Lavagna tattica: “up and down” tra i grifoni, Caserta può dormire sonni tranquilli

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Lavagna tattica:

Lavagna tattica: “up and down” tra i grifoni, Caserta può dormire sonni tranquilli. Bene Melchiorri e Minesso a tratti, male Moscati e Vanbaleghem. Il tecnico, apparso nervoso nelle parole, ha tutti dalla sua parte. Santopadre poco ‘assertivo’

 

In un mondo sempre più globalizzato, dove i confini domestici sono sempre più labili, la comunicazione riveste ormai un ruolo fondamentale.

Sono infatti presenti facoltà dedicate proprio allo studio della comunicazione; non solo, sempre più numerose aziende si affidano sovente a società specializzate in comunicazione per formare i propri dipendente.

Non stupisce quindi che l’assertività, concetto nuovo in quanto globale, sia un elemento centrale nella comunicazione a tutti i livelli.

Assertività che il presidente Santopadre sembra non avere, in quanto ricorre sempre negli stessi errori comunicativi.

Non comprendo infatti l’utilità di impedire ad un opinionista di partecipare ad una trasmissione sportiva, solo perché ha sfogato sui social la propria rabbia di tifoso deluso.

Pochi giorni dopo i tifosi del Perugia, in aperta contestazione con la società, o meglio con il suo massimo esponente, hanno tappezzato la città con striscioni eloquenti e decisamente pesanti.

Il presidente Santopadre, usando lo stesso metro, dovrebbe a questo punto impedire a tali tifosi di entrare allo stadio…

Un evidente paradosso che testimonia come ancora una volta abbia commesso un clamoroso autogol, andando ulteriormente ad alimentare quell’ostilità nei suoi confronti che si è meritato non tanto per i risultati sportivi, quanto soprattutto per gli atteggiamenti tenuti in questi anni. Tant’è…

Per fortuna che tale situazione non ha minato la squadra che è tornata al successo con il Carpi ed ha guadagnato tre punti nei confronti del Padova, caduto clamorosamente e rovinosamente con il Matelica.

Vedendo i primi 20 minuti di gara mi sono tornati alla mente vecchi giocatori, da Platini a Maradona a Zidane: i compagni di squadra di questi campioni si affidavano a loro per vincere le gare, davano palla a loro che era come “metterla in banca”.

I primi 20 minuti di Melchiorri sono stati eccezionali, sembrava di vedere Melchiorri contro il Carpi perché ha fatto praticamente tutto lui. Poi calato il cigno di Treia è calata la squadra, la gara si è equilibrata, fino all’errore decisivo del portierino del Carpi Rossi, peraltro bravo in almeno altre tre circostanze.

C’è da dire che la vittoria del Perugia è stata netta e meritata, in virtù di molte occasioni create, ma come ha giustamente rimarcato mister Pochesci, i grifoni hanno trovato molte difficoltà a sviluppare gioco, anche in virtù di una giornata non eccezionale di diversi giocatori, a partire da Minesso (fino al meraviglioso gol abbastanza in ombra, ma sono questi i giocatori che fanno la differenza: basta una giocata per salvare una prestazione…), per proseguire con il belga Vanbaleghem (come già più volte sottolineato spaesato come mezzala) e per terminare con Moscati, bravo a difendere meno a costruire.

Molto bene invece la difesa che ha concesso poco o nulla agli avversari: molto bene Elia e Melchiorri che è l’unico giocatore davvero imprescindibile per questa squadra.

Interessante l’esperimento di mister Caserta di arretrare Vanbaleghem come centrale nella difesa a tre con Favalli e Monaco: esperimento riuscito in quanto la caratteristica migliore del belga è il senso della posizione.

Lasciano un po’ perplessi tutti questi infortuni muscolari: è vero che giocando ogni tre giorni le stimolazioni fisiche e nervose (la tensione nervosa è la prima causa di infortuni muscolari), tendono a stressare i muscoli dei giocatori, ma è altrettanto vero che cominciano ad essere davvero tanti.

Penso che Caserta abbia già parlato con il suo staff medico di questa situazione, troveranno loro la soluzione a questo problema che rischia di compromettere qualche gara, anche condizionando i cambi a gara in corso.

A proposito di Caserta, sorprende un po’ questo nervosismo che affiora nelle sue parole in queste ultime gare: ha la forte stima di tutti, giocatori, giornalisti e tifosi.

Se ha sbagliato qualche scelta, e l’ha sbagliata specie a Cesena, ci sta, ma questo non inficia l’ottimo lavoro che sta svolgendo. Deve rimanere tranquillo: c’è già l’ambiente, la piazza, i tifosi in ebollizione e… non certo contro di lui.

Fabio Orlandi