eupalla non è stata benevola con il Grifo.

Un autogol dell’incolpevole Magnani, una traversa del “Sublime” (Diamanti) su punizione ed un paio di erroracci sotto porta, ci hanno negato i 3 punti.

Ma il Perugia ha giocato benissimo: per più di un’ora ha fatto la partita, schiacciando i romagnoli nella propria metà campo.

A questo proposito mi domando che partita abbiano visto i commentatori di SKY per “battezzare” il pareggio come giusto…

Se alla fine del primo tempo fossimo stati sullo 0-2 il Grifo non avrebbe rubato nulla.

Al di là di una ventina di minuti di flessione all’inizio del secondo tempo, tutti hanno fatto la loro parte per portare a casa il risultato.

La gara di Cesena ci ha dimostrato che Di Carmine (ragazzi, che giocatore!) può fraseggiare indistintamente con Cerri, Diamanti, Bonaiuto e Terrani.

Ci ha dimostrato la duttilità del Grifo che sa giocare con lanci lunghi a Cerri e con manovra a terra con Diamanti.

Ci ha dimostrato (ma ce ne eravamo già accorti) che Diamanti è di un altro pianeta ed un lusso per la categoria.

Ci ha dimostrato che Bandinelli, Bianco, Bonaiuto, Terrani e Colombatto sono intercambiabili tra di loro, senza che la qualità complessiva ne risenta.

La stagione è ancora lunga e ci sarà spazio per tutti.

Ci ha dimostrato ancora una volta che il lavoro di preparazione atletica che sta svolgendo il “marine” Matarangolo dà i suoi frutti.

Ci ha dimostrato che Breda ha le idee chiare, ma soprattutto, che i ragazzi lo ascoltano.

Ci ha dimostrato che una squadra che va sotto per un fortunoso rimpallo, non solo riesce a pareggiare, ma prova fino alla fine a vincere la partita ha carattere ed attributi.

Ed erano i padroni di casa a perdere tempo per mantenere il pareggio casalingo.

Per come ci si era messa alla fine del girone di andata è tanta roba…

In fondo a voler vedere per forza il “bicchiere mezzo pieno” almeno ci siamo scrollati di dosso – sotto il profilo statistico – i “fantasmi” dei record di vittorie consecutive di Colantuono e Castagner.

E pensare – secondo il Breda/pensiero – ad una partita alla volta.

Quindi – in definitiva – ha ragione chi dice che anche un solo punto a Cesena va bene.

Sinceramente non condivido affatto alcuni giornali che hanno dato l’insufficienza a Mustacchio, non riuscendo a capire l’importantissimo lavoro che fa per la squadra.

Ma spero che il ragazzo se ne freghi e si goda la fiducia del Mister e dei compagni.

Se la partita – seppur dominata – non siamo riusciti a vincerla sul campo, sugli spalti non c’è stata storia.

Oltre 1500 tifosi perugini hanno pacificamente invaso Cesena.

Un intero settore dello Stadio Romagnolo era colorato di biancorosso.

Alla TV si sentivano praticamente solo i cori dei “freghi” tant’è che un telespettatore disattento avrebbe potuto pensare che si giocava al Curi.

Vedere una tifoseria così, sinceramente riempie il cuore di orgoglio e ci fa essere fieri di essere figli di questa meravigliosa città.

Ora spero che fin da venerdì prossimo con la Cremonese, i miei concittadini vengano in massa al Curi.

Sempre forza Grifo!

Avv. Gian Luca Laurenzi