Bisoli: “Nulla da rimproverare ai miei ragazzi”

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Le parole del tecnico del Perugia Pierpaolo Bisoli al termine della sconfitta contro il Cesena per 2-1:

“Nulla da rimproverare ai miei ragazzi – afferma il tecnico biancorosso – sono soltanto dispiaciuto del risultato. Temo che i ragazzi accusino questa botta, pur avendo giocato una gara ottima. Nei primi 20′ abbiamo diretto noi la gara, poi in 10 abbiamo dovuto riposizionarci. Nella ripresa siamo partiti forte, abbiamo trovato il gol su un’azione di gioco che in allenamento proviamo spesso e poco dopo abbiamo sprecato la palla del possibile 2-0. La sostituzione di Del Prete è stata obbligata, non smetterò mai di ringraziarlo dal momento che gioca con un problema al dito del piede e gioca sotto antidolorifico, quando l’effetto è finito ho dovuto cambiarlo. Abbiamo preso i gol su due tiri in porta ed è normale che loro, giocando con quattro attaccanti, sono andati all’arrembaggio. Va bene lo spirito, oggi ho capito che siamo una squadra forte e che se giochiamo con la palla a terra possiamo essere pericolosi. Anche dopo una sconfitta, con una squadra importante su un campo difficile, sono convinto che possiamo fare qualcosa di importante”.

Sul cambio di Aguirre:

“Rifarei il cambio mille volte – dichiara lo stesso Bisoli – anche perché parlare dopo è facile dopo. Ho dovuto cercare di mantenere gli equilibri sulle palle inattive, se non avessi dovuto cambiare Del Prete molto probabilmente avrei tolto Ardemagni e inserito Bianchi. Niente da rimproverare né a me né ai ragazzi”.

Sulle voci che, in settimana, avrebbero dato Bisoli vicino all’esonero se nella gara del “Manuzzi” il Perugia non fosse uscito almeno con un punto:

“Parlo costantemente con Santopadre e mia ha detto di continuare con questa tenacia e con questa convinzione. Nel calcio ci sta tutto, io mi metto sempre a disposizione. Sono convinto del lavoro svolto fin ora, basta una scintilla per accendere il fuoco che abbiamo dentro. Continuiamo su questa strada”.

Sulla decisione del direttore di gara di mostrare il secondo giallo a Prcic, condannando il Perugia ad una gara di sacrificio:

“Non si può ammonire un giocatore dopo appena 30 secondi gioco per un fallo di mani inesistente. Abbiamo preso quattro ammonizioni in appena 20′. Eppure la squadra non è arretrata di un centimetro, questo perché la squadra sta bene fisicamente. Prcic voleva prendere la palla ed è stato anticipato, assolvo il giocatore perché so che lui gioca sempre per dare una mano alla squadra. Un errore di gioventù che non mi sento di condannare”.

In fine un commento sul difficile momento del Perugia che, in 6 gare, ha raccolto appena 4 punti, con 4 sconfitte, 1 pareggio e una sola vittoria:

“Oggi in 10 abbiamo dimostrato di essere alla pari con una grande squadra. Non dobbiamo mollare di un centimetro e siamo arrivati qui con tutti i buoni propositi. La cura? Lavorare, lavorare e lavorare”.

Andrea Profidia