Ternana: con De Canio la quadratura del cerchio?

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Ternana: con De Canio la quadratura del cerchio? Dall’arrivo del tecnico di Matera i rossoverdi hanno mostrato qualche miglioramento per tornare a sperare nella salvezza

 

Beppe Dossena, divenuto campione del mondo per meriti altrui, visto che al “Mundial” di Spagna ’82 vinto dall’Italia, pur facendo parte della rosa non venne mai impiegato da Bearzot, inizio’ molto male, nel lontano 1991 la sua breve avventura perugina.

Ingaggiato clamorosamente dal Presidente Gaucci, appena sbarcato in Umbria come nuovo presidente del Grifo, in una delle sue prime interviste, stuzzicato sull’argomento derby con la Ternana, ebbe la cattiva idea di dichiarare che il derby è solo quello stracittadino, in particolare quello di Genova.

Quando qualche mese dopo il Perugia perse a Terni il più “vergognoso” dei derby, con D’Ermilio “quasi disperato” per aver segnato per sbaglio, a pochi minuti dalla fine, con un tiraccio da lontano e con  il portiere ternano Di Sarno che recuperava alla svelta i palloni finiti sul fondo come se stesse perdendo, Dossena, capitano del Perugia e i suoi compagni furono oggetto di una compatta quanto violenta contestazione (quasi duemila persone) il martedì alla ripresa degli allenamenti e lì, forse, il campione del mondo senza meriti prese coscienza di quanto importante e sentito fosse il derby regionale umbro.

Derby che ritorna drammaticamente, sportivamente parlando, domenica alle 15, con il Grifo, quinto in classifica, che vuole continuare la sua rimonta verso le primissime posizione e la Ternana, ultima con la Pro Vercelli che si giocherà proprio nel derby una gran parte delle speranze di poter agganciare in extremis almeno il playout.

Sì perchè le “Fere”, che fino a venti giorni fa sembravano spacciate, con i sette punti conquistati nelle ultime tre gare hanno riacceso una minima fiammella di speranza di potersi salvare.

Con il nuovo tecnico De Canio, subentrato a Mariani, un interregno durato solo tre gare, tutte perse, quello del tecnico pisano, che aveva a sua volta rilevato sulla panchina rossoverde l’istrione Pochesci, la Ternana, dopo un inizio simile a quello dei suoi predecessori, sembra aver trovato la quadratura del cerchio.

De Canio ha lavorato molto sulla testa dei suoi giocatori, cercando di migliorare in primis la tenuta difensiva. E’ vero che l’Unicusano Ternana, come si chiama da quest’anno, è tuttora, di gran lunga, la peggiore difesa del torneo con ben sessantatre gol subiti ma, con il tecnico materano in panchina, i gol subiti sono stati solo tredici in dieci partite, media 1,30 a gara, decisamente meglio della disastrosa media dei suoi predecessori di due gol a partita,  cinquanta gol subiti in venticinque gare.

Fa da contraltare, invece, l’ottima media realizzativa dell’attacco, il quinto della B, con cinquantacinque gol segnati, che ha in Montalto, giocatore immeritatamente poco pompato dai media, non solo quelli regionali, a dispetto dei suoi diciotto gol personali, la sua punta di diamante.

Oltre all’ex trapanese i giocatori più pericolosi sono il trequartista Tremolada, ottimo assistman, dotato di un bel tiro e specialista sulle punizioni e l’esterno ambidestro Carretta, ala veloce e ficcante, che Di Canio sta educando al meglio anche come seconda punta, dopo averlo potuto monitorare per un anno a Matera dove Carretta giocava nella scorsa stagione.

Paolucci è un po’ il perno del centrocampo, coadiuvato dall’esperto Defendi, da Signori e da Statella.

La difesa, ancorchè migliorata con De Canio, come accennato resta il punto debole della formazione rossoverde. I tre che giostrano davanti a Sala, portiere che, con l’avvento di De Canio, ha rilevato tra i palli l’incerto Plizzari delle sue ultime gare, sono in genere Valient, Gasparetto e Signorini, anche se non sono da escludere altre soluzioni come quelle di Favalli e di Vitiello in difesa, di Angiulli a centrocampo e di Piovaccari e Finotto in avanti.

Molto dipenderà dalla conferma o meno del modulo, quel 3-4-1-2 che, col Foggia, se non fosse stato per Mazzeo, avrebbe fruttato ai rossoverdi il terzo successo consecutivo. Alla Ternana occorre come il pane una vittoria al “Curi” per accorciare ulteriormente le distanze.

Un pari difficilmente potrebbe servire, a meno di molti, concomitanti risultati negativi delle dirette concorrenti. Una sconfitta, invece, spalancherebbe inesorabilmente all’Unicusano Ternana il baratro della Serie C!   .

Danilo Tedeschini