Guberti si eleva, gli altri intorno alla sufficienza

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Le pagelle di Spal – Perugia a cura di Michele Mencaroni

BRIGNOLI 6 – Partita praticamente da spettatore, visto che non viene mai chiamato a compiere interventi al di fuori di qualche uscita. Sul gol di Floccari viene sorpreso, mentre nulla può nei minuti finali sul tiro di Schiattarella.

DEL PRETE 6 – In fase difensiva non rischia mai, in quella offensiva è più incisivo, giungendo diverse volte sul fondo, ma senza fornire mai palle giocabili ai suoi compagni.

VOLTA 6 – Nonostante lo spessore dell’attacco avversario non ha particolari problemi. Tuttavia, nell’occasione del vantaggio della Spal, poteva forse fare qualcosa di più, andando a chiudere sull’autore del gol Floccari.

MONACO 6 – Stesso discorso fatto per il compagno di reparto: buona prestazione, con alcune difficoltà solo sul finale della prima frazione di gara. Sale sempre sui calci piazzati ma non riesce mai a battere a rete.

DI CHIARA 5.5 – Soffre particolarmente le incursioni di Lazzari che lo costringe ad una gara più difensiva e di contenimento. Nel secondo tempo, insieme a Guberti, prova a spingere sulla sinistra procurandosi anche un’occasione da gol dopo pochi minuti. Tuttavia, gli affondi durano poco più di 20 minuti. Da rivedere la gestione dei calci piazzati, soprattutto i calci d’angolo.

BRIGHI 6 – Come al solito tanta sostanza. Appena esce, la sua assenza si fa sentire e come: senza di lui in campo il Grifo non è più pericoloso. Unico neo non essere riuscito a fermare Floccari in occasione del gol. (31’st ACAMPORA sv)

GNAHORE 6 – Partita ordinata ed ancora una volta si fa notare par la sua prestanza fisica. Come nelle precedenti gare, viene sacrificato per far posto a Terrani per cercare maggior spinta. ( 13’st Terrani 5.5 – Entra bene in campo con un buon dribbling, ma questa è la sua unica azione degna di nota.)

RICCI 5.5 – Bucchi gli concede un’altra opportunità, schierandolo da titolare e affidandogli le chiavi del gioco del Perugia. La manovra dei grifoni risulta, però, lenta e non tenta mai la verticalizzazione, preferendo appoggiarsi ai lati. Prova più volte il tiro da fuori, ma le conclusioni risultano sempre deboli ed imprecise.

DEZI 6 – Inizialmente viene impiegato in posizione più avanza rispetto al solito, con il risultato che il giocatore è troppo isolato, tocca pochi palloni e non è mai nel vivo del gioco, senza riuscire a fare la differenza. Con l’ingresso di Terrani, torna a centrocampo e prova lui a prendere in mano il gioco e a suonare la carica, ma non basta. Prova comunque sufficiente la sua.

GUBERTI 6.5 – Il migliore in campo. Dopo un primo tempo opaco, nella riprese cresce vistosamente e, sulla sinistra diviene una vera spina del fianco, almeno per i primi venti minuti. Punta svariate volte il suo marcatore ed effettua diversi traversoni insidiosi, ma come nel caso di Del Prete, nessun cross è mai veramente incisivo e decisivo. Successivamente, Semplici corre ai ripari e aumenta le marcature su di lui, “ingabbiandolo”. Sfiora il gol in due occasioni. Da rivedere la gestione dei calci piazzati, soprattutto i calci d’angolo.

DI CARMINE 5.5 – Torna titolare dopo un lungo infortunio. Dopo quattro minuti è autore di una bella azione ma la sua conclusione a rete trova l’ottimo intervento di Meret. Successivamente, lotta e compie diverse sponde per i compagni di ruolo, per poi sparire completamente dal gioco.  (26’st NICASTRO 6 – Viene schierato da prima punta per provare ad agguantare il pareggio ma, praticamente, non ha palle giocabili)

BUCCHI 5 – Nonostante le dichiarazioni nel corso della settimana che avevano scongiurato il turnover in vista del turno infrasettimanale contro il Frosinone, il tecnico biancorosso sorprende tutti cambiando modulo e interpreti: 4-3-2-1, fuori un giocatore offensivo (Mustacchio), dentro un centrocampista (Ricci) con Dezi spostato sulla trequarti. In panchina anche Forte. Le mosse non si sono, però, rivelate azzeccate visto che, nonostante il buon gioco espresso, i suoi uomini non sono riusciti a trasformare le azioni costruite. Da rivedere i cambi in corso con due dei grifoni più in forma del momento, Mustacchio e Forte, rimasti in panchina per tutti i 90 minuti. Ultima nota i calci piazzati: anche oggi il Perugia ha battuto sette corner senza mai rendersi pericoloso con la difesa avversaria che non ha avuto alcun problema. Sempre gli stessi schemi da inizio campionato.